Riconoscere la parità di diritti a coppie sposate e coppie di fatto attraverso un regolamento per le unioni civili. Di questo si è parlato giovedì 11 aprile nella commissione consiliare congiunta affari istituzionali e welfare. Alcuni emendamenti, che i Consiglieri proponenti hanno presentato come volti a migliorare e precisare la proposta, hanno visto una generale disponibilità della Giunta a considerare tali richieste. L'Assessore Fiorini ha però sottolineato che essendo il regolamento un insieme di norme comunali, al fine di un esame complessivo del provvedimento e di un vaglio sulla fattibilità da parte degli Uffici, è necessario un esame coordinato volto a preservare l'organicità del provvedimento e una redazione corretta dal punto di vista tecnico giuridico.
Tra gli emendamenti, questi i principali:
- la richiesta di definire il vincolo affettivo come "reciproca assistenza morale e materiale";
- la richiesta di ulteriore precisazione della possibilità di contrarre unione civile anche per coloro che siano separati legalmente, purché l'annotazione sia stata registrata sull'atto di matrimonio (indicazione già contenuta nel testo originario ma che si ritiene di dover ribadire e diversamente collocare);
- la richiesta di una più dettagliata disciplina per la comunicazione della cessazione dell'unione e per il venir meno degli effetti dell'iscrizione al registro;
- la richiesta di un termine per l'adeguamento delle diverse disposizioni regolamentari comunali (già peraltro contenuta nella proposta di delibera della Giunta);
- l'indicazione di quali regolamenti comunali siano interessati e l'impegno alla conformità ai principi espressi sulle unioni civili anche per i regolamenti futuri;
- la chiara indicazione che gli effetti del regolamento si spiegheranno solo sul piano del rapporto tra cittadini ed Amministrazione;
- l'inversione d'ordine dell'art.6 proposto rispetto all'art.4 e la richiesta di inserire in premessa anche l'art.3 della Costituzione.
La Commissione è stata aggiornata al fine di valutare e redigere gli emendamenti in un testo coordinato e per la disposta audizione della Curia e della Federnotai.
Tra gli emendamenti, questi i principali:
- la richiesta di definire il vincolo affettivo come "reciproca assistenza morale e materiale";
- la richiesta di ulteriore precisazione della possibilità di contrarre unione civile anche per coloro che siano separati legalmente, purché l'annotazione sia stata registrata sull'atto di matrimonio (indicazione già contenuta nel testo originario ma che si ritiene di dover ribadire e diversamente collocare);
- la richiesta di una più dettagliata disciplina per la comunicazione della cessazione dell'unione e per il venir meno degli effetti dell'iscrizione al registro;
- la richiesta di un termine per l'adeguamento delle diverse disposizioni regolamentari comunali (già peraltro contenuta nella proposta di delibera della Giunta);
- l'indicazione di quali regolamenti comunali siano interessati e l'impegno alla conformità ai principi espressi sulle unioni civili anche per i regolamenti futuri;
- la chiara indicazione che gli effetti del regolamento si spiegheranno solo sul piano del rapporto tra cittadini ed Amministrazione;
- l'inversione d'ordine dell'art.6 proposto rispetto all'art.4 e la richiesta di inserire in premessa anche l'art.3 della Costituzione.
La Commissione è stata aggiornata al fine di valutare e redigere gli emendamenti in un testo coordinato e per la disposta audizione della Curia e della Federnotai.