Il “mercatino” di Piazza Sarzano
Tra un mese riprendono i lavori

Un progetto travagliato - per la sospensione del cantiere dovuto alla carenza di fondi e al sostegno bancario arrivato dopo un lungo iter - che prevede cinque banchi al coperto per la vendita di generi di prima necessità e gastronomia.

cantiere sarzano
I lavori erano partiti a maggio dell’anno scorso, poi erano stati sospesi per mancanza di fondi. Nell’edilizia un finanziamento di 600 mila euro non è certo gran cosa; eppure la pratica, per gli effetti della crisi e anche per le “nuove politiche” adottate dal sistema bancario (in questo caso Intesa San Paolo) nei confronti delle imprese, ha proceduto con grande lentezza: solo da pochi giorni infatti è stato possibile firmare l’accordo per un “sostegno” di 500 mila euro, neppure tutta la cifra richiesta. La pratica era stata avviata nel maggio scorso, cioè di dieci mesi fa.

Ma finalmente la buona notizia – come ci conferma l’architetto Susanna Bordoni, titolare del progetto e della direzione lavori – è arrivata: si riparte tra circa un mese. I cinque commercianti che aderiscono al consorzio “Il Pozzo di Giano”, che già hanno in preventivo le spese per l’allestimento dei punti di vendita, l’acquisto dei macchinari, il personale e così via, contribuiranno alla copertura della differenza tra il finanziamento ottenuto e quello richiesto; anche all’impresa costruttrice, l’Artigiana Vino snc, si chiede di limare per quanto possibile i costi; forse ci saranno piccole modifiche al progetto. E un mese è considerato il tempo necessario per definire questi particolari, poi il cantiere, finalmente - assicurano gli interessati - ripartirà. Nel frattempo il Comune, considerando la peculiarità del caso, ha prorogato di sei mesi il termine dei lavori. La nuova scadenza è fissata al 5 novembre 2012; alla fine Sarzano riavrà il suo piccolo centro commerciale al posto di quello che molti abitanti, che da tempo si chiedono cosa stia accadendo, temono diventi un perenne cantiere.

In effetti, se si considera che il consorzio ha l’appoggio dell’Ascom, che l’opera non è finalizzata a un’iniziativa di improbabile riuscita, ma a riaprire un mercatino in cui troveranno posto cinque banchi alimentari (pescheria, macelleria, frutta e verdura, salumi e formaggi, gastronomia: merce non certo difficile vendere), che una struttura analoga aveva sede da tempo immemorabile nella stessa posizione, sembra davvero strano si sia andati tanto per le lunghe. Ma la crisi, si sa - anche se all’inizio di questa vicenda per molto tempo ostinatamente negata nonostante l’evidenza dal governo - forse pesava già anche su chi era impegnato in questa impresa.

Adesso però sembra che tutto sia risolto: tra qualche mese – assicura il direttore dei lavori - in Sarzano il mercatino coperto risorgerà completamente rinnovato: essenzialmente una tettoia, sotto cui troveranno posto un’area che ospiterà magazzini e frigoriferi, i banchi di vendita e una parte pedonale. La nuova pavimentazione, simile a quella della piazza adiacente, favorisce la perfetta integrazione della nuova struttura nell’architettura del luogo.

La vicenda del cantiere “abbandonato” in pieno centro aveva suscitato varie critiche e perplessità, anche perché, subito dopo la sospensione dei lavori, avvenuta nell’ottobre scorso, i soliti vandali ne avevano abbattuto in parte la recinzione e, come accade in questi casi, lo spazio era diventato un ricettacolo di rifiuti.
Un obbrobrio, insomma, in un angolo del centro storico di grande pregio e bellezza. Qualche cittadino – proprio sulla pagina Facebook del Comune di Genova - aveva proposto di celare l’area con pannelli colorati. L’impresa, anche dopo l’intervento degli uffici pubblici competenti, aveva ripulito in pochi giorni tutta la zona ripristinando la recinzione e  restituendo alla piazza il suo decoro.
L’architetto Bordoni avverte: «Nell’area di cantiere sono attualmente depositati materiali di un’altra azienda edile, impegnata in lavori di ristrutturazione a poca distanza. L’accordo con la ditta, che ci ha chiesto il permesso, è limitato al tempo di sospensione del lavoro. È tutto regolare». Questa scelta, d’altra parte, consente all’altra impresa di non occupare altro spazio pubblico.
Genova, 11 aprile 2012
Ultimo aggiornamento: 11/04/2012
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