A Genova c’è un Museo a cielo aperto che non è segnato da nessuna guida. Si trova sulle alture di san Desiderio, in via Mogge. Un piazzale che contiene di tutto. Moto, scooter, biciclette, furgoni ma soprattutto auto. A centinaia sostano lì da anni, impolverate e sporche, alcune con i cofani aperti e i bauli sfondati, raccontano storie di inseguimenti, sequestri, abbandoni. Quasi un set cinematografico. Destinato però a scomparire.
Lo ha deciso questa mattina la Giunta, con un provvedimento che farà dirottare moto e auto sequestrate dai vigili (carabinieri, finanza, polizia) non più in un unico vasto piazzale, ma in molti piccoli depositi della città. Dal primo di aprile, quindi, stop a nuovi arrivi nell’area di via Mogge e, nei prossimi mesi, vendita di ciò che non verrà reclamato in apposite aste. Il piazzale verrà valorizzato sia sotto il profilo economico, sia come risorsa per il quartiere. A sostituire il Civico Servizio Depositeria, oggi dell’Amt dopo la chiusura di Ami, che già dal nome dà l’idea di un’eredità ottocentesca, sarà il “Custode Acquirente”, un’impresa convenzionata con la Prefettura in grado di trasportare, custodire e vendere i beni prima sequestrati e poi confiscati.
Questa figura, presto operativa, che verrà individuata attraverso una gara pubblica, alleggerirà il bilancio del Comune di tutte le spese per la conservazione dei beni in regime di fermo giudiziario, bloccati per anni e anni a causa di sentenze che tardano a venire. Non solo. Il privato, in attesa che il giudice si pronunci, può agire per valorizzare il bene abbandonato per trarre un profitto al momento della vendita. Le auto rimosse, per intralcio alla viabilità, verranno portate sul piazzale della Camionale, dove il proprietario se le potrà andare a riprendere. In caso di sequestri o altre vicende, verranno affidate ad un sistema di depositi privati in città ma, non è escluso, anche oltreappennino, dove gli spazi sono certamente più a buon mercato.
Lo ha deciso questa mattina la Giunta, con un provvedimento che farà dirottare moto e auto sequestrate dai vigili (carabinieri, finanza, polizia) non più in un unico vasto piazzale, ma in molti piccoli depositi della città. Dal primo di aprile, quindi, stop a nuovi arrivi nell’area di via Mogge e, nei prossimi mesi, vendita di ciò che non verrà reclamato in apposite aste. Il piazzale verrà valorizzato sia sotto il profilo economico, sia come risorsa per il quartiere. A sostituire il Civico Servizio Depositeria, oggi dell’Amt dopo la chiusura di Ami, che già dal nome dà l’idea di un’eredità ottocentesca, sarà il “Custode Acquirente”, un’impresa convenzionata con la Prefettura in grado di trasportare, custodire e vendere i beni prima sequestrati e poi confiscati.
Questa figura, presto operativa, che verrà individuata attraverso una gara pubblica, alleggerirà il bilancio del Comune di tutte le spese per la conservazione dei beni in regime di fermo giudiziario, bloccati per anni e anni a causa di sentenze che tardano a venire. Non solo. Il privato, in attesa che il giudice si pronunci, può agire per valorizzare il bene abbandonato per trarre un profitto al momento della vendita. Le auto rimosse, per intralcio alla viabilità, verranno portate sul piazzale della Camionale, dove il proprietario se le potrà andare a riprendere. In caso di sequestri o altre vicende, verranno affidate ad un sistema di depositi privati in città ma, non è escluso, anche oltreappennino, dove gli spazi sono certamente più a buon mercato.