La Biennale di Venezia sbarca a Genova e approda in un restauratissimo Palazzo della Meridiana. Dopo sette anni di lavori e circa 10 milioni di euro spesi per la ristrutturazione dell’intero edificio, la rassegna d’arte per eccellenza sceglie i saloni dell’antico palazzo, nel cuore della città vecchia.
Ad inaugurare l’esposizione un ospite d’eccezione che dell’arte ha fatto la sua ragione di vita, Vittorio Sgarbi. Affianco a lui il padrone di casa Davide Viziano, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Meridiana. Sgarbi, ideatore e promotore della rassegna, ha voluto allestire in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, alcune sezioni regionali della Mostra Internazionale Biennale di Venezia, di cui è curatore del Padiglione Italia.
Gli autori scelti per la sezione Liguria sono 61, tutti accuratamente selezionati dallo stesso Sgarbi e da Giuseppe Marcenaro, direttore artistico di Palazzo della Meridiana. Le opere, dalle più classiche alle più concettuali, dislocate tra le sale adiacenti il Colonnato del Secondo Piano e il Piano Nobile, regalano attimi di suggestive emozioni grazie alla cura quasi maniacale della loro presentazione. E poiché siamo nell’ambito della territorialità dell’arte, una delle sale del palazzo è dedicata agli artisti liguri che hanno esposto le loro creazioni anche alla mostra “capofila” di Venezia. Tra essi: Alessandro Gallo, Plinio Mesciulam, Emanuele Piccardo e molti altri.
Pittura, scultura e installazioni, ma insieme ai grandi classici si aggiunge la fotografia che, come afferma Sgarbi: «Ormai da qualche tempo, è diventata tassello fondamentale del magico universo dell’arte». Le opere resteranno in esposizione fino al prossimo 9 ottobre, data in cui la Biennale smonterà da Genova per traslocare in un’altra regione.
«Ogni volta che vado a vedere una Biennale – dichiara Sgarbi – anche se già la conosco, la scopro nuovamente e ne traggo godimento. Nonostante la Regione Liguria sia un po’ distratta, riesce comunque a mantenere una buona qualità nella cura degli eventi artistici.¬ Si potrebbe dire che è una Biennale democratica».
Soddisfatto anche Viziano: «Grazie al consistente aiuto dei privati siamo riusciti a portare avanti una manifestazione di questa portata. Speriamo che Palazzo della Meridiana diventi un centro di cultura per tutti». È proprio grazie alle tasche di pochi se questa kermesse ha potuto avere luogo: è stato fondamentale il supporto della Fondazione Edoardo Garrone, del Gruppo Fides e del Gruppo Viziano, senza dimenticare la Regione Liguria per quanto riguarda il contributo organizzativo ed economico e il Comune di Genova che ha patrocinato la rassegna. Ma la grande macchina della Biennale è stata curata da Arthemisia.
Insomma, una rassegna di tutti e per tutti, anche per chi l’arte non la vive ogni giorno perché, come assicura Marcenaro, «ognuno con l’arte può fare quello che crede».
Palazzo della Meridiana
Salita San Francesco 4
Da martedì a domenica, dalle ore 11 alle ore 19.
Ingresso 7 €, ridotto 5€, scuole 4€.
Ad inaugurare l’esposizione un ospite d’eccezione che dell’arte ha fatto la sua ragione di vita, Vittorio Sgarbi. Affianco a lui il padrone di casa Davide Viziano, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Meridiana. Sgarbi, ideatore e promotore della rassegna, ha voluto allestire in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, alcune sezioni regionali della Mostra Internazionale Biennale di Venezia, di cui è curatore del Padiglione Italia.
Gli autori scelti per la sezione Liguria sono 61, tutti accuratamente selezionati dallo stesso Sgarbi e da Giuseppe Marcenaro, direttore artistico di Palazzo della Meridiana. Le opere, dalle più classiche alle più concettuali, dislocate tra le sale adiacenti il Colonnato del Secondo Piano e il Piano Nobile, regalano attimi di suggestive emozioni grazie alla cura quasi maniacale della loro presentazione. E poiché siamo nell’ambito della territorialità dell’arte, una delle sale del palazzo è dedicata agli artisti liguri che hanno esposto le loro creazioni anche alla mostra “capofila” di Venezia. Tra essi: Alessandro Gallo, Plinio Mesciulam, Emanuele Piccardo e molti altri.
Pittura, scultura e installazioni, ma insieme ai grandi classici si aggiunge la fotografia che, come afferma Sgarbi: «Ormai da qualche tempo, è diventata tassello fondamentale del magico universo dell’arte». Le opere resteranno in esposizione fino al prossimo 9 ottobre, data in cui la Biennale smonterà da Genova per traslocare in un’altra regione.
«Ogni volta che vado a vedere una Biennale – dichiara Sgarbi – anche se già la conosco, la scopro nuovamente e ne traggo godimento. Nonostante la Regione Liguria sia un po’ distratta, riesce comunque a mantenere una buona qualità nella cura degli eventi artistici.¬ Si potrebbe dire che è una Biennale democratica».
Soddisfatto anche Viziano: «Grazie al consistente aiuto dei privati siamo riusciti a portare avanti una manifestazione di questa portata. Speriamo che Palazzo della Meridiana diventi un centro di cultura per tutti». È proprio grazie alle tasche di pochi se questa kermesse ha potuto avere luogo: è stato fondamentale il supporto della Fondazione Edoardo Garrone, del Gruppo Fides e del Gruppo Viziano, senza dimenticare la Regione Liguria per quanto riguarda il contributo organizzativo ed economico e il Comune di Genova che ha patrocinato la rassegna. Ma la grande macchina della Biennale è stata curata da Arthemisia.
Insomma, una rassegna di tutti e per tutti, anche per chi l’arte non la vive ogni giorno perché, come assicura Marcenaro, «ognuno con l’arte può fare quello che crede».
Palazzo della Meridiana
Salita San Francesco 4
Da martedì a domenica, dalle ore 11 alle ore 19.
Ingresso 7 €, ridotto 5€, scuole 4€.