Il Consiglio Comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Il primo quesito riguarda il lavoro dei detenuti nei cimiteri. La consigliera Lilli Lauro (PDL) chiede informazioni sul protocollo d’intesa con la casa circondariale per far lavorare i detenuti nei cimiteri.
I problemi conclamati dei cimiteri sono due: manutenzione e guardianaggio. Cosa faranno i detenuti dato che i lavori di manutenzione necessari richiedono personale specializzato? Quanti saranno i detenuti e dove saranno impiegati? Si occuperanno anche di guardianaggio? Da Chi e quanto verranno pagati i detenuti?
Risponde l’assessore alla Legalità e ai Diritti Elena Fiorini:
Il protocollo è elaborato dall’Anci e viene attuato in molti comuni italiani, è stato sottoscritto l’11 febbraio scorso con la Magistratura di Sorveglianza Carceraria. A questo protocollo hanno fatto seguito 3 accordi operativi con le case circondariali di Marassi, Pontedecimo e l’ufficio esterno che segue i detenuti già occupati.
I detenuti saranno impegnati in lavori di piccola manutenzione, di pulizia e di ausilio ai visitatori. Prima dello svolgimento dell’attività verrà svolto un breve corso di formazione sulle mansioni che andranno a svolgere (spazzamento viali, piccola manutenzione, giardinaggio, spostamento delle scale, ecc..), ma non saranno impiegati in mansioni di guardianaggio che saranno svolte da specialisti.
Le borse sono 8 per altrettanti detenuti che verranno così distribuite: 3 al cimitero di Staglieno, 3 alla Castagna e 2 a Torbella. Quattro persone giungeranno dal carcere di Marassi, 2 da Pontedecimo e due saranno indicati dall’ufficio esterno. Il lavoro sarà distribuito su due giorni settimanali e la paga consisterà in 250 euro lordi pagati con fondi dell’assessorato alla Legalità. I lavori saranno seguiti da tutor facenti parte del personale dell’assessorato e dalla magistratura di sorveglianza. In futuro le borse potranno essere implementate.
Si passa poi all’interrogazione presentata dai consiglieri Salvatore
Caratozzolo (PD), Edoardo Rixi (LEGA NORD) e Matteo Campora (PDL) che riguarda i derivati in possesso del Comune di Genova.
Caratozzolo: Abbiamo dei derivati? Quanti sono? Con chi sono? E qual è il rischio a cui andiamo in conto? Il nostro comune come gestisce i derivati in suo possesso? Intendiamo liberarcene?
Rixi: è di pubblico dominio l’ordine giunto alle amministrazioni comunali dalla Corte dei Conti di liberarsi dei derivati. Quali sono i due contratti di derivati ancora vigenti per il Comune di Genova? Risultano essere uno con Unicredit in scadenza nel 2022 e uno con Bnl in scadenza nel 2020 in perdita di oltre 7. Abbiamo intenzione di andare avanti con queste operazioni o intendiamo chiuderle?
Campora: Cosa intende fare il Comune in relazione ai 20 milioni di derivati in possesso del Comune? Che cosa costerebbe al comune sciogliere i contratti ora e con quali rischi?
