Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Il primo quesito, proposto da Guido Grillo (Pdl) riguarda le procedure relative al Puc.
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: durante la riunione del 25 settembre scorso, abbiamo presentato le linee di indirizzo ed esplicitato il percorso adottato come giunta. L’idea è quella di dare ai cittadini la possibilità di partecipare al processo di determinazione del Puc della città e di garantire una regia pubblica sullo sviluppo di Genova. Sono giunte moltissime osservazioni, le più corpose - da parte degli altri enti, in particolare della Regione - sono arrivate solo il 28 dicembre 2012. Alcune osservazioni hanno un tale peso da richiedere un percorso partecipato: c’è bisogno di scelte che siano condivise dai cittadini e che siano note a tutti. Andremo nei Municipi ad approfondire i temi del territorio. Una novità: abbiamo chiesto all’Istituto Nazionale Urbanistica e all’Università di Genova di formare una commissione in grado di offrire un supporto al percorso partecipato, anche attraverso l’organizzazione di tavoli tematici, per arrivare a settembre con le controdeduzioni pronte, e poter poi procedere all’approvazione definitiva del Puc da parte del consiglio.
Maddalena Bartolini (Lista Doria) chiede invece chiarimenti sullo smaltimento delle bombole di gas esaurite e abbandonate in centro storico.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: le bombole usate dovrebbero essere riconsegnate ai distributori; la loro rimozione da parte di Amiu rappresenta un’attività extra dell’azienda, richiesta dal Comune. Lo scorso anno Amiu ha rimosso 2.700 bombole abbandonate, il fenomeno è infatti molto diffuso nel centro storico. Il ritiro avviene due volte alla settimana e le bombole vengono portate in due punti di stoccaggio, in Valpolcevera e in Valbisagno. Per risolvere il problema, stiamo lavorando a un progetto atto a favorire l’allaccio alla rete del gas per gli utenti in difficoltà. Abbiamo già incontrato Reti Gas e Banca Prossima, con la proposta di utilizzare parte dei fondi che Genova Reti Gas deve versare al Comune, relativi al 2012, per l’allaccio del gas a favore degli utenti in condizioni disagiate. Stiamo procedendo a uno screening per individuare le persone che avrebbero diritto all’inserimento nel progetto. Inoltre, Genova Reti Gas ha avviato una campagna di comunicazione sulla sicurezza del gas; in particolare è previsto l’allestimento di banchetti nel centro storico, per informare e sensibilizzare i cittadini sui rischi legati ad un cattivo utilizzo del gas.
L’argomento successivo riguarda le problematiche relative alla formazione della classe 1^ per la scuola primaria San Eusebio I.C. Staglieno. Il consigliere proponente è Claudio Villa (Pd)
Risponde l’assessore Pino Boero: il 5 aprile scorso, ho scritto al Direttore Scolastico Regionale e ai presidenti di Municipio, dicendo che i plessi scolastici di scuola primaria situati in siti svantaggiati sono spesso l’unica realtà istituzionale della zona. Nel caso di Sant’Eusebio, i bambini interessati sono solo undici a fronte dei quindici necessari per poter formare una classe. Speriamo di riuscire, con la buona volontà della Direzione Scolastica Regionale, e magari con l’iscrizione di altri bambini, a salvare la scuola di Sant’Eusebio, ma anche le scuole di altre zone disagiate.
Stefano De Pietro (M5S) chiede che venga avviato un progetto relativo ai giovani studenti daltonici.
Risponde ancora l’assessore Pino Boero: questi elementi di oggettiva discriminazione andrebbero trattati a livello ministeriale. Come prima ipotesi di intervento nostro, credo che la conferenza cittadina delle Istituzioni Scolastiche potrebbe fornire, alle famiglie dei ragazzi che si accingono a frequentare la scuola secondaria di secondo grado, informazioni sulle problematiche relative al daltonismo. Questo è solo il primo intervento che mi viene in mente, ma il problema dovrebbe essere trattato a livello ministeriale.
La situazione di emergenza sociale abitativa nell’ex albergo delle Poste in via Linneo è l’oggetto del question time di Cristina Lodi (Pd).
Risponde l’assessore Paola Dameri: quello sollevato è un tema sul quale ci siamo molto prodigati, senza purtroppo riuscire ad ottenere un risultato. L’edificio di cui parliamo è proprietà di Poste Italiane, che lo ha conferito ad una sua partecipa: Egi. Quest’ultima si è impegnata a trasformare l’edificio per metà in social housing e per metà in edificio privato; il Comune avrebbe poi dovuto prendere in locazione l’edificio a canone moderato per poterlo utilizzare. L’accordo verbale avrebbe dovuto essere formalizzato; ma al momento di procedere, Egi si è tirata indietro. Purtroppo finora non siamo riusciti ad ottenere nulla, malgrado i ripetuti contatti per trovare un’adeguata soluzione.
