Dopo i giorni dell'emergenza
Genova riprende a vivere

Attivo ancora per oggi fino alle 18 il numero per le emergenze 800.177797, riaperti - seppur con limitazioni -  traffico e scuole. Chiusi per la bonifica parchi e alcuni mercati. Fino a sabato volontari civili. Rischio frane e lavori in corso per il ripristino delle strade. Il lavoro di Aster, Amiu, Amt e Iren

Testo Alternativo
Dopo sei giorni di allarme e di tensione, è tornato il sereno. Se non del tutto almeno quello che basta per guardarsi intorno senza l'angoscia dell'allerta, senza l'ansia dei bollettini, con il riconoscimento dei consueti “ritmi”. Anche se il “consueto” per un bel po' sarà diverso da prima.
Oggi la normalità è cominciata con il ritorno dei ragazzi a scuola (tranne quelle, di ogni ordine e grado, chiuse nel territorio dei Municipi 3, 4 e 9 per verifiche di tipo impiantistico), con la ripresa del traffico privato salvo alcune limitazioni nelle strade in cui sono stati programmati interventi di ripristino e in via Fereggiano dove si procede in doppio senso alternato; con la riapertura dei sottopassi, degli impianti sportivi Lago Figoi e Nervi che erano stati chiusi.

Un grande sforzo operativo è stato sviluppato ed è tutt'ora in corso da parte delle aziende partecipate del Comune, competenti ognuna in settori strategici per il funzionamento della città: Amiu, Amt, Iren e Aster.

«Si sta tornando alla normalità, anche se l’emergenza sta ancora assorbendo molte risorse ed energie». Così Massimo Bizzi, dirigente area servizi di Amiu, sintetizza la situazione a cinque giorni dall’alluvione, nel momento in cui la città sta tornando rapidamente, per quanto possibile - grazie alla celerità e efficacia degli interventi - alla vita normale. «Indubbiamente - prosegue Bizzi - le conseguenze dell’emergenza si avvertono ancora. Fra noi e i privati stiamo lavorando con più di 170 mezzi operativi, di cui 70 impegnati nella rimozione dei materiali dalle zone alluvionate, trasporto verso il punto di scarico alla Foce e da qui, per quelli irrecuperabili, a Scarpino. Questa fase di lavoro durerà ancora una decina di giorni». 
Un capitolo a parte lo svuotamento dei locali e scantinati ancora invasi dall’acqua: «Sono in funzione 22 autospurghi per liberare i fondi allagati o pieni di fanghiglia e pulire le caditoie nelle zone colpite in centro, levante e ponente. I mezzi sono in funzione dalle 6 del mattino alle 19». Ma vengono sfruttate anche le ore notturne, per quei servizi che durante il giorno sono maggiormente ostacolati dal traffico. «Lavoriamo complessivamente con circa 300 persone al giorno - dice Bizzi - su tre turni, dalle 6 alle 2 del mattino. In particolare di notte viene fatta la raccolta a terra nelle zone colpite, perché sono stati distrutti cassonetti, bidoni e campane, sia per la raccolta indifferenziata, sia per quella differenziata. Venti persone fanno di notte il servizio di raccolta a terra, e 30 quello di rimozione dei cumuli fra Centro, Foce e Marassi. L’80% della raccolta rifiuti è comunque tornato alla normalità: su 130 percorsi, 105 circa sono fatti normalmente, gli altri vengono completati comunque nelle 24 ore». Entro fine settimana saranno riposizionati i cassonetti, completando quindi il ritorno alla normalità per l’indifferenziata; per la differenziata ci vorranno circa 20 giorni.

Servizio nella normalità per Amt, con alcune limitate eccezioni quali l’interruzione della linea 64 del Righi, per due piccole frane, e dell’ascensore di via Bari, per ragioni indipendenti dall’alluvione. La Ferrovia Genova Casella è attiva, con trasporto via treno fino a Campi e servizio sostitutivo con autobus da Campi a Casella. «Per tutto il resto abbiamo ripreso il regolare servizio dei giorni feriali - dice Giampaolo Trucco, direttore di movimento - compreso quello relativo alla zona di via Donghi. In totale 600 mezzi, nella punta mattinale, con 1200 turni giornalieri».