Risponde l’assessore al Bilancio Francesco Miceli:
Il Comune di Genova ha in essere attualmente 2 contratti “derivati”: il primo stipulato nel 2002 con Unicredit per un valore di 7.272.800 con scadenza 2022; il secondo stipulato con Bnl nel 2001 per 13.066.882 euro con scadenza 2020. Il cosiddetto valore nozionale dei derivati (venti milioni) non indica un reale indebitamento a carico del bilancio del Comune. Si tratta di un importo di riferimento per il quale il contratto prevede una copertura di rischio da oscillazione dei tassi. Derivano da un momento storico (anni 2000/2001) in cui la curva tendenziale dei tassi saliva vertiginosamente, esponendo in tal modo quella parte del debito comunale a tasso variabile (a quel tempo circa il 65%) a forti rischi di oscillazioni con correlato aumento degli oneri. Per riequilibrare questa situazione e cautelarsi da forti oscillazioni del tasso variabile furono utilizzati questi strumenti finanziari. I derivati sono stati utilizzati in vario modo, a volte con notevoli contenuti speculativi o grossi rischi e penalizzazioni occulte, ed è per questo che la Corte dei Conti, da ultimo, ha ravvisato la necessità per i Comuni di liberarsene laddove prevedano già in partenza condizioni sfavorevoli per gli Enti, ovvero presentino rischi aggiuntivi che comportino eccessiva onerosità dei contratti. Non è questo il nostro caso; si tratta, come detto, di due contratti senza rischi occulti o non prevedibili, che hanno sole finalità di tutela da forti oscillazioni dei tassi, per cui si valuta che in questo momento non sia conveniente rescindere questi contratti. La chiusura anticipata implicherebbe il pagamento immediato di 1 milione 280 mila euro a Unicredit e 2 milioni e 300 mila a Bnl mentre secondo la curva dei tassi futuri al momento previsti, all’incirca lo stesso importo verrebbe pagato spalmato negli anni di durata dei contratti (20 anni). I contratti sono costantemente monitorati dal personale del Comune per verificare i vantaggi tra il mantenimento o l’eventuale chiusura anticipata. Il Comune inoltre non ha più stipulato analoghi contratti come stabilito dalla legge.
Il terzo articolo 54, presentato dai consiglieri Vittoria Musso (LISTA MUSSO), Edoardo Rixi (LEGA NORD) e Guido Grillo (PDL) attiene al cantiere del parcheggio interrato di fronte all’ingresso dell’ospedale San Martino.
Musso: Intende fare qualcosa questa amministrazione per far completare il lavoro?
Rixi: Il cantiere è fermo da mesi quindi come intende la giunta affrontare questo problema? È fondamentale mettere il parcheggio a disposizione liberando lo spazio dal cantiere.
Grillo: quali le risorse stanziate dalla regione per quest’opera? Quali le procedure attuate da parte del comune per risolvere il problema?
Risponde l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Crivello:
L’Amministrazione è attenta e attiva su questo tema avendo incontrato i soggetti chiamati in causa in molteplici occasioni. L’importo iniziale stanziato nel 1999 da parte della regione fu di 2 milioni e 270 mila euro su un totale di spesa di 10 milioni. Vi sono state da subito delle complicazioni (ritardi da parte dei gestori, viabilità, attività commerciali, sicurezza, ecc…) che hanno portato a molte proroghe sui lavori. Sono emerse anche problematiche imprevedibili sulla stabilità dei pilastri che hanno fatto lievitare i costi di oltre 700 mila euro e portato a uno stallo per tutto il 2012. Dopo la cessazione del rapporto con la prima impresa e il fallimento della seconda è subentrata la terza impresa con cui sono in corso delle trattative e si ipotizza una riattivazione del cantiere in circa due mesi fermo restando che si aspetta anche la confermata volontà da parte dell’azienda S. Martino, proprietaria di oltre il 70% dell’area, di proseguire il lavoro senza ulteriori modifiche e proroghe.
Conclude la serie delle question time, l’interrogazione presentata dal consigliere Stefano Anzalone (IDV) – in merito alla situazione della viabilità davanti all’entrata della scuola primaria “Jessie Mario” di via Apparizione 16.
Anzalone: la strada è stretta e occupata da veicoli parcheggiati da lungo tempo che creano problemi nei momenti di entrata e uscita dalla scuola dei bambini. Come intende intervenire l’amministrazione?
Risponde l’assessore alla Mobilità e al Traffico Anna Maria Dagnino:
È già programmato un intervento da parte di Aster di allestimento e tracciatura di una banchina di sicurezza con indicazione di camminamento pedonale. Per quanto riguarda la soste esiste uno stallo per disabilità e una vecchia tracciatura di stalli di sosta che verranno cancellati a breve.
