Il Comune di Genova contro la violenza di genere
3. violenza
 

Dall’accoglienza al “patto di sussidiarietà” con le associazioni

Il Comune di Genova, fin dagli anni 90, ha garantito servizi di ascolto ed accoglienza per donne che subiscono violenza e maltrattamenti e i loro figli.
Dal 2005 ha aderito alle iniziative promosse dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Genova, tra cui la partecipazione alla stesura del disegno di legge contro la violenza di genere che la Regione Liguria ha approvato nel marzo del 2006.
Ha sostenuto la nascita nel 2008 del Centro Antiviolenza di Via Mascherona 19 in Genova, realizzato grazie al finanziamento regionale e alla collaborazione tra il Comune di Genova, la Provincia di Genova e le Associazioni e gli Enti aderenti alla Rete Provinciale contro la violenza di genere. Inoltre ha garantito il funzionamento di una casa rifugio a indirizzo segreto e di un alloggio sociale per donne vittime di violenza e i loro figli.
Nel 2014 il Comune di Genova ha avviato un percorso, con la società civile, che ha portato all’avvio di un patto di sussidiarietà ai sensi della legge regionale42/2012, riguardante la realizzazione di un “Sistema di interventi di prevenzione, informazione, consulenza e sostegno delle donne oggetto di violenza di genere. Il patto è realizzato da una Associazione Temporanea di scopo (ATS) composta da Mignanego Soc. Cooperativa Sociale Onlus, L’Aurora Soc. Coop. Sociale Onlus, l’Associazione C.I.R.S., il Centro per non subire violenza Onlus (da UDI), il Cerchio delle Relazioni, l’Unione Donne in Italia Genova – Archivio Biblioteca “Margherita Ferro”. I patti di sussidiarietà sono un modalità di realizzare azioni, servizi ed interventi sociali e socio sanitari, che prevedono una compartecipazione sia dell’Amministrazione Pubblica sia di enti ed organizzazioni non aventi finalità di lucro presenti nella società civile. Una compartecipazione organica, collaborativa e non competitiva. La realizzazione del patto sul tema della violenza di genere è un’occasione per unire le forze rispetto a un problema sempre più complesso che investe molti ambiti e che necessità sempre più di mettere insieme le professionalità e le esperienze concretizzate negli anni oltre che ad assumere una visione di collaborazione più ampia ed aperta a tutte le componenti della società civile. Attraverso il patto si è arrivati a un consolidamento dei centri antiviolenza operanti nella Conferenza dei Sindaci della ASL 3 genovese, razionalizzando le attività in 3 centri con un miglioramento complessivo del servizio offerto e con un ampliamento delle opportunità di contatto per le donne vittime di violenza.
 

25 novembre giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Ogni anno l’amministrazione comunale di Genova promuove e diffonde iniziative di riflessione e contrasto alla violenza di genere, in collaborazione con le associazioni femminili cittadine
 

Rete Amaltea per il contrasto al maltrattamento di minori e donne

“Amaltea – Attivazione e sviluppo d’interventi di rete tra Servizi Sociali, Servizi Sanitari territoriali ed ospedalieri, Autorità Giudiziaria e Polizia di Stato a tutela e cura dei minorenni vittime di maltrattamento e abuso e delle loro famiglie naturali, affidatarie e adottive”, ha il compito di favorire il coordinamento degli interventi socio-sanitari e della giustizia, anche al fine di prevenire il fenomeno del maltrattamento e la promozione della formazione interistituzionale. Il Tavolo di rete “Amaltea” offre un confronto periodico fra i soggetti partecipanti per affrontare criticità, scambiare conoscenze, definire linee guida e buone prassi.
E’ stato sottoscritto, nel 2015, un protocollo per attivare, coordinare e sviluppare interventi di rete tra Servizi Sociali, Servizi Sanitari ed ospedalieri, Autorità Giudiziaria e Questura di Genova a tutela e cura dei minorenni vittime di abuso e maltrattamento e delle loro famiglie naturali, affidatarie ed adottive.
http://www.comune.genova.it/content/tavolo-di-rete-amaltea
Testo Accordo
 

Progetto europeo “Giovani contro la violenza di genere”

Il Progetto intende sensibilizzare l'opinione pubblica europea - ma anche del Brasile, di Capo Verde e del Mozambico - sulla necessità di costruire una società rispettosa delle differenze di genere e di offrire ad ognuno la possibilità di esprimersi e rappresentarsi liberi dagli stereotipi uomo / donna. Iniziato nel 2014, terminerà nel 2016.
http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.jcvg.eu/&prev=search
 

Relazioni in corso

Un questionario, presentato nel 2013 nei Municipi cittadini, per sollecitare una riflessione sul nostro essere donne e uomini e sulla costruzione di positive relazioni affettive: 12 aggettivi per definire le cose importanti e positive in una relazione affettiva, il maschile, il femminile, e le cose che fanno male ad una relazione affettiva. Un modo per riflettere sulle relazioni affettive per contrastare la violenza di genere. L’elaborazione dei questionari è stata presentata nel convegno il 27 novembre 2014 “Dalle parole agli stereotipi di genere: le radici della violenza” dall’ Università di Genova e dall’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR
http://www.comune.genova.it/rel-azionincorso
 

Kit progetto St.E.P. (Stereotipi, Educazione, Pari Opportunità)

Una guida per genitori e insegnanti per contrastare la trasmissione inconsapevole degli stereotipi di genere fin dalla prima infanzia (2013).
http://www.arcosricerca.it/Lavori/step/stereotipi.html
 

Nella rete: insieme contro la violenza sulle donne


Una ricerca sulla violenza alle donne a Genova a partire da un questionario sulla percezione del fenomeno distribuito alla cittadinanza.
Un progetto di Servizio Civile promosso dall’Ufficio Benessere Organizzativo e Pari Opportunità del Comune di Genova nel 2011 per comprendere il fenomeno e far conoscere i servizi presenti sul territorio ai quali le donne possono rivolgersi per cercare sostegno e supporto nel momento in cui decidono di dire basta alla violenza di cui sono vittime
Ricerca Pdf

Progetto Arianna: “Contrasto alla violenza all’infanzia e adolescenza”

Il progetto, attivo dal 2001, è centrato sulla pianificazione, gestione, verifica di un processo di cambiamento basato su sensibilizzazione, prevenzione e presa in carico di situazioni di maltrattamento ed abuso. Prevede un gruppo centrale di operatori del Comune di Genova, integrato tra area sociale ed educativa e 9 Gruppi Territoriali Interistituzionali composti da: psicologi, assistenti sociali, educatori, insegnanti, funzionari educativi.
Si occupa di:
- diffusione della conoscenza del fenomeno attraverso percorsi di formazione sugli indicatori e sui percorsi di segnalazione;
- raccolta di dati sul territorio;
- organizzazione di eventi e percorsi formativi per gli operatori del progetto, per operatori socio sanitari, per dirigenti scolastici ed insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado.
www.progettoarianna. comune.genova.it
 

 
Ultimo aggiornamento: 04/03/2015
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