Un convegno organizzato dalla Associazione dei Comuni sugli "ambiti territoriali ottimali". L'espressione è da addetti ai lavori ma il significato è piuttosto semplice: unificare le attività di comuni di una stessa zona, coordinarle, dare vita a Unioni di comuni, tra enti locali di piccole dimensioni. Si tratta di una riforma che può nascere anche dal basso, per decisione convinta degli enti locali, attraverso le "buona pratiche" già in corso. Come quella avviata dai comuni di Mele, Masone, Campoligure, Rossiglione e Tiglieto che hanno dato forma ad una Unione di comuni, la prima in Liguria. I comuni gestiscono assieme la raccolta dei rifiuti, i tributi in materia e la manutenzione del territorio mentre è in partenza l'integrazione delle attività nel campo dei servizi sociali.
Il riassetto degli enti locali è però anche un obbligo di legge. La Regione Liguria ha tempo fino al 30 giugno per adottare una legge che definisca la "cartina" degli ambiti territoriali entro cui i comuni liguri dovranno avviare la gestione associata delle funzioni. Proprio in vista di questa importante scadenza, è stata presentata al convegno - coordinato dal segretario Anci Liguria, Pierluigi Vinai - una proposta di riorganizzazione territoriale, frutto di un lungo e faticoso processo di consultazione e studio in tutta la Regione, come ha ricordato Antonino Oliveri, responsabile Anci per i piccoli comuni.
Il sindaco di Genova, Marco Doria, è intervenuto in apertura del convegno insieme al Prefetto, Giovanni Balsamo, e all'assessore regionale Raffaella Paita.
"E' necessario accelerare i tempi e completare il processo di associazione tra i Comuni dimostrando la capacità di garantire servizi più efficienti", ha dichiarato Doria, in qualità di presidente Anci Liguria. Anche se - come hanno sottolineato anche Paita - non è stata una scelta giusta e felice inserire l'obiettivo del riassetto istituzionale degli enti locali dentro la legge di spending review, considerando quindi la riforma istituzionale sotto il profilo del contenimento della spesa anziché per il suo effettivo valore. Si è costretto così un delicato processo di riforma entro i tempi stretti di una manovra finanziaria. Doria ha insistito in particolare su due necessità: il protagonismo dei comuni "obbligato e necessario" e la collaborazione indispensabile tra i diversi livelli istituzionali. La strategia del coordinamento tra Comuni, secondo il presidente regionale Anci, è importante per migliorare l'efficienza ma "c'è anche un'altra importante battaglia per aumentare la finanza degli enti locali".
Il riassetto degli enti locali è però anche un obbligo di legge. La Regione Liguria ha tempo fino al 30 giugno per adottare una legge che definisca la "cartina" degli ambiti territoriali entro cui i comuni liguri dovranno avviare la gestione associata delle funzioni. Proprio in vista di questa importante scadenza, è stata presentata al convegno - coordinato dal segretario Anci Liguria, Pierluigi Vinai - una proposta di riorganizzazione territoriale, frutto di un lungo e faticoso processo di consultazione e studio in tutta la Regione, come ha ricordato Antonino Oliveri, responsabile Anci per i piccoli comuni.
Il sindaco di Genova, Marco Doria, è intervenuto in apertura del convegno insieme al Prefetto, Giovanni Balsamo, e all'assessore regionale Raffaella Paita.
"E' necessario accelerare i tempi e completare il processo di associazione tra i Comuni dimostrando la capacità di garantire servizi più efficienti", ha dichiarato Doria, in qualità di presidente Anci Liguria. Anche se - come hanno sottolineato anche Paita - non è stata una scelta giusta e felice inserire l'obiettivo del riassetto istituzionale degli enti locali dentro la legge di spending review, considerando quindi la riforma istituzionale sotto il profilo del contenimento della spesa anziché per il suo effettivo valore. Si è costretto così un delicato processo di riforma entro i tempi stretti di una manovra finanziaria. Doria ha insistito in particolare su due necessità: il protagonismo dei comuni "obbligato e necessario" e la collaborazione indispensabile tra i diversi livelli istituzionali. La strategia del coordinamento tra Comuni, secondo il presidente regionale Anci, è importante per migliorare l'efficienza ma "c'è anche un'altra importante battaglia per aumentare la finanza degli enti locali".