La prima delibera all’ordine del giorno riguarda la presa d’atto del parere favorevole della Regione Liguria sulla variante generale per il settore abitativo ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale del 3 dicembre 2007 n. 38, approvata con deliberazione del Consiglio Comunale 67/2011. Accoglimento delle prescrizioni, adeguamento della normativa.
La delibera viene approvata con 24 voti favorevoli e 8 astenuti (M5S, PDL e LEGA NORD). Consiglieri presenti 32.
Si discute quindi la seconda delibera all’ordine del giorno: aggiornamento del Piano Urbanistico Comunale, ai sensi dell’articolo 43 della legge urbanistica regionale del 4 settembre 1997 n. 36 e successive modifiche, inerente alla modifica delle norme di attuazione relative al mantenimento e adeguamento delle destinazione d’uso in atto, in coerenza con le norme di attuazione del progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 92/2011.
La delibera viene approvata con 31 voti favorevoli e 6 astenuti (PDL, LEGA NORD E LISTA MUSSO). Consiglieri presenti 37.
Si passa infine alla terza e ultima delibera all’ordine del giorno: preventivo assenso ex articolo 59 - comma 2 lett. a) della legge regionale n. 36/97 e successive modifiche per la promozione di una variante al Piano Urbanistico Comunale vigente e al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n.92/2011, ex articolo 44 della stessa legge, finalizzata all’approvazione del progetto definitivo relativo alla realizzazione di opere idrauliche e strutturali di arginatura del torrente Varenna in località San Carlo di Cese a Genova Pegli e a nuova passerella pedonale. 1° lotto funzionale.
Dichiarazione di pubblica utilità delle opere ai sensi del D.P.R. dell’8.6.2001 n. 327.
La delibera viene approvata con 31 voti favorevoli e 5 astenuti (M5S). Consiglieri presenti 36.
Il primo quesito riguarda il lavoro dei detenuti nei cimiteri. La consigliera Lilli Lauro (PDL) chiede informazioni sul protocollo d’intesa con la casa circondariale per far lavorare i detenuti nei cimiteri.
I problemi conclamati dei cimiteri sono due: manutenzione e guardianaggio. Cosa faranno i detenuti dato che i lavori di manutenzione necessari richiedono personale specializzato? Quanti saranno i detenuti e dove saranno impiegati? Si occuperanno anche di guardianaggio? Da Chi e quanto verranno pagati i detenuti?
Risponde l’assessore alla Legalità e ai Diritti Elena Fiorini:
Il protocollo è elaborato dall’Anci e viene attuato in molti comuni italiani, è stato sottoscritto l’11 febbraio scorso con la Magistratura di Sorveglianza Carceraria. A questo protocollo hanno fatto seguito 3 accordi operativi con le case circondariali di Marassi, Pontedecimo e l’ufficio esterno che segue i detenuti già occupati.
I detenuti saranno impegnati in lavori di piccola manutenzione, di pulizia e di ausilio ai visitatori. Prima dello svolgimento dell’attività verrà svolto un breve corso di formazione sulle mansioni che andranno a svolgere (spazzamento viali, piccola manutenzione, giardinaggio, spostamento delle scale, ecc..), ma non saranno impiegati in mansioni di guardianaggio che saranno svolte da specialisti.
Le borse sono 8 per altrettanti detenuti che verranno così distribuite: 3 al cimitero di Staglieno, 3 alla Castagna e 2 a Torbella. Quattro persone giungeranno dal carcere di Marassi, 2 da Pontedecimo e due saranno indicati dall’ufficio esterno. Il lavoro sarà distribuito su due giorni settimanali e la paga consisterà in 250 euro lordi pagati con fondi dell’assessorato alla Legalità. I lavori saranno seguiti da tutor facenti parte del personale dell’assessorato e dalla magistratura di sorveglianza. In futuro le borse potranno essere implementate.
