Genova fa sentire la propria voce con un minuto di silenzio il 14 settembre alle ore 11.36, ad un mese esatto dal crollo del Ponte Morandi. La città si ferma in segno di lutto, sospende le attività e ammaina le bandiere. Solo le sirene nel porto e le campane delle chiese suoneranno per testimoniare che Genova è già ripartita. L'iniziativa è stata presentata questa mattina in Regione dal presidente Giovanni Toti e dal sindaco Marco Bucci.
“Quello che vogliamo consigliare - ha sottolineato il sindaco Marco Bucci - è di scendere in strada per un minuto di silenzio. Ma è solo una sosta. Genova non si ferma, anzi è già ripartita. I genovesi si sono dati subito da fare, abbiamo ricevuto offerte di appartamenti superiori al necessario, cibo e servizi per gli sfollati e aziende disponibili a rimuovere le macerie. Il messaggio è che noi ci fermiamo per un minuto di silenzio, ma non ci fermiamo con lo spirito, lo spirito che i genovesi hanno saputo dimostrare dopo la tragedia".
Nel pomeriggio, poi, alle 17,30 in piazza De Ferrari, le Amministrazioni danno appuntamento ai genovesi per ricordare le vittime della tragedia. Sempre nel pomeriggio verrà celebrata una messa solenne in suffragio nella cattedrale di San Lorenzo.
Celebrare il ricordo di questa tragedia tutti insieme, hanno spiegato il governatore Toti e il sindaco Bucci, servirà anche a ribadire la nostra volontà per la ricostruzione, che questa emergenza venga superata e che le morti non siano vane.
In piazza ci saranno tutti i protagonisti di quei giorni. Volontari e vigili del fuoco, Protezione Civile e semplici cittadini che si sono adoperati per mitigare le sofferenze della città, insieme agli sfollati che ancora soffrono per la privazione della loro casa.
A fare il punto della situazione legata i nuovi alloggi per gli sfollati ci ha pensato il presidente Toti: "Oltre 100 case affidate alle famiglie chiavi in tasca, manca un lotto di 40 case che arriverà nei prossimi 10 giorni per il 14 contiamo di dare opportunità a tutti”. Sono 130 le famiglie che al momento hanno optato per il contributo autonoma sistemazione.
Molti artisti da Tullio Solenghi a Luca Bizzarri, ma anche il Carlo Felice con la sua musica, daranno il loro contributo.
“Quello che vogliamo consigliare - ha sottolineato il sindaco Marco Bucci - è di scendere in strada per un minuto di silenzio. Ma è solo una sosta. Genova non si ferma, anzi è già ripartita. I genovesi si sono dati subito da fare, abbiamo ricevuto offerte di appartamