In 400 mila per la Notte Bianca
Vincenzi: «Genova città affidabile»

Boom di presenze alla kermesse cittadina: Venditti lo spettacolo più apprezzato, mobilità sotto controllo e utilizzo record dei mezzi pubblici. Il 90,7% degli intervistati da CSS: «Torneremo l’anno prossimo»

Notte Bianca, la folla in via XX settembre - Foto di Elisabetta Goggi
Facce assonnate a Tursi questo pomeriggio alla presentazione del primo bilancio relativo alla quinta Notte Bianca, con il sondaggio che il Comune ha affidato alla società genovese CSS Comunicazione. I dati che emergono dall’indagine demoscopica, basata su 803 interviste "face to face" realizzate dalle 20 di sabato sera fino alle 2 di domenica (in quattro punti di campionamento: piazza De Ferrari, Porto Antico, piazza della Vittoria e piazza Baracca), sono decisamente incoraggianti, con 400 mila presenze stimate (e certificate da ulteriori fonti, tra cui la Questura) e 14 milioni di indotto complessivo calcolato. Soprattutto se si considera che, fino a metà luglio, era lecito dubitare che, per carenza di fondi, la Notte Bianca sarebbe effettivamente andata in scena. Meglio dell’anno scorso, quindi.

In sala Giunta Nuova il sindaco Marta Vincenzi, Margherita Rubino, consulente comunale per la promozione della città e direttrice artistica della Notte Bianca, gli assessori allo Sviluppo Economico e alla Mobilità Giovanni Vassallo e Simone Farello. Presenti anche i quadri delle aziende municipalizzate Amt, Amiu e Genova Parcheggi.

Fonti di informazione e dati sulla mobilità - Compito di Margherita Rubino comunicare i risultati dello studio realizzato da CSS: «Va detto innanzitutto – esordisce – che il sondaggio è stato condotto su un numero piuttosto consistente di persone, se si tiene conto del fatto che le indagini dal professor Renato Mannheimer , ad esempio, si basano su circa 400 unità. Alla domanda “Come si è informato sulla Notte Bianca?” il 31,8% ha indicato il passaparola, mentre cresce al 24,3% la percentuale di coloro che hanno cercato informazioni su eventi e manifestazioni via internet. Il 25,4% ha utilizzato i media tradizionali (giornali, radio e tv), il 15,7% ha semplicemente guardato le affissioni e il 2,5% ha consultato il programma cartaceo».
Uno dei dati più importanti è sicuramente quello relativo ai mezzi di trasporto usati per raggiungere i punti clou della kermesse cittadina: «Il 26,1% degli intervistati ha risposto “a piedi” e il 28,4% si è spostato con mezzi pubblici: questo significa che più del 50% dei cittadini e dei visitatori ha preferito lasciare a casa i mezzi privati. In auto sono arrivati il 22,7% delle persone e in moto il 21,8%».

La proiezione ha trovato riscontro nella realtà, secondo l’assessore Farello: «Nulla da eccepire circa il traffico e la gestione della mobilità: è stato fatto un ottimo lavoro. Il parcheggio di interscambio di piazzale Kennedy ha avuto, a differenza dell’anno scorso, grande successo. Per quanto riguarda le rimozioni, ne abbiamo registrate solo 41, delle quali il 60% è costituito da motovetture».

La calda notte di Amt - Per quanto riguarda i servizi offerti da Amt, sono stati effettuati circa 250.000 spostamenti con il trasporto pubblico tra le 18 di sabato e le 4 del mattino di domenica. Il potenziamento effettuato su tutte le principali direttrici cittadine, ha registrato i principali flussi di spostamento sugli assi Ponente-Caricamento e Valpolcevera-Caricamento. Oltre al servizio ordinario sono stati impiegati ulteriori 100 autobus e più di 100 persone, tra autisti, controllori e operai, che hanno fornito il servizio speciale per la Notte Bianca. Sono state effettuate 1.100 corse speciali, oltre a quelle di routine, tra le 18 del sabato e le 4 di domenica e 70 corse della metropolitana dalle 21 alle 3.15. La funicolare Zecca Righi e l’ascensore Castelletto Levante sono rimasti aperti fino alle 3. Amt registra, inoltre, «un notevole utilizzo del servizio bus di collegamento tra il parcheggio di Kennedy e il centro città».

