A seguito della giornata di audizioni in commissione regionale d'inchiesta su Fincantieri, durante la quale sono stati ascoltati l'assessore Margini e il presidente dell'Autorità Portuale di Genova Luigi Merlo, intervengono il presidente della commissione Maruska Piredda (Idv) e il vicepresidente Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti).
Secondo quanto dichiarato in commissione, il presidente dell'Autorità Portuale ritiene che i lavori per il ribaltamento a mare inizieranno entro fine anno, tuttavia è auspicabile che Fincantieri faccia sapere quanto prima, e possibilmente entro l'incontro del 27, le eventuali modifiche inerenti il progetto del ribaltamento stesso. Infatti ad oggi l'iter procede secondo le indicazioni date dall'azienda circa due anni fa, piano che prevede come mission del cantiere la costruzione senza contemplare l'ipotesi riparazioni, per la quale invece sarebbe opportuno una variazione sostanziale al progetto originario.
Allo stesso tempo, così come suggerito dall'assessore Margini, emergono due importanti criticità dell'azienda che impongono rapide e chiare risposte: l'organizzazione del lavoro e assetto produttivo dell'azienda. Anche in riferimento al progetto PlasMare, che prevede la costruzione di piattaforme galleggianti per il trattamento dei rifiuti, vi è una totale apertura e disponibilità, purché tutti i soggetti istituzionali possano essere messi in condizione di valutare nel dettaglio costi, tempistiche e potenzialità. Elementi che ad oggi invece risultano ancora delle incognite. A questo proposito sarebbe interessante, così come avvenuto a Napoli, che le Istituzioni potessero prendere parte ai lavori di progettazione e non basare la propria valutazione unicamente su progetti teorici.
«Dalle audizioni di oggi - spiega la presidente della commissione Maruska Piredda - risulta evidente che i progetti non siano stati ancora fatti visionare né all'Autorità portuale, né agli enti locali né tantomeno alla commissione, così come preannunciato dal dottor Sorrentino, responsabile dei rapporti istituzionali di Fincantieri. A questo proposito auspico che entro il 27 l'azienda si renda disponibile a far pervenire, se non alla commissione stessa quanto meno alle Istituzioni che saranno presenti al tavolo romano, piani e progetti utili ad una valutazione complessiva e rigorosa delle problematiche emerse».
«Dalle audizioni di oggi emerge che in questi anni Enti locali e Governo - conclude Lorenzo Pellerano - hanno investito importanti risorse in questo settore. Non vale la pena soffermarsi sugli errori del passato e sul tempo perso; l'accordo firmato la settimana scorsa rappresenta una novità sostanziale e allarga ulteriormente il campo. Adesso occorre lavorare insieme tra operatori pubblici e privati al fine di ridisegnare - anche nell'ambito del nuovo Piano regolatore portuale - un assetto dei cantieri genovesi capace di reggere sul mercato. In questi termini, la disponibilità dimostrata dagli Enti locali durante le audizioni in Commissione d'Inchiesta non può che rappresentare un buon punto di partenza, è auspicabile adesso allargare il confronto anche agli industriali e al mondo della ricerca, ascoltando Confindustria, Confitarma, l'Università e il Registro Italiano Navale».
(Fonte: Comunicato Stampa Presidenza Commissione regionale d’Inchiesta Fincantieri)
Secondo quanto dichiarato in commissione, il presidente dell'Autorità Portuale ritiene che i lavori per il ribaltamento a mare inizieranno entro fine anno, tuttavia è auspicabile che Fincantieri faccia sapere quanto prima, e possibilmente entro l'incontro del 27, le eventuali modifiche inerenti il progetto del ribaltamento stesso. Infatti ad oggi l'iter procede secondo le indicazioni date dall'azienda circa due anni fa, piano che prevede come mission del cantiere la costruzione senza contemplare l'ipotesi riparazioni, per la quale invece sarebbe opportuno una variazione sostanziale al progetto originario.
Allo stesso tempo, così come suggerito dall'assessore Margini, emergono due importanti criticità dell'azienda che impongono rapide e chiare risposte: l'organizzazione del lavoro e assetto produttivo dell'azienda. Anche in riferimento al progetto PlasMare, che prevede la costruzione di piattaforme galleggianti per il trattamento dei rifiuti, vi è una totale apertura e disponibilità, purché tutti i soggetti istituzionali possano essere messi in condizione di valutare nel dettaglio costi, tempistiche e potenzialità. Elementi che ad oggi invece risultano ancora delle incognite. A questo proposito sarebbe interessante, così come avvenuto a Napoli, che le Istituzioni potessero prendere parte ai lavori di progettazione e non basare la propria valutazione unicamente su progetti teorici.
«Dalle audizioni di oggi - spiega la presidente della commissione Maruska Piredda - risulta evidente che i progetti non siano stati ancora fatti visionare né all'Autorità portuale, né agli enti locali né tantomeno alla commissione, così come preannunciato dal dottor Sorrentino, responsabile dei rapporti istituzionali di Fincantieri. A questo proposito auspico che entro il 27 l'azienda si renda disponibile a far pervenire, se non alla commissione stessa quanto meno alle Istituzioni che saranno presenti al tavolo romano, piani e progetti utili ad una valutazione complessiva e rigorosa delle problematiche emerse».
«Dalle audizioni di oggi emerge che in questi anni Enti locali e Governo - conclude Lorenzo Pellerano - hanno investito importanti risorse in questo settore. Non vale la pena soffermarsi sugli errori del passato e sul tempo perso; l'accordo firmato la settimana scorsa rappresenta una novità sostanziale e allarga ulteriormente il campo. Adesso occorre lavorare insieme tra operatori pubblici e privati al fine di ridisegnare - anche nell'ambito del nuovo Piano regolatore portuale - un assetto dei cantieri genovesi capace di reggere sul mercato. In questi termini, la disponibilità dimostrata dagli Enti locali durante le audizioni in Commissione d'Inchiesta non può che rappresentare un buon punto di partenza, è auspicabile adesso allargare il confronto anche agli industriali e al mondo della ricerca, ascoltando Confindustria, Confitarma, l'Università e il Registro Italiano Navale».
(Fonte: Comunicato Stampa Presidenza Commissione regionale d’Inchiesta Fincantieri)