Dalla prossima settimana avrà inizio il più imponente e inedito dragaggio della storia del nostro Paese. Centoventimila chili di esplosivo per circa 15mila cariche di dinamite esploderanno ogni dieci minuti per quattro mesi per rimuovere 110mila metri cubi di roccia dal fondale del porto di Genova. Anche il numero che contraddistingue il costo dell’operazione è di quelli importanti e corrisponde a 15 milioni di euro.
Ad eseguire i lavori una società olandese e una italiana. La spesa è compresa nell’intervento di Bettolo, che supera i 100 milioni di euro e che comprende il dragaggio totale e la realizzazione di nuova banchina, capace di raddoppiare nuova darsena Oli Minerali. L’area è vicino al Porto Antico. “Entriamo nel vivo dell’attività di dragaggio – spiega il presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo – attività complessa perchè si tratta di un ampio strato roccioso mai dragato per consentire di avere il bacino di evoluzione a 15 metri, per consentire alle navi più grandi di poter entrare tranquillamente, sia per quanto riguarda le navi da crociera sia soprattutto con il terminal Sech”. Per rimuovere i fondali rocciosi del porto, efficacemente ed in tempi rapidi, non rimaneva che l’uso delle cariche di dinamite, in quanto nessuna draga è in grado di scalfire lo strato roccioso costituito da calcari marnosi del Monte Antola. Si tratta di una tecnica molto utilizzata nei paesi del Nord, da noi usata raramente.
Le cariche non dovrebbero essere udite a grande distanza, forse la detonazione, non verrà udita, a parere degli artificieri, oltre calata Gadda. Ad ogni buon conto, alla conferenza di presentazione dell’operazione di dragaggio con le cariche esplosive, era presente il neo presidente del Municipio del Centro Est, in qualità di interprete del territorio, che ha detto: “Indubbiamente noi condividiamo lo sviluppo del porto – dice Simone Leoncini – e quest’opera strategica che è da sostenere. Però sappiamo che la realizzazione dell’opera potrebbe comportare significativi disagi, è stato corretto da parte dell’attività portuale non solo avere tutte le carte in regola in termini autorizzativi e fare tutta l’opera con la massima attenzione ma anche il voler interloquire positivamente con la cittadinanza attraverso comune e municipio”.
Verranno posizionati delle stazioni sismografiche e fonometriche per verificare le micro-onde telluriche e le onde sonore che si propagheranno verso la città. “Vogliamo però avvertire i cittadini - ha detto Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale - per spiegare bene cosa accadrà nei prossimi mesi. Se avvertiranno una vibrazione ai vetri sapranno di cosa si tratta". La crisi e la flessione di lavoro per i mesi estivi, ha consigliato un’accelerazione sui tempi dell’operazione che dovrebbe concludersi entro ottobre e che porterà due vantaggi al porto. Il primo è quello di far manovrare le navi di grande dimensione, il secondo è il riutilizzo del materiale rimosso per riempire le vasche di ampliamento di calata Bettollo.
Ad eseguire i lavori una società olandese e una italiana. La spesa è compresa nell’intervento di Bettolo, che supera i 100 milioni di euro e che comprende il dragaggio totale e la realizzazione di nuova banchina, capace di raddoppiare nuova darsena Oli Minerali. L’area è vicino al Porto Antico. “Entriamo nel vivo dell’attività di dragaggio – spiega il presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo – attività complessa perchè si tratta di un ampio strato roccioso mai dragato per consentire di avere il bacino di evoluzione a 15 metri, per consentire alle navi più grandi di poter entrare tranquillamente, sia per quanto riguarda le navi da crociera sia soprattutto con il terminal Sech”. Per rimuovere i fondali rocciosi del porto, efficacemente ed in tempi rapidi, non rimaneva che l’uso delle cariche di dinamite, in quanto nessuna draga è in grado di scalfire lo strato roccioso costituito da calcari marnosi del Monte Antola. Si tratta di una tecnica molto utilizzata nei paesi del Nord, da noi usata raramente.
Le cariche non dovrebbero essere udite a grande distanza, forse la detonazione, non verrà udita, a parere degli artificieri, oltre calata Gadda. Ad ogni buon conto, alla conferenza di presentazione dell’operazione di dragaggio con le cariche esplosive, era presente il neo presidente del Municipio del Centro Est, in qualità di interprete del territorio, che ha detto: “Indubbiamente noi condividiamo lo sviluppo del porto – dice Simone Leoncini – e quest’opera strategica che è da sostenere. Però sappiamo che la realizzazione dell’opera potrebbe comportare significativi disagi, è stato corretto da parte dell’attività portuale non solo avere tutte le carte in regola in termini autorizzativi e fare tutta l’opera con la massima attenzione ma anche il voler interloquire positivamente con la cittadinanza attraverso comune e municipio”.
Verranno posizionati delle stazioni sismografiche e fonometriche per verificare le micro-onde telluriche e le onde sonore che si propagheranno verso la città. “Vogliamo però avvertire i cittadini - ha detto Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale - per spiegare bene cosa accadrà nei prossimi mesi. Se avvertiranno una vibrazione ai vetri sapranno di cosa si tratta". La crisi e la flessione di lavoro per i mesi estivi, ha consigliato un’accelerazione sui tempi dell’operazione che dovrebbe concludersi entro ottobre e che porterà due vantaggi al porto. Il primo è quello di far manovrare le navi di grande dimensione, il secondo è il riutilizzo del materiale rimosso per riempire le vasche di ampliamento di calata Bettollo.