La prima. La sentenza, confermando il giudizio di secondo grado, restituisce almeno in parte la verità su quelle tragiche giornate. Ora è definitivamente provato che l’irruzione alla Diaz fu non solo violenza sulle persone, ma contro la Costituzione e lo stato di diritto. Fu un atto senza eguali nella storia recente di un Paese democratico. Accolgo con soddisfazione la dichiarazione con cui il Ministro dell’interno ha prontamente assicurato il pieno rispetto della sentenza. Solo in questo modo si potrà rimediare alle lacerazioni che la vicenda ha provocato nelle stesse forze di polizia e tra queste e la società civile, valorizzando quanti, e sono molti, si dedicano al loro compito con sacrifico e rispetto della democrazia.
Seconda considerazione. Il sollievo si accompagna all’amarezza per una verità non piena, in particolare sulle responsabilità politiche del Governo di allora nella gestione degli eventi di quel luglio 2001 in cui venne ucciso Carlo Giuliani, si consumarono violenze contro gli arrestati nella caserma di Bolzaneto e si compì l’irruzione alla Diaz. È impossibile ritenere che, a prescindere da responsabilità individuali, il comportamento delle forze di polizia non rispondesse a precise direttive. Beppe Pericu, il Sindaco di allora, ha già ricordato la richiesta, purtroppo inascoltata, di istituire una commissione di indagine parlamentare.
Terza considerazione. L’Italia, che per anni è apparsa sulla stampa europea e mondiale con i volti insanguinati dei ragazzi, ora potrà presentarsi anche con questa sentenza. Genova, che ha sofferto tremendamente per quei fatti, non rinuncia a rivendicare che – anche attraverso i processi ancora aperti – sia accertata completamente la verità penale, politica e storica.
Seconda considerazione. Il sollievo si accompagna all’amarezza per una verità non piena, in particolare sulle responsabilità politiche del Governo di allora nella gestione degli eventi di quel luglio 2001 in cui venne ucciso Carlo Giuliani, si consumarono violenze contro gli arrestati nella caserma di Bolzaneto e si compì l’irruzione alla Diaz. È impossibile ritenere che, a prescindere da responsabilità individuali, il comportamento delle forze di polizia non rispondesse a precise direttive. Beppe Pericu, il Sindaco di allora, ha già ricordato la richiesta, purtroppo inascoltata, di istituire una commissione di indagine parlamentare.
Terza considerazione. L’Italia, che per anni è apparsa sulla stampa europea e mondiale con i volti insanguinati dei ragazzi, ora potrà presentarsi anche con questa sentenza. Genova, che ha sofferto tremendamente per quei fatti, non rinuncia a rivendicare che – anche attraverso i processi ancora aperti – sia accertata completamente la verità penale, politica e storica.