Nasce un progetto unico
per prevenire le alluvioni

I disastri ambientali depositano nei computer milioni di immagini e dati che rimangono inutilizzati. Grazie ad uno studio del Cnr sarà possibile raccoglierli e in base alla loro conoscenza limitare al massimo i danni futuri. Per la sua realizzazione dall’Europa arriveranno 2 milioni di euro

Testo Alternativo
IQmulus, ovvero accumulare dati con intelligenza, è il nome di un progetto, presentato questa mattina alla stampa, per rendere sempre più efficiente la gestione delle emergenze meteo nella nostra regione. L’obiettivo è creare un software per non disperdere l’enorme mole di dati, pubblici e privati che, in occasione di eventi alluvionali, si accumulano nelle memorie dei computer. Tra quattro anni, è stato detto dall’assessore all’ambiente Renata Briano e dalla responsabile dell'istituto di matematica e tecnologie informatiche di Genova,  Bianca Falcidieno, saremo in grado, una volta tracciato il percorso di una cella temporalesca sulle nostre teste, di farci dire da un “cervellone elettronico” quali saranno le conseguenze delle precipitazioni, non solo in termini di quantità di pioggia, ma di ripercussioni sul traffico e sui servizi. I dati, che verranno forniti da 12 enti di ricerca e aziende, con il CNR come capofila, verranno elaborati da modelli matematici per la l’analisi e la fusione in un unico modello ambientale intelligente. Al primo posto la creazione di mappe multi rischio, in grado di aiutare a prevedere in tempo reale e in modo sempre più certo alluvioni e rischi sismici. A seguire il monitoraggio del territorio, dei terrazzamenti e della vegetazione, l’identificazione dei piccoli rivi e della loro evoluzione,  l’analisi della tipologia di substrato del fondo del mare e lo studio dell’erosione della costa.  “Il progetto appena partito – spiega l’assessore all’ambiente e alla protezione civile, Renata Briano – va in  controtendenza, vuole riuscire, dalle informazioni a disposizione e dallo studio dei casi verificatisi a definire meglio e prevenire meglio gli eventi calamitosi. Alla fine il progetto produrrà una piattaforma comune di dati, in grado di fornire informazioni spaziali accurate su cui valutare e  simulare la probabilità del verificarsi di situazioni di emergenza, facilitando così gli Enti, come la Regione o i Comuni nella loro gestione. Tenendo conto che la Liguria è una delle regioni più a rischio di alluvioni e  fenomeni franosi, dunque mettere a punto un efficace sistema conoscitivo rappresenta per noi  uno degli ambiti di maggior rilievo su cui lavorare”. Nel progetto il CNR lavorerà a  contatto con i tecnici della Regione Liguria, Datasiel e il centro meteo idrologico dell’Arpal.



genova, 14 gennaio 2013
Ultimo aggiornamento: 14/01/2013
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