La cura del ferro fa bene. A dirlo sono gli abitanti di Granarolo e dintorni che tra alcuni giorni, dopo dieci anni, torneranno a vedere la Cremagliera risalire lungo il suo caratteristico binario unico il fianco della montagna di San Teodoro. Questa mattina il nuovo impianto è stato portato a battesimo dai vertici di Amt, Regione e Comune. I lavori finanziati dalla Regione Liguria, iniziati nel marzo 2011 e ultimati nei tempi previsti, hanno interessato la parte alta della ferrovia compresa tra via Bari e Granarolo, per 700 metri di percorso. Tra le novità più rilevanti la costruzione di 3 nuove fermate e gli interventi per rendere accessibile la cremagliera, fino ad un anno fa impraticabile per le persone diversamente abili. L’investimento, pari a 5,5 milioni di euro, è servito per mantenere in attività un impianto storico come la ferrovia a cremagliera che ha una grande valenza trasportistica per la zona e un impatto ambientale nullo, oltre a rappresentare un bel modo per percorrere una città verticale come Genova.
Cento e undici anni e non dimostrarli
Il viaggio inaugurale della ferrovia a cremagliera di Granarolo risale al 1901. Con i con i suoi 111 anni e oltre 1000 metri di percorso collega da più di un secolo Principe con Granarolo. L’importante intervento di consolidamento e rinnovamento restituirà alla città, al termine del periodo di prova e dei collaudi previsti dal Ministero, il servizio al pubblico sull’intera tratta. I complessi interventi di consolidamento e ristrutturazione dell’impianto hanno riguardato la parte strutturale della linea, le fermate e l’accessibilità. L’obiettivo è stato di incrementarne la sicurezza e la fruibilità con il consolidamento dei muri di sostegno, la ristrutturazione della sede ferroviaria e della linea aerea e l’abbattimento delle barriere architettoniche grazie alla collaborazione della Consulta Comunale e Provinciale per i Problemi dell’Handicap. Particolare attenzione è stata riservata alla valorizzazione storica dell’impianto che, nella tratta compresa tra via Bari e Granarolo, è sottoposto a vincolo paesaggistico ambientale; gli interventi sono stati realizzati rispettando le direttive della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. Si chiude con la ferrovia a cremagliera il piano delle grandi manutenzioni e revisioni ventennali degli impianti cittadini che hanno impegnato azienda e istituzioni negli ultimi anni.
I numeri
I numeri della ferrovia a cremagliera di Granarolo e dei lavori di consolidamento
1901 anno del primo viaggio della ferrovia
111 anni di servizio alla città
194 metri di dislivello
21,40% pendenza massima
9 stazioni: Stazione Inferiore di Principe, Salita San Rocco, Centurione, Bari, Cambiaso, Chiassaiuola, Salita Granarolo, Bianco, Stazione Superiore di Granarolo di cui 6 accessibili:
- 3 stazioni totalmente accessibili (Bari, Salita Granarolo, via Bianco)
- 3 accessibili da non vedenti ed ipovedenti (Cambiaso, Chiassaiuola, San Rocco)
· Interventi alla struttura:
3.800 metri di micropali di rinforzo pari a 62.665 Kg
2.300 metri cubi di scavi di materiale
1.727 metri di tiranti in acciaio
1.000 metri cubi di calcestruzzo
60.000 kg di acciaio di armatura
36 nuovi tralicci metallici di sostegno della rete aerea
500 metri di nuova rete per il deflusso delle acque
5.000 metri di cavi elettrici
Cento e undici anni e non dimostrarli
Il viaggio inaugurale della ferrovia a cremagliera di Granarolo risale al 1901. Con i con i suoi 111 anni e oltre 1000 metri di percorso collega da più di un secolo Principe con Granarolo. L’importante intervento di consolidamento e rinnovamento restituirà alla città, al termine del periodo di prova e dei collaudi previsti dal Ministero, il servizio al pubblico sull’intera tratta. I complessi interventi di consolidamento e ristrutturazione dell’impianto hanno riguardato la parte strutturale della linea, le fermate e l’accessibilità. L’obiettivo è stato di incrementarne la sicurezza e la fruibilità con il consolidamento dei muri di sostegno, la ristrutturazione della sede ferroviaria e della linea aerea e l’abbattimento delle barriere architettoniche grazie alla collaborazione della Consulta Comunale e Provinciale per i Problemi dell’Handicap. Particolare attenzione è stata riservata alla valorizzazione storica dell’impianto che, nella tratta compresa tra via Bari e Granarolo, è sottoposto a vincolo paesaggistico ambientale; gli interventi sono stati realizzati rispettando le direttive della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. Si chiude con la ferrovia a cremagliera il piano delle grandi manutenzioni e revisioni ventennali degli impianti cittadini che hanno impegnato azienda e istituzioni negli ultimi anni.
I numeri
I numeri della ferrovia a cremagliera di Granarolo e dei lavori di consolidamento
1901 anno del primo viaggio della ferrovia
111 anni di servizio alla città
194 metri di dislivello
21,40% pendenza massima
9 stazioni: Stazione Inferiore di Principe, Salita San Rocco, Centurione, Bari, Cambiaso, Chiassaiuola, Salita Granarolo, Bianco, Stazione Superiore di Granarolo di cui 6 accessibili:
- 3 stazioni totalmente accessibili (Bari, Salita Granarolo, via Bianco)
- 3 accessibili da non vedenti ed ipovedenti (Cambiaso, Chiassaiuola, San Rocco)
· Interventi alla struttura:
3.800 metri di micropali di rinforzo pari a 62.665 Kg
2.300 metri cubi di scavi di materiale
1.727 metri di tiranti in acciaio
1.000 metri cubi di calcestruzzo
60.000 kg di acciaio di armatura
36 nuovi tralicci metallici di sostegno della rete aerea
500 metri di nuova rete per il deflusso delle acque
5.000 metri di cavi elettrici