«Dal punto di vista idrico è tutto a posto», spiega Paola Verri, responsabile Relazioni esterne di Iren Acqua Gas. Nei giorni dell’emergenza ci sono state alcune interruzioni nell’erogazione dell’acqua, prontamente riparate, nella parte alta della città. Qualche problema in più si è avuto per la torbidità dell’acqua. «Si era rotta una grossa tubatura dell’acquedotto Val Noci - aggiunge - che porta l’acqua in particolare nelle zone collinari. Il guasto è stato subito riparato venerdì, ma il fango si era infiltrato nella rete e così fino a ieri si è avuto qualche problema, oggi superato. Per consentire l’utilizzo dell’acqua potabile nelle zone interessate abbiamo utilizzato le nostre due autobotti, alle quali se ne sono aggiunte altre due giunte dall’Emilia Romagna. Si stanno ancora valutando i danni subiti dalle fognature, che non hanno tuttavia determinato interruzioni nel servizio». I problemi maggioriquelli nella rete del gas. «Si è rotta una grossa tubatura situata proprio nell’alveo del torrente Fereggiano - sottolinea Verri - il danno non ha provocato interruzioni nel servizio, solo pochi condomini sono rimasti per poco tempo senza gas. Ma il tubo va ricostruito, da ieri ci stiamo lavorando e, con l’occasione, sarà spostato dall’alveo del fiume».

Grande protagonista nei giorni dell’emergenza, e molto impegnata anche nell’attuale fase di ritorno alla normalità, è stata l’Aster. Dal 4 all’8 novembre, nella vasta area colpita dall’alluvione, buona parte dei lavori di ripristino strade, muri, parapetti, transennamenti, segnaletica provvisoria, rimozione auto e motocicli, impianti semaforici (38 interventi), illuminazione pubblica (142 interventi), messa in sicurezza di strutture, alberi e parchi (32 interventi) sono ricaduti proprio sull’Azienda dei Servizi Territoriali del Comune, che ha messo in campo circa 150 persone fra tecnici e personale operativo, e un grande dispiegamento di mezzi meccanici, con pale di tutte le tipologie e dimensioni (8), autocarri (12), porter (60), oltre a 4 bobcat, 5 autocestelli, un’autobotte, 1 motocarriola, 1 generatore elettrico, e altri mezzi.
Ma l’impegno continua: «Attualmente e nei prossimi giorni – dice Maria Paola Lamagna, responsabile ufficio comunicazione di Aster - tutto il personale operativo viene dedicato, con prolungamento dell’orario di lavoro, alle attività di completamento delle opere di messa in sicurezza delle alberature e impianti di illuminazione pubblica, ricerca guasti e ripristino degli stessi impianti e dei semafori, sgombero detriti sulle strade e ripristino di frane e smottamenti, riparazione di pavimentazioni e strade». In queste ore sono in corso, fra l’altro, lo sgombero e il puntellamento del sottopasso di via Cadorna, la rimozione di fango e detriti dalla scuola di via Mermi, interventi in via Solimano e salita Sant’Eusebio.

Il  Numero verde emergenze 800.177797 è rimasto attivo ancora fino alle 18 di oggi, quando è cessata l'allerta 1, per raccogliere segnalazioni e bisogni dei cittadini legati al dopo alluvione.

I volontari civili saranno coordinati dai municipi fino a sabato, con le stesse modalità di questi giorni: telefonare prima per offrire la propria collaborazione e aspettare la chiamata, oppure recarsi di persona possibilmente già muniti di pale e secchi (e ovviamente di stivali, guanti e abbigliamento adatto). Comunque i Municipi ora hanno più disponibilità di mezzi dei giorni scorsi, quando c'era la piena emergenza.

Sono rimasti invece chiusi oggi, per operazioni di bonifica, i parchi pubblici sul territorio comunale, i mercati di via Tortosa, via dei Costo e di Terralba.

Ma ora è il rischio frane che tiene in allerta: a Quezzi sono state evacuate alcune famiglie, mentre si sta lavorando per sgombrare i detriti e rimettere in sicurezza quella caduta tra Savignone e Casella.
Genova, 9 novembre 2011
Ultimo aggiornamento: 09/11/2011
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