Centro trapianti S. Martino: 20.000
firme al sindaco contro la chiusura

Consegnate da un comitato di trapiantati, malati e familiari con la richiesta di opporsi al disegno di cancellare il reparto d'eccellenza guidato dal prof. Valente. Marta Vincenzi si è impegnata a consegnarle interpretando la richiesta dei cittadini

firme trapianti
Ventimila firme, raccolte in quattro mesi grazie al passaparola in rete diffuso attraverso un blog, per salvare il Centro trapianti del San Martino attualmente diretto dal prof. Umberto Valente. Ventilima firme consegnate da una delle animatrici dell’iniziativa, Maria Teresa Zimbo Bennardello, a nome del fondatore del blog Roberto Pezzoli e della terza fervente attivista Rita Girelli – oltre che idealmente a nome di tutti i firmatari – al sindaco Marta Vincenzi perché rappresenti presso la Regione Liguria il disagio dei malati, dei trapiantati, dei loro familiari e dei loro amici se il Centro dovesse scomparire e loro dovessero rivolgersi a strutture di altre regioni e meno qualificate. Secondo il piano della Regione infatti, al posto della struttura – fondata all’inizio degli anni Ottanta e diventata un centro di eccellenza a livello nazionale ed europeo per il trapianto di fegato, rene e pancreas – dovrebbero nascere due reparti più semplici ed autonomi, uno per il rene e l'altro per il fegato, con organici separati. Il tutto inquadrato in un progetto di ristrutturazione che viene da tempo contestato, anche con manifestazoni di piazza, soprattutto dai trapiantati e anche da una parte degli stessi medici, Valente in testa, che per altro sta per andare in pensione. Il sindaco ha ricevuto le firme – divise ordinatamente in blocchi – e ha garantito che rappresenterà ai soggetti interessati le osservazioni ricevute. «Abbiamo pensato – dice l’animatore dell’iniziativa, Roberto Pezzoli – che dovesse fosse proprio il primo cittadino, che rappresenta tutti noi, la persona giusta a dover ricevere le firme e a farsi carico delle nostre esigenze, perché è assurdo che un centro di eccellenza come quello di San Martino debba essere sacrificato a logiche che niente hanno a che fare con la salvaguardia della salute dei cittadini». Ma come sono nati nata la protesta in rete e il Comitato che ha portato alla raccolta delle adesioni in difesa del Centro? «Tutto è partito a fine maggio 2011 - racconta Pezzoli – quando si è diffusa la notizia della possibile chiusura del Centro trapianti. Io, che sono un trapiantato e conosco bene la realtà e la professionalità di questa struttura, anche se non sono stato operato e seguito dal prof. Valente, ho aperto subito un blog su Facebook, “No allo smantellamento del Centro trapianti di Genova”, che in due mesi ha raccolto 6.800 adesioni. Poi però si sono inseriti tra gli aderenti elementi, movimenti e partiti politici che ne stavano snaturando la funzione. Così alla fine di ottobre ho deciso di chiuderlo e ne ho aperto un altro, che è ancora attivo, “Amici del Centro Trapianti di Genova”. Durante tutta questa esperienza ho diffuso un appello scaricabile in pdf, contro lo smantellamento del Centro trapianti, e in quattro mesi abbiamo raggiunto 20 mila firme, grazie alle persone che lo hanno scaricato, diffuso, firmato e consegnato. In questo lavoro di organizzazione sono state preziosissime due persone, Rita Girelli e Maria Teresa Zimbo Bennardello, anime del Comitato». La maggior parte degli attivisti che hanno firmato o comunque si sono mobilitati – anche nelle manifestazioni organizzate dal Comitato – sono trapiantati, malati in attesa di trapianto o persone a loro vicine. Il Centro genovese ha finora effettuato oltre 680 trapianti di fegato e più di 1500 di rene, su pazienti adulti e pedriatici.
Genova, 3 febbraio 2012
Ultimo aggiornamento: 04/02/2012
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