Cinquantamila euro da investire in attrezzature per affrontare meglio le emergenze ed essere in prima linea con maggiore sicurezza: è lo stanziamento deciso dal Comune di Genova e annunciato stamane dall’assessore alla Città sicura Francesco Scidone durante la manifestazione a Palazzo Ducale annunciata e realizzata da Tursi per ringraziare tutti i volontari della protezione civile e di altre organizzazioni che hanno professionalmente prestato la loro opera durante la disastrosa alluvione del 4 novembre scorso.
La Sala del Maggior Consiglio è stata invasa da quasi duecento “tute gialle” e “tute rosse” (come si vede nella foto di gruppo scattata dal nostro Carmelo Marino) che sono state pubblicamente ringraziate da Scidone a nome del sindaco, dell’amministrazione comunale e di tutta la città. «Non c’è una gradutoria di chi ha fatto di più o di meno – ha dichiarato l’assessore a margine della manifestazione – o di chi può vantare più o meno ore passate da queste persone ad aiutare gli altri. Qui ci sono donne e uomini che si stavano prodigando volontariamente nelle zone alluvionate alla Spezia e hanno lasciato tutto per tornare nella loro città in pericolo, senza fermarsi un momento, si sono gettati nel fango ad aiutare la gente, a salvare le persone e i loro beni rispondendo a una missione missione».
Scidone ha ricordato che oltre ai rappresentanti delle 11 associazioni convenzionate di volontariato, provenienti anche da fuori Genova (oltre 100 persone a disposizione nei giorni dell’alluvione, da aggiungere ai 200 volontari del gruppo della Protezione civile di Genova), alla manifestazione erano presenti delegazioni del Comune di Milano e della Croce Rossa Italiana, che hanno inviato rispettivamente agenti di polizia municipale e personale specializzato così come hanno fatto Firenze, Parma, Torino e numerose altre città italiane. «Iniziative come questa – ha detto Scidone - servano a dare ai cittadini la consapevolezza che c’è un intero mondo di persone che mettono a disposizione la loro professionalità a disposizione della collettività in maniera assolutamente gratuita».
Un concetto ripreso anche dal coordinatore comunale del volontari della protezione civile, Fabio Naldini, che ha puntato sull’importanza dell’opera di prevenzione dei volontari, al di là dell’emergenza: con la pulizia del rivi, dei boschi e con tutte quelle operazioni che possono evitare di ritrovarsi, appunto, nel pieno di alluvioni o disastrosi incendi boschivi.
Alla cerimonia ha partecipato anche mons. Luigi Palletti, vescovo ausiliare della Diocesi di Genova, che dopo brevi parole di ringraziamento ha benedetto tutti i presenti.
La Sala del Maggior Consiglio è stata invasa da quasi duecento “tute gialle” e “tute rosse” (come si vede nella foto di gruppo scattata dal nostro Carmelo Marino) che sono state pubblicamente ringraziate da Scidone a nome del sindaco, dell’amministrazione comunale e di tutta la città. «Non c’è una gradutoria di chi ha fatto di più o di meno – ha dichiarato l’assessore a margine della manifestazione – o di chi può vantare più o meno ore passate da queste persone ad aiutare gli altri. Qui ci sono donne e uomini che si stavano prodigando volontariamente nelle zone alluvionate alla Spezia e hanno lasciato tutto per tornare nella loro città in pericolo, senza fermarsi un momento, si sono gettati nel fango ad aiutare la gente, a salvare le persone e i loro beni rispondendo a una missione missione».
Scidone ha ricordato che oltre ai rappresentanti delle 11 associazioni convenzionate di volontariato, provenienti anche da fuori Genova (oltre 100 persone a disposizione nei giorni dell’alluvione, da aggiungere ai 200 volontari del gruppo della Protezione civile di Genova), alla manifestazione erano presenti delegazioni del Comune di Milano e della Croce Rossa Italiana, che hanno inviato rispettivamente agenti di polizia municipale e personale specializzato così come hanno fatto Firenze, Parma, Torino e numerose altre città italiane. «Iniziative come questa – ha detto Scidone - servano a dare ai cittadini la consapevolezza che c’è un intero mondo di persone che mettono a disposizione la loro professionalità a disposizione della collettività in maniera assolutamente gratuita».
Un concetto ripreso anche dal coordinatore comunale del volontari della protezione civile, Fabio Naldini, che ha puntato sull’importanza dell’opera di prevenzione dei volontari, al di là dell’emergenza: con la pulizia del rivi, dei boschi e con tutte quelle operazioni che possono evitare di ritrovarsi, appunto, nel pieno di alluvioni o disastrosi incendi boschivi.
Alla cerimonia ha partecipato anche mons. Luigi Palletti, vescovo ausiliare della Diocesi di Genova, che dopo brevi parole di ringraziamento ha benedetto tutti i presenti.