Si passa poi all’interrogazione presentata dai consiglieri Salvatore
Caratozzolo (PD), Edoardo Rixi (LEGA NORD) e Matteo Campora (PDL) che riguarda i derivati in possesso del Comune di Genova.
Caratozzolo: Abbiamo dei derivati? Quanti sono? Con chi sono? E qual è il rischio a cui andiamo in conto? Il nostro comune come gestisce i derivati in suo possesso? Intendiamo liberarcene?
Rixi: è di pubblico dominio l’ordine giunto alle amministrazioni comunali dalla Corte dei Conti di liberarsi dei derivati. Quali sono i due contratti di derivati ancora vigenti per il Comune di Genova? Risultano essere uno con Unicredit in scadenza nel 2022 e uno con Bnl in scadenza nel 2020 in perdita di oltre 7. Abbiamo intenzione di andare avanti con queste operazioni o intendiamo chiuderle?
Campora: Cosa intende fare il Comune in relazione ai 20 milioni di derivati in possesso del Comune? Che cosa costerebbe al comune sciogliere i contratti ora e con quali rischi?
Risponde l’assessore al Bilancio Francesco Miceli:
Il Comune di Genova ha in essere attualmente 2 contratti “derivati”: il primo stipulato nel 2002 con Unicredit per un valore di 7.272.800 con scadenza 2022; il secondo stipulato con Bnl nel 2001 per 13.066.882 euro con scadenza 2020. Il cosiddetto valore nozionale dei derivati (venti milioni) non indica un reale indebitamento a carico del bilancio del Comune. Si tratta di un importo di riferimento per il quale il contratto prevede una copertura di rischio da oscillazione dei tassi. Derivano da un momento storico (anni 2000/2001) in cui la curva tendenziale dei tassi saliva vertiginosamente, esponendo in tal modo quella parte del debito comunale a tasso variabile (a quel tempo circa il 65%) a forti rischi di oscillazioni con correlato aumento degli oneri. Per riequilibrare questa situazione e cautelarsi da forti oscillazioni del tasso variabile furono utilizzati questi strumenti finanziari. I derivati sono stati utilizzati in vario modo, a volte con notevoli contenuti speculativi o grossi rischi e penalizzazioni occulte, ed è per questo che la Corte dei Conti, da ultimo, ha ravvisato la necessità per i Comuni di liberarsene laddove prevedano già in partenza condizioni sfavorevoli per gli Enti, ovvero presentino rischi aggiuntivi che comportino eccessiva onerosità dei contratti. Non è questo il nostro caso; si tratta, come detto, di due contratti senza rischi occulti o non prevedibili, che hanno sole finalità di tutela da forti oscillazioni dei tassi, per cui si valuta che in questo momento non sia conveniente rescindere questi contratti. La chiusura anticipata implicherebbe il pagamento immediato di 1 milione 280 mila euro a Unicredit e 2 milioni e 300 mila a Bnl mentre secondo la curva dei tassi futuri al momento previsti, all’incirca lo stesso importo verrebbe pagato spalmato negli anni di durata dei contratti (20 anni). I contratti sono costantemente monitorati dal personale del Comune per verificare i vantaggi tra il mantenimento o l’eventuale chiusura anticipata. Il Comune inoltre non ha più stipulato analoghi contratti come stabilito dalla legge.
Il terzo articolo 54, presentato dai consiglieri Vittoria Musso (LISTA MUSSO), Edoardo Rixi (LEGA NORD) e Guido Grillo (PDL) attiene al cantiere del parcheggio interrato di fronte all’ingresso dell’ospedale San Martino.
Musso: Intende fare qualcosa questa amministrazione per far completare il lavoro?
Rixi: Il cantiere è fermo da mesi quindi come intende la giunta affrontare questo problema? È fondamentale mettere il parcheggio a disposizione liberando lo spazio dal cantiere.
