Lunedì 26 novembre il sindaco di Genova e Commissario straordinario alla ricostruzione del Ponte Morandi Marco Bucci ha partecipato alla tavola rotonda "Serve ancora al Paese la Cura del Ferro?” che si è tenuta nel salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, nell’ambito del Forum di Pietrarsa. Il forum, alla sua terza edizione, è organizzato da Assofer, in collaborazione con Confetra e Confindustria, per promuovere il trasporto ferroviario delle merci, e le realtà connesse ai sistemi della logistica, dell’intermodalità, della portualità e dell’interportualità.
Il forum si tiene da due anni al Museo nazionale Ferroviario di Pietrarsa, ma quest’anno gli organizzatori hanno scelto Genova come segno di vicinanza dopo il crollo di Ponte Morandi e hanno intitolato la manifestazione “Forum di Pietrarsa ha Genova nel cuore, da Genova un binario per l’Europa”.
Pietrarsa è la località del napoletano dove nel 1840 furono fondate le Officine che, per volere di Ferdinando II di Borbone, avrebbero costruito locomotive e accessori per la nuova strada ferrata Napoli-Capua. Con l’unità d’Italia Pietrarsa e Sampierdarena furono i due più importanti stabilimenti di produzione di locomotive. Oggi, l’ex fabbrica è sede del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa.
«Siamo orgogliosi che questo convegno sia fatto qui a Genova – ha detto il sindaco Marco Bucci intervenendo al Forum – la città ha un grande bisogno di infrastrutture e dobbiamo fare grandi investimenti. Ci sono 14 miliardi di investimenti che sono sulla carta oggi, alcuni li abbiamo già spesi, e sono il futuro della nostra città. Io ho fatto questo conto – ha spiegato – mettiamo insieme Terzo Valico, Gronda, Piano urbano di Mobilità sostenibile, la grande diga, lo sviluppo del collegamento veloce tra l’aeroporto, stazione Erzelli e collina degli Erzelli, la cabinovia che vogliamo fare tra la Stazione Marittima e il forte Begato ed ecco che ci sono 14 miliardi di investimento sul futuro della nostra città».
Nel corso della tavola rotonda si è parlato in particolare del Terzo Valico, «Genova non è solo l’ingresso del corridoio Reno-Alpi – ha affermato Bucci – ma anche il porto principale del Nord-Italia. Genova fa parte del corridoio e non possiamo rinunciare a questa opportunità che è un’opportunità non solo per Genova, ma per l’intera Europa».
Alla tavola rotonda del Forum, aperto dal vice sindaco e assessore alla mobilità Stefano Balleari, hanno partecipato, oltre al sindaco Marco Bucci, il presidente di Assofer Guido Gazzola, il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini, il commissario straordinario del Governo per l’asse ferroviario della Torino-Lione Paolo Foietta, il commissario del Governo per il terzo valico Iolanda Romano e Marco Ponti della Struttura tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture.
Nel corso del dibattito è stato toccato più volte il tema dell’analisi costi-benefici delle grandi opere. «La valutazione costi benefici è una cosa importante che si fa sempre prima di prendere qualunque decisione, però bisogna farla bene – ha commentato il sindaco – Una visione costi benefici di un’opera pubblica presuppone una visione di 30-40 anni, non si può fare nei prossimo 3 o 4 altrimenti non si hanno risultati. E’ è una cosa intelligente ma va fatta in maniera appropriata”
Il forum si tiene da due anni al Museo nazionale Ferroviario di Pietrarsa, ma quest’anno gli organizzatori hanno scelto Genova come segno di vicinanza dopo il crollo di Ponte Morandi e hanno intitolato la manifestazione “Forum di Pietrarsa ha Genova nel cuore, da Genova un binario per l’Europa”.
Pietrarsa è la località del napoletano dove nel 1840 furono fondate le Officine che, per volere di Ferdinando II di Borbone, avrebbero costruito locomotive e accessori per la nuova strada ferrata Napoli-Capua. Con l’unità d’Italia Pietrarsa e Sampierdarena furono i due più importanti stabilimenti di produzione di locomotive. Oggi, l’ex fabbrica è sede del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa.
«Siamo orgogliosi che questo convegno sia fatto qui a Genova – ha detto il sindaco Marco Bucci intervenendo al Forum – la città ha un grande bisogno di infrastrutture e dobbiamo fare grandi investimenti. Ci sono 14 miliardi di investimenti che sono sulla carta oggi, alcuni li abbiamo già spesi, e sono il futuro della nostra città. Io ho fatto questo conto – ha spiegato – mettiamo insieme Terzo Valico, Gronda, Piano urbano di Mobilità sostenibile, la grande diga, lo sviluppo del collegamento veloce tra l’aeroporto, stazione Erzelli e collina degli Erzelli, la cabinovia che vogliamo fare tra la Stazione Marittima e il forte Begato ed ecco che ci sono 14 miliardi di investimento sul futuro della nostra città».
Nel corso della tavola rotonda si è parlato in particolare del Terzo Valico, «Genova non è solo l’ingresso del corridoio Reno-Alpi – ha affermato Bucci – ma anche il porto principale del Nord-Italia. Genova fa parte del corridoio e non possiamo rinunciare a questa opportunità che è un’opportunità non solo per Genova, ma per l’intera Europa».
Alla tavola rotonda del Forum, aperto dal vice sindaco e assessore alla mobilità Stefano Balleari, hanno partecipato, oltre al sindaco Marco Bucci, il presidente di Assofer Guido Gazzola, il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini, il commissario straordinario del Governo per l’asse ferroviario della Torino-Lione Paolo Foietta, il commissario del Governo per il terzo valico Iolanda Romano e Marco Ponti della Struttura tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture.
Nel corso del dibattito è stato toccato più volte il tema dell’analisi costi-benefici delle grandi opere. «La valutazione costi benefici è una cosa importante che si fa sempre prima di prendere qualunque decisione, però bisogna farla bene – ha commentato il sindaco – Una visione costi benefici di un’opera pubblica presuppone una visione di 30-40 anni, non si può fare nei prossimo 3 o 4 altrimenti non si hanno risultati. E’ è una cosa intelligente ma va fatta in maniera appropriata”