Si è conclusa la trattativa a oltranza tra sindacati e Amt sul piano del risanamento dell'azienda. L'ipotesi di accordo è stata sottoscritta nelle prime ore di questa mattina anche se per molte ore si era pensato al peggio. Le parti divergevano in particolare su due punti. Il primo riguardava l'integrazione alla cassa integrazione, cioè la copertura assicurata al 100% dall’azienda ai circa 600 lavoratori coinvolti dall’operazione. Il secondo la scelta di riportare all’interno di Amt la mansione della pulizia e delle manovre nelle rimesse, oggi affidato alla società esterna Servizi e Sistemi. La Filt Cgil ha detto un no deciso al licenziamento degli 80 lavoratori. Alla fine ha avuto la meglio la necessità di raggiungere l’obiettivo di allontanare il baratro del fallimento e ridare nuove speranze ad azienda e lavoratori. Peraltro, su molti temi, 11 su 15, l’intesa era stata raggiunta già prima di mezzogiorno. Dalla cassa integrazione, che come abbiamo detto riguarderà 600 lavoratori, saranno esclusi gli autisti e gli operai addetti alla manutenzione dei bus, della metropolitana e degli impianti speciali.
Amt: raggiunto l'accordo
Revocato lo sciopero
Revocato lo sciopero
L’azienda risparmierà 4 milioni e mezzo di euro. Fallimento scongiurato. Rischiata la rottura sulla cassa integrazione e sui servizi in appalto. La parola passa ai lavoratori che decideranno attraverso un referendum
genova, 10 settembre 2012
Ultimo aggiornamento: 11/09/2012