Grillo: quali le risorse stanziate dalla regione per quest’opera? Quali le procedure attuate da parte del comune per risolvere il problema?
Risponde l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Crivello:
L’Amministrazione è attenta e attiva su questo tema avendo incontrato i soggetti chiamati in causa in molteplici occasioni. L’importo iniziale stanziato nel 1999 da parte della regione fu di 2 milioni e 270 mila euro su un totale di spesa di 10 milioni. Vi sono state da subito delle complicazioni (ritardi da parte dei gestori, viabilità, attività commerciali, sicurezza, ecc…) che hanno portato a molte proroghe sui lavori. Sono emerse anche problematiche imprevedibili sulla stabilità dei pilastri che hanno fatto lievitare i costi di oltre 700 mila euro e portato a uno stallo per tutto il 2012. Dopo la cessazione del rapporto con la prima impresa e il fallimento della seconda è subentrata la terza impresa con cui sono in corso delle trattative e si ipotizza una riattivazione del cantiere in circa due mesi fermo restando che si aspetta anche la confermata volontà da parte dell’azienda S. Martino, proprietaria di oltre il 70% dell’area, di proseguire il lavoro senza ulteriori modifiche e proroghe.
Conclude la serie delle question time, l’interrogazione presentata dal consigliere Stefano Anzalone (IDV) – in merito alla situazione della viabilità davanti all’entrata della scuola primaria “Jessie Mario” di via Apparizione 16.
Anzalone: la strada è stretta e occupata da veicoli parcheggiati da lungo tempo che creano problemi nei momenti di entrata e uscita dalla scuola dei bambini. Come intende intervenire l’amministrazione?
Risponde l’assessore alla Mobilità e al Traffico Anna Maria Dagnino:
È già programmato un intervento da parte di Aster di allestimento e tracciatura di una banchina di sicurezza con indicazione di camminamento pedonale. Per quanto riguarda la soste esiste uno stallo per disabilità e una vecchia tracciatura di stalli di sosta che verranno cancellati a breve.
La prima delibera all’ordine del giorno riguarda la presa d’atto del parere favorevole della Regione Liguria sulla variante generale per il settore abitativo ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale del 3 dicembre 2007 n. 38, approvata con deliberazione del Consiglio Comunale 67/2011. Accoglimento delle prescrizioni, adeguamento della normativa.
La delibera viene approvata con 24 voti favorevoli e 8 astenuti (M5S, PDL e LEGA NORD). Consiglieri presenti 32.
Si discute quindi la seconda delibera all’ordine del giorno: aggiornamento del Piano Urbanistico Comunale, ai sensi dell’articolo 43 della legge urbanistica regionale del 4 settembre 1997 n. 36 e successive modifiche, inerente alla modifica delle norme di attuazione relative al mantenimento e adeguamento delle destinazione d’uso in atto, in coerenza con le norme di attuazione del progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 92/2011.
La delibera viene approvata con 31 voti favorevoli e 6 astenuti (PDL, LEGA NORD E LISTA MUSSO). Consiglieri presenti 37.
Si passa infine alla terza e ultima delibera all’ordine del giorno: preventivo assenso ex articolo 59 - comma 2 lett. a) della legge regionale n. 36/97 e successive modifiche per la promozione di una variante al Piano Urbanistico Comunale vigente e al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n.92/2011, ex articolo 44 della stessa legge, finalizzata all’approvazione del progetto definitivo relativo alla realizzazione di opere idrauliche e strutturali di arginatura del torrente Varenna in località San Carlo di Cese a Genova Pegli e a nuova passerella pedonale. 1° lotto funzionale.
Dichiarazione di pubblica utilità delle opere ai sensi del D.P.R. dell’8.6.2001 n. 327.
La delibera viene approvata con 31 voti favorevoli e 5 astenuti (M5S). Consiglieri presenti 36.