Si parla infine di esumazione campi nei cimiteri. Mario Baroni (Gruppo Misto) chiede quali sono le regole e i criteri che vengono applicati e che tipo di informazioni ricevono i parenti dei defunti.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: al momento dell’inumazione si firma un contratto che informa, tra l’altro, del termine decennale; tre mesi prima della scadenza del periodo, nei campi interessati vengono affissi cartelli con l’avviso del turno di esumazione. Coloro che volessero procedere alla sepoltura del proprio congiunto devono rivolgersi ai competenti uffici, in corso Torino o presso i Municipi. Le salme indecomposte vengono nuovamente inumate, per un periodo di cinque anni oppure, se richiesto, vengono cremate. Rispetto alle tombe private, c’è un’oggettiva difficoltà di risalire agli eredi, pertanto abbiamo pensato di informare la cittadinanza sui turni di esumazione dei campi, anche a mezzo web.
Dopo l’appello, il sindaco Marco Doria - su richiesta del consigliere Guido Grillo (Pdl) – ha brevemente relazionato il consiglio comunale sull’esito dell’incontro di questa mattina con le rappresentanze sindacali di Amt.
Anche oggi era presente in aula rossa una folta rappresentanza di lavoratori dell’azienda, che hanno protestato in maniera piuttosto decisa contro i tagli previsti per risanare il bilancio di Amt. Il presidente Giorgio Guerello ha quindi interrotto la seduta e ha convocato una conferenza dei capi gruppo, alla quale ha partecipato una delegazione di lavoratori. Gli esiti della riunione sono stati poi illustrati dal sindaco al ritorno in aula.
Dopo un’ulteriore interruzione il consiglio comunale ha ripreso i lavori, con la discussione delle quattro delibere di giunta all’ordine del giorno:
La prima proposta riguarda l’approvazione del rendiconto del Comune per l'esercizio 2012, che viene licenziata con 21 voti favorevoli della maggioranza e 15 voti contrari da parte dell’opposizione e del M5S.
Si votano poi le modifiche al vigente regolamento per l’applicazione del canone per l’installazione di mezzi pubblicitari. La pratica viene approvata con 21 voti favorevoli della maggioranza, 8 astenuti (M5S, Lista Musso) e 3 contrari (Lilli Lauro, Stefano Balleari e Guido Grillo, tutti del Pdl).
Le delibere relative all’approvazione del regolamento delle sale da gioco e dei giochi leciti e alla modifica del sistema tariffario del mercato comunale ittico all’ingrosso, vengono rinviate alla prossima seduta.
Il consiglio comunale si conclude alle ore 20.26
Il primo quesito, proposto da Guido Grillo (Pdl) riguarda le procedure relative al Puc.
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: durante la riunione del 25 settembre scorso, abbiamo presentato le linee di indirizzo ed esplicitato il percorso adottato come giunta. L’idea è quella di dare ai cittadini la possibilità di partecipare al processo di determinazione del Puc della città e di garantire una regia pubblica sullo sviluppo di Genova. Sono giunte moltissime osservazioni, le più corpose - da parte degli altri enti, in particolare della Regione - sono arrivate solo il 28 dicembre 2012. Alcune osservazioni hanno un tale peso da richiedere un percorso partecipato: c’è bisogno di scelte che siano condivise dai cittadini e che siano note a tutti. Andremo nei Municipi ad approfondire i temi del territorio. Una novità: abbiamo chiesto all’Istituto Nazionale Urbanistica e all’Università di Genova di formare una commissione in grado di offrire un supporto al percorso partecipato, anche attraverso l’organizzazione di tavoli tematici, per arrivare a settembre con le controdeduzioni pronte, e poter poi procedere all’approvazione definitiva del Puc da parte del consiglio.
Maddalena Bartolini (Lista Doria) chiede invece chiarimenti sullo smaltimento delle bombole di gas esaurite e abbandonate in centro storico.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: le bombole usate dovrebbero essere riconsegnate ai distributori; la loro rimozione da parte di Amiu rappresenta un’attività extra dell’azienda, richiesta dal Comune. Lo scorso anno Amiu ha rimosso 2.700 bombole abbandonate, il fenomeno è infatti molto diffuso nel centro storico. Il ritiro avviene due volte alla settimana e le bombole vengono portate in due punti di stoccaggio, in Valpolcevera e in Valbisagno. Per risolvere il problema, stiamo lavorando a un progetto atto a favorire l’allaccio alla rete del gas per gli utenti in difficoltà. Abbiamo già incontrato Reti Gas e Banca Prossima, con la proposta di utilizzare parte dei fondi che Genova Reti Gas deve versare al Comune, relativi al 2012, per l’allaccio del gas a favore degli utenti in condizioni disagiate. Stiamo procedendo a uno screening per individuare le persone che avrebbero diritto all’inserimento nel progetto. Inoltre, Genova Reti Gas ha avviato una campagna di comunicazione sulla sicurezza del gas; in particolare è previsto l’allestimento di banchetti nel centro storico, per informare e sensibilizzare i cittadini sui rischi legati ad un cattivo utilizzo del gas.