Il prezioso lavoro “sporco” di Amiu - Nel corso della conferenza stampa, Marta Vincenzi coglie l’occasione per elogiare il lavoro svolto da Amiu: «Ringrazio i precari Amiu che oggi hanno terminato il loro contratto stagionale, lavorando sodo e con professionalità». L’ipotesi di una maggiore affluenza rispetto alla scorsa edizione è avallata anche dai dati dell’azienda: la produzione di rifiuti è aumentata di 10 tonnellate (la stima è intorno alle 160 tonnellate), e di pari passo è andata la differenziata; 15 tonnellate di vetro (contro le 12 del 2010) e 8 di carta (7 nel 2010). Per contro è leggermente diminuita la plastica. Per quanto riguarda i servizi (la cui erogazione è partita venerdì), oltre a quelli ordinari ne sono stati organizzati di straordinari
nelle unità territoriali della zona centrale. Durante la manifestazione Amiu ha predisposto turni con
circa 100 addetti che si sono occupati dello svuotamento dei cestini, del riordino dei punti di raccolta, della rimozione di cumuli cartacei, bottiglie e di tutto ciò che venisse segnalato dalla Polizia municipale. Sono stati potenziati i contenitori dislocati nelle postazioni esistenti e nei locali Ecopoint del Centro Storico (alcuni aperti per l’occasione) e sono stati collocati 5 veicoli a vasca-compattatore atti a ricevere i rifiuti nei punti limitrofi allo svolgimento delle manifestazioni.

La vox populi sui contenuti della Notte Bianca - «L’affluenza di pubblico in piazza della Vittoria per il concerto di Antonello Venditti – a parlare è nuovamente Margherita Rubino – è andata oltre ogni più rosea previsione, con decine di migliaia di persone in visibilio per il cantautore: secondo il sondaggio di CSS, il concerto di Venditti è stato lo spettacolo preferito dal 42,7% degli intervistati. Popolare anche il dj set di Joe T. Vannelli al Porto Antico e, curiosamente, i concerti tributo a Patti Smith, Vasco Rossi e Queen, con il 20,3% dei gradimenti». Per Edoardo Bennato un modesto 5,5%, e ancora di meno per la Vanoni (3,1%).
«Il 50,7% degli intervistati ha detto di aver fatto shopping nei negozi che hanno deciso di tenere aperto, mentre un 14,6% ha dichiarato di aver visitato palazzi storici e musei».

Complessivamente, il giudizio del campione di persone sulla Notte Bianca ha una media dell’8, inferiore soltanto all’8,1 della ormai storica edizione del 2007. «Quelli sono tempi andati – commenta la Vincenzi – tempi in cui anche il Comune poteva metterci del suo, in termini monetari. Dal 2008, con l’abolizione dell’Ici e con i vincoli di bilancio, all’amministrazione non resta che il reperimento e il coordinamento delle risorse finanziarie».

Comunque, dicono i dati, la quinta edizione della Notte Bianca è seconda soltanto alla prima, ed è stata giudicata migliore rispetto a quelle del 2008, 2009 e 2010 dalla stragrande maggioranza degli intervistati.
Chiudiamo l’analisi statistica con il risultato più incoraggiante: il 90,7% del campione di riferimento ha dato per sicura la partecipazione alla prossima Notte Bianca, il 7,5% ha dichiarato che probabilmente ci sarà.

Così i visitatori diventano turisti - L’assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo Giovanni Vassallo si è lanciato in una personale indagine richiedendo agli IAT (Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica) il numero di persone che, durante l’evento genovese, domandassero informazioni sui musei e sulle attrattive offerte dalla città non legate alla Notte Bianca: «891 richieste di questo tipo - racconta soddisfatto - in poche ore. Stiamo parlando di quasi mille persone che sono state attirate dalla nostra città e che probabilmente torneranno in veste di turisti più che di visitatori giornalieri. Un altro dato confortante arriva dagli alberghi, con un 89,95% di camere occupate». Un numero, secondo l’assessore, che non va ricondotto soltanto al flusso turistico provocato dalla Notte Bianca, ma alla rinnovata capacità della città di promuoversi.

Genova città affidabile - «Abbiamo dimostrato ancora una volta - conclude Marta Vincenzi - come Genova sia in grado di ospitare eventi che muovono 400 mila persone. Il successo della manifestazione contribuisce a creare l’immagine di una città capace di organizzarsi, accogliere e gestire eventuali imprevisti. In un’ottica di competitività tra centri urbani, che inevitabilmente si va a creare in momenti di crisi, abbiamo lanciato un segnale importante al mondo pubblico e privato: quello di Genova città affidabile, su cui si può decidere di investire».
Genova, 11 settembre 2011
Ultimo aggiornamento: 12/09/2011
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