Il Comune di Genova contro l'azzardo
Regolamento sale da gioco e giochi leciti
Il Comune di Genova, tra i primi in Italia, ha effettuato una valutazione dell’impatto sociale derivante dalla proliferazione delle sale da gioco su un territorio abitato da ampie fasce di popolazione particolarmente vulnerabili, in un periodo segnato da una grave e persistente crisi economica.
Ha così emanato un regolamento specifico in materia, il Regolamento Sale da gioco e giochi leciti, che costituisce uno strumento concreto - sebbene da solo non risolutivo - contro il proliferare dei luoghi del gioco nella in città.
Il radicamento sul territorio di ulteriori forme di dipendenza costituisce un rischio che la comunità non può sostenere e che il Comune di Genova si propone di ridimensionare con l’emanazione di adeguamenti normativi maggiormente restrittivi.
Con il Regolamento sale da gioco e giochi leciti, adottato con delibera del Consiglio Comunale n. 21/2013 in vigore dal 24 maggio 2013, il Comune di Genova disciplina il rilascio delle licenze e le autorizzazioni di competenza comunale relative all’esercizio di giochi leciti, con l’obiettivo di garantire che la diffusione di locali in cui si pratica il gioco lecito avvenga senza effetti pregiudizievoli su sicurezza urbana, viabilità, inquinamento acustico e quiete pubblica e limitare l’impatto sociale su fasce di consumatori psicologicamente più deboli, nonché la dequalificazione del territorio e del relativo valore degli immobili.
I giochi leciti trattati dal regolamento sono, nel linguaggio comune, le cosiddette “macchinette” che possono erogare anche vincite in denaro, collocate in locali pubblici come, ad esempio, bar, tabacchini, edicole.
Per “sala giochi” si intende un esercizio commerciale la cui attività prevalente sia mettere a disposizione della clientela una gamma di giochi leciti e altre apparecchiature per intrattenimento, quali per esempio sale dedicate alle VLT (Video Lottery Terminal), sale scommesse, sale bingo.
Ha così emanato un regolamento specifico in materia, il Regolamento Sale da gioco e giochi leciti, che costituisce uno strumento concreto - sebbene da solo non risolutivo - contro il proliferare dei luoghi del gioco nella in città.
Il radicamento sul territorio di ulteriori forme di dipendenza costituisce un rischio che la comunità non può sostenere e che il Comune di Genova si propone di ridimensionare con l’emanazione di adeguamenti normativi maggiormente restrittivi.
Con il Regolamento sale da gioco e giochi leciti, adottato con delibera del Consiglio Comunale n. 21/2013 in vigore dal 24 maggio 2013, il Comune di Genova disciplina il rilascio delle licenze e le autorizzazioni di competenza comunale relative all’esercizio di giochi leciti, con l’obiettivo di garantire che la diffusione di locali in cui si pratica il gioco lecito avvenga senza effetti pregiudizievoli su sicurezza urbana, viabilità, inquinamento acustico e quiete pubblica e limitare l’impatto sociale su fasce di consumatori psicologicamente più deboli, nonché la dequalificazione del territorio e del relativo valore degli immobili.
I giochi leciti trattati dal regolamento sono, nel linguaggio comune, le cosiddette “macchinette” che possono erogare anche vincite in denaro, collocate in locali pubblici come, ad esempio, bar, tabacchini, edicole.
Per “sala giochi” si intende un esercizio commerciale la cui attività prevalente sia mettere a disposizione della clientela una gamma di giochi leciti e altre apparecchiature per intrattenimento, quali per esempio sale dedicate alle VLT (Video Lottery Terminal), sale scommesse, sale bingo.
Questi i punti principali del Regolamento:
- rispetto dei principi di tutela dei minori e, in generale, degli utilizzatori, con un attento controllo su un aumento eccessivo dell’offerta, in un’ ottica di prevenzione del gioco d’azzardo patologico e dei suoi costi sociali ed economici
- esercizio del gioco d’azzardo vietato in tutte le sue manifestazioni e installazione e uso di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da gioco d'azzardo vietati nei luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni di qualunque specie, a eccezione di apparecchi e congegni consentiti dalla legge statale. E' invece consentita l'installazione e la gestione di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici in cui i fattori abilità e intrattenimento siano preponderanti rispetto all'elemento aleatorio e all’importo della vincita
- utilizzo di questi apparecchi e congegni vietato ai minori di 18 anni, nonché di quei videogiochi che, per il loro contenuto osceno o violento, siano menzionati nella tabella dei giochi proibiti predisposta dal Questore e vidimata dal Comune di Genova (allegata in fondo al documento e comunque scaricabile dal sito istituzionale), che deve essere esposta in modo chiaro e ben visibile all’interno del locale. Per il gioco delle carte, il biliardo e altri giochi simili invece, divieto limitato ai minori di 14 anni
- previste “aree protette”, ovvero agenzie per la raccolta di scommesse, sale VLT o comunque esercizi commerciali dove vengono erogate delle vincite in denaro, devono distare almeno 300 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, sedi e strutture universitarie, luoghi di culto, intendendosi come tali anche i cimiteri, impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali che operano in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive, anche per categorie protette, attrezzature balneari e spiagge, giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati e altri spazi verdi pubblici attrezzati (sedi e strutture universitarie, attrezzature balneari e spiagge e giardini e parchi sono stati espressamente individuati dal regolamento del Comune di Genova come luoghi sensibili, come previsto dalla L.R. n. 17/12). Inoltre, per evitare che la disponibilità immediata di denaro contante costituisca un incentivo al gioco, all’interno del locale non potranno essere presenti sportelli bancari, postali o bancomat e non potranno essere aperte sale nel raggio di 100 mt. da sportelli bancari, postali o bancomat, agenzie di prestiti di pegno o attività in cui si eserciti l’acquisto di oro, argento, oggetti preziosi
- vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco. E’ inoltre vietato installare istallare qualsiasi gioco all’esterno dei locali, ad esclusione dei soli giochi per bambini
- gli esercenti sono tenuti a esporre all’ingresso e all’interno dei locali, ai sensi della Legge n.189/12, il materiale informativo predisposto dalla ASL 3 Genovese sui rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo
- all’esterno del locale ove esistessero indicazioni di vincite effettuate, devono essere riportati anche gli importi totali delle giocate relative a quella vincita. Gli esercenti sono tenuti anche a esporre in modo visibile la percentuale di probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco. Esternamente a ciascun apparecchio o congegno, devono essere indicati valori relativi al costo della partita, regole del gioco e descrizione delle combinazioni o sequenze vincenti
- l’esercizio delle attività di giochi leciti sono vietate negli immobili di proprietà della Civica Amministrazione, che opera affinché analogo divieto venga introdotto anche per gli immobili delle società partecipate, e nei chioschi su suolo pubblico
- prevede che l’autorizzazione comunale possa essere revocata per motivi di pubblico interesse, come ad esempio sicurezza urbana, quiete pubblica, viabilità o sospesa qualora venga meno la sorvegliabilità dei locali o nel caso in cui l’esercente non rispetti gli orari, le prescrizioni e le eventuali indicazioni operative decise dal Comune, nonché le disposizioni previste dalle normative vigenti e dal presente Regolamento
- il gioco lecito nei locali aperti al pubblico ovvero le cosiddette “macchinette” che si possono trovare nei locali pubblici come bar, tabacchini, internet point, phone center e altri, la cui attività prevalente non è l’attività di gioco. I modelli più diffusi di “macchinette” sono le new slot; in questi apparecchi, che devono dotati di attestato di conformità rilasciato dal Ministero dell’economia e delle finanze, oltre all’aleatorietà della vincita, devono essere previsti anche elementi di abilità da parte del giocatore, che può scegliere, all’avvio o nel corso della partita, la propria strategia, selezionando appositamente le opzioni di gara ritenute più favorevoli tra quelle proposte dal gioco
- le new slot non possono, in alcun caso, essere installate negli esercizi pubblici, qualora gli stessi si trovino all’interno di ospedali, luoghi di cura, scuole o istituti scolastici, sedi e strutture universitarie o all’interno di luoghi di culto, nei locali di proprietà della Civica Amministrazione e delle società partecipate, così come in esercizi situati su area pubblica rilasciata in concessione, compresi i dehor. Non possono essere installati all’interno di circoli privati, sedi di associazioni, società di mutuo soccorso e pubbliche assistenze.
Regolamento sale da gioco e giochi leciti
La Consulta Comunale
Il Consiglio Comunale nel febbraio 2012 ha istituito la Consulta permanente sul gioco con premi in denaro, un organismo permanente che ha il compito di studiare il fenomeno della ludopatia e definire indirizzi e formulare proposte alla Civica Amministrazione per il suo contrasto.
Al tavolo della Consulta siedono, accanto ai rappresentanti del Comune di Genova, presente anche con i 9 Municipi cittadini, i rappresentanti di numerose associazioni, tra cui Fondazione Antiusura Santa Maria del Soccorso, Arci, Acli, Forum Terzo Settore, C.S.I., Confcommercio, Confesercenti, Sindacato Consumatori, Libera, Comunità di San Benedetto, Sindacato Totoricevitori.
Tra il 2013 e il 2014 la Consulta ha promosso numerosi incontri di approfondimento e studio, invitando i responsabili di istituzioni e altre realtà coinvolte in questo problema: Agenzia Dogane e Monopoli, Guardia di Finanza, le squadre genovesi di serie A, solo per citare alcuni tra i più rappresentativi.
Al tavolo della Consulta siedono, accanto ai rappresentanti del Comune di Genova, presente anche con i 9 Municipi cittadini, i rappresentanti di numerose associazioni, tra cui Fondazione Antiusura Santa Maria del Soccorso, Arci, Acli, Forum Terzo Settore, C.S.I., Confcommercio, Confesercenti, Sindacato Consumatori, Libera, Comunità di San Benedetto, Sindacato Totoricevitori.
Tra il 2013 e il 2014 la Consulta ha promosso numerosi incontri di approfondimento e studio, invitando i responsabili di istituzioni e altre realtà coinvolte in questo problema: Agenzia Dogane e Monopoli, Guardia di Finanza, le squadre genovesi di serie A, solo per citare alcuni tra i più rappresentativi.
Altre iniziative
Sono state promosse due importanti eventi:
Giornata contro il Gioco d’azzardo, il 3 giugno 2014 dedicata a incontri e iniziative divulgativeNon azzardatevi creazione di una vetrofania dedicata agli esercizi commerciali slot free.
Tutti i cittadini possono segnalare la presenza di un esercizio Slot free inserendo i dati relativi alla pagina http://goo.gl/FaLjHT
Questi dati implementano un data base comunale che consente di avere una mappatura quanto più possibile esaustiva della situazione sul territorio genovese.
PARTECIPATE SEGNALANDO gli esercizi Slot free che conoscete
Ultimo aggiornamento: 30/01/2015