L’argomento successivo riguarda le problematiche relative alla formazione della classe 1^ per la scuola primaria San Eusebio I.C. Staglieno. Il consigliere proponente è Claudio Villa (Pd)
Risponde l’assessore Pino Boero: il 5 aprile scorso, ho scritto al Direttore Scolastico Regionale e ai presidenti di Municipio, dicendo che i plessi scolastici di scuola primaria situati in siti svantaggiati sono spesso l’unica realtà istituzionale della zona. Nel caso di Sant’Eusebio, i bambini interessati sono solo undici a fronte dei quindici necessari per poter formare una classe. Speriamo di riuscire, con la buona volontà della Direzione Scolastica Regionale, e magari con l’iscrizione di altri bambini, a salvare la scuola di Sant’Eusebio, ma anche le scuole di altre zone disagiate.
Stefano De Pietro (M5S) chiede che venga avviato un progetto relativo ai giovani studenti daltonici.
Risponde ancora l’assessore Pino Boero: questi elementi di oggettiva discriminazione andrebbero trattati a livello ministeriale. Come prima ipotesi di intervento nostro, credo che la conferenza cittadina delle Istituzioni Scolastiche potrebbe fornire, alle famiglie dei ragazzi che si accingono a frequentare la scuola secondaria di secondo grado, informazioni sulle problematiche relative al daltonismo. Questo è solo il primo intervento che mi viene in mente, ma il problema dovrebbe essere trattato a livello ministeriale.
La situazione di emergenza sociale abitativa nell’ex albergo delle Poste in via Linneo è l’oggetto del question time di Cristina Lodi (Pd).
Risponde l’assessore Paola Dameri: quello sollevato è un tema sul quale ci siamo molto prodigati, senza purtroppo riuscire ad ottenere un risultato. L’edificio di cui parliamo è proprietà di Poste Italiane, che lo ha conferito ad una sua partecipa: Egi. Quest’ultima si è impegnata a trasformare l’edificio per metà in social housing e per metà in edificio privato; il Comune avrebbe poi dovuto prendere in locazione l’edificio a canone moderato per poterlo utilizzare. L’accordo verbale avrebbe dovuto essere formalizzato; ma al momento di procedere, Egi si è tirata indietro. Purtroppo finora non siamo riusciti ad ottenere nulla, malgrado i ripetuti contatti per trovare un’adeguata soluzione.
Si parla infine di esumazione campi nei cimiteri. Mario Baroni (Gruppo Misto) chiede quali sono le regole e i criteri che vengono applicati e che tipo di informazioni ricevono i parenti dei defunti.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: al momento dell’inumazione si firma un contratto che informa, tra l’altro, del termine decennale; tre mesi prima della scadenza del periodo, nei campi interessati vengono affissi cartelli con l’avviso del turno di esumazione. Coloro che volessero procedere alla sepoltura del proprio congiunto devono rivolgersi ai competenti uffici, in corso Torino o presso i Municipi. Le salme indecomposte vengono nuovamente inumate, per un periodo di cinque anni oppure, se richiesto, vengono cremate. Rispetto alle tombe private, c’è un’oggettiva difficoltà di risalire agli eredi, pertanto abbiamo pensato di informare la cittadinanza sui turni di esumazione dei campi, anche a mezzo web.
Dopo l’appello, il sindaco Marco Doria - su richiesta del consigliere Guido Grillo (Pdl) – ha brevemente relazionato il consiglio comunale sull’esito dell’incontro di questa mattina con le rappresentanze sindacali di Amt.
Anche oggi era presente in aula rossa una folta rappresentanza di lavoratori dell’azienda, che hanno protestato in maniera piuttosto decisa contro i tagli previsti per risanare il bilancio di Amt. Il presidente Giorgio Guerello ha quindi interrotto la seduta e ha convocato una conferenza dei capi gruppo, alla quale ha partecipato una delegazione di lavoratori. Gli esiti della riunione sono stati poi illustrati dal sindaco al ritorno in aula.
Dopo un’ulteriore interruzione il consiglio comunale ha ripreso i lavori, con la discussione delle quattro delibere di giunta all’ordine del giorno:
La prima proposta riguarda l’approvazione del rendiconto del Comune per l'esercizio 2012, che viene licenziata con 21 voti favorevoli della maggioranza e 15 voti contrari da parte dell’opposizione e del M5S.
Si votano poi le modifiche al vigente regolamento per l’applicazione del canone per l’installazione di mezzi pubblicitari. La pratica viene approvata con 21 voti favorevoli della maggioranza, 8 astenuti (M5S, Lista Musso) e 3 contrari (Lilli Lauro, Stefano Balleari e Guido Grillo, tutti del Pdl).
Le delibere relative all’approvazione del regolamento delle sale da gioco e dei giochi leciti e alla modifica del sistema tariffario del mercato comunale ittico all’ingrosso, vengono rinviate alla prossima seduta.
Il consiglio comunale si conclude alle ore 20.26