Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

I consiglieri Pier Paolo Brasesco, Guido Grillo e Matteo Campora chiedono informazioni sulla situazione dell’ex mercato di corso Sardegna. L’assessore Gianni Crivello risponde che è in corso l’istruttoria per l’approvazione del programma urbanistico operativo, ma l’iter è condizionato dall’obbligo di ottenere l’autorizzazione idraulica in quanto i parametri sono cambiati dopo l’alluvione del 2011.

Tra novembre e dicembre la Rizzani Decker ha invitato il Comune a chiudere l’iter, e quindi a rispettare la convenzione, ma gli uffici comunali hanno fatto sapere che le nuove normative non consentono l’immediata chiusura della pratica. Occorre verificare se il progetto è sostenibile; quando il Comune avrà ottenuto le risposte di tutti i soggetti coinvolti potrà decidere come procedere. In ogni caso, conclude l’assessore Crivello, la sorte dell’ex mercato di corso Sardegna è una priorità per l’amministrazione cittadina.

Il secondo articolo 54, presentato dai consiglieri Antonio Bruno, Gian Piero Pastorino e Alfonso Gioia riguarda il nodo di San Benigno. Bruno chiede dati certi sulla data di avvio lavori, Pastorino si dichiara preoccupato per la decisione di Società Autostrade di non effettuare una gara d’appalto per l’affidamento dei lavori, che verranno invece eseguiti in house. Occorre fare pressione sul ministero, dice ancora Pastorino, perchè vengano bandite le procedure di gara.

Gioia ricorda che il Comune ha più volte annunciato l’inizio dei lavori, salvo poi smentirli. Chiede se verranno avviati i cantieri della gronda.

Il vice sindaco Stefano Bernini risponde che non esiste connessione tra l’avvio del raddoppio del tratto autostradale Ge-Ovest e Voltri e il nodo di San Benigno. Società Autostrade ha informato la competente commissione consiliare che i lavori si svolgeranno in due lotti separati. Il primo lotto è stato approvato dal ministero, il secondo non ancora. Bernini ha chiesto a Società Autostrade che l’avvio dei lavori avvenisse in tempi brevi e, quindi, che il primo lotto non prevedesse la messa in gara; qualora non si procedesse all’assegnazione diretta, infatti, i cantieri non potrebbero iniziare prima di un anno. Per quanto riguarda il secondo lotto dei lavori, invece, sarebbero previste le procedure di gara, anche in considerazione dell’intervento che presenta una maggiore complessità. 

Inoltre, ha ricordato ancora il vice sindaco, Autostrade può lavorare “in house” per un 40% dei lavori svolti sul territorio. Al momento non è ancora arrivata la vidimazione ministeriale di assegnazione lavori a Pavimental, la società di Autostrade. L’unico compito del Comune è quello di accelerare le condizioni a contorno (ad esempio in termini di viabilità) perché i lavori partano al più presto possibile.

Chiude la serie degli articoli 54, l’ interrogazione presentata dal consigliere Guido Grillo, che chiede informazioni in merito al protocollo d’intesa tra il Comune di Genova e quello di Milano per l'Expo 2015. In particolare, Grillo vuole sapere quale sia il ruolo della Regione. Risponde l’assessore Carla Sibilla, spiegando che lo schema di protocollo di intesa approvato dalla giunta prevede una sinergia tra Genova e Milano per la programmazione degli eventi di Expo 2015. Verrà anche costituito un comitato organizzatore e il Comune di Genova avrà un ruolo da capofila per quanto riguarda la Liguria.

Il consiglio approva all’unanimità, con 35 voti favorevoli, la proposta di approvazione di schema di convenzione tra Comune, Università e Regione per la gestione della Casa Paganini.

Si passa poi all’interpellanza di Paolo Gozzi, che riguarda gli interventi in via Luca Assarino. Il consigliere ricorda che, ormai un anno fa, l’allora assessore Carlo Senesi promise agli abitanti della zona l’allacciamento alle utenze, realizzate a servizio di cinque villette a schiera costruite da un privato. La cosa, però, non ha avuto seguito.

Tra l’altro, osserva ancora Gozzi, il costruttore non ha ripristinato il sedime stradale, che si è rovinato a seguito dei lavori. Il vice sindaco Bernini ha spiegato che gli accordi prevedevano la realizzazione di 330 metri di condotta fognaria da consegnare in proprietà al Comune, dopo aver ripristinato quanto manomesso nel percorso di lavorazione.

Da un sopralluogo degli uffici comunali è emerso che il ripristino è stato effettuato, almeno nella parte del tracciato di escavazione. Sarà poi necessario provvedere al ripristino generale, e sarà compito del Comune far sì che l’impegno venga rispettato. Per quanto riguarda l’allacciamento alle utenze, il Comune ha richiesto ad Ato di inserire l’opera nella programmazione di quest’anno, offrendosi di co-finanziare con risorse derivanti dagli oneri delle cave.

Infine, si discute l’interpellanza di Stefano Balleari sulla tempistica dei lavori di pavimentazione di via Garibaldi.

Risponde l’assessore Crivello, ricordando che è priorità del Comune, assicurarsi che i lavori in via Garibaldi vengano svolti nel migliore dei modi. Il Comune ha controllo assoluto dei lavori – richiesti da Reti Gas – e ha coinvolto altri grandi utenti per realizzare altri interventi, in occasione della rottura del suolo. In accordo assoluto con la Sovrintendenza e con la Consulta per i disabili, si è deciso di levigare alcuni tratti di strada: ciò ha comportato un ritardo della messa in opera della pavimentazione.

Lo studio dei beni archeologici rinvenuti nel sottosuolo ha provocato un ulteriore ritardo. Pertanto i lavori termineranno in ottobre, anziché in aprile.