Un risparmio di 2 milioni e 700 mila euro. È quanto ha annunciato oggi in commissione Affari istituzionali, presieduta dalla consigliera Vittoria Emilia Musso, l’assessore al Personale, Isabella Lanzone.
L’anno scorso, un emendamento al bilancio preventivo 2013, cancellava un fondo di risultato destinato ai dirigenti. Una volta messa in moto la spending review, la macchina comunale ha dovuto rivedere le spese del proprio funzionamento, ridisegnando e snellendo l’organigramma. La Giunta ha quindi deciso di portare le figure dirigenziali da 93 a 82 e a rinunciare a tre figure apicali a contratto a tempo determinato.
Le macro-aree sono passate da sette a due e molte delle funzioni che vi trovavano posto, e che dipendevano da un dirigente specifico, sono state portate sotto la regia della direzione generale, con un grande vantaggio dal punto di vista organizzativo ed economico. Le due aree confermate sono quelle tecnica e dei servizi, cioè lavori pubblici, urbanistica, manutenzione, mobilità ecc., da un alto, e welfare, scuola, cultura, commercio, turismo ecc. dall’altro.
La mappa dell’organizzazione, che ricordava le canne di un organo, ora si sviluppa in orizzontale, con un vantaggio per la comunicazione interna: musei accorpati alle biblioteche, cultura a turismo, scuola allo sport e così via. Tra le novità la soppressione della struttura di coordinamento dei Municipi, che è passata alla direzione generale. La Protezione Civile fa ora capo al Corpo di Polizia Municipale mentre le manutenzione sono state unificate e dipendono da una unità di staff.
L’anno scorso, un emendamento al bilancio preventivo 2013, cancellava un fondo di risultato destinato ai dirigenti. Una volta messa in moto la spending review, la macchina comunale ha dovuto rivedere le spese del proprio funzionamento, ridisegnando e snellendo l’organigramma. La Giunta ha quindi deciso di portare le figure dirigenziali da 93 a 82 e a rinunciare a tre figure apicali a contratto a tempo determinato.
Le macro-aree sono passate da sette a due e molte delle funzioni che vi trovavano posto, e che dipendevano da un dirigente specifico, sono state portate sotto la regia della direzione generale, con un grande vantaggio dal punto di vista organizzativo ed economico. Le due aree confermate sono quelle tecnica e dei servizi, cioè lavori pubblici, urbanistica, manutenzione, mobilità ecc., da un alto, e welfare, scuola, cultura, commercio, turismo ecc. dall’altro.
La mappa dell’organizzazione, che ricordava le canne di un organo, ora si sviluppa in orizzontale, con un vantaggio per la comunicazione interna: musei accorpati alle biblioteche, cultura a turismo, scuola allo sport e così via. Tra le novità la soppressione della struttura di coordinamento dei Municipi, che è passata alla direzione generale. La Protezione Civile fa ora capo al Corpo di Polizia Municipale mentre le manutenzione sono state unificate e dipendono da una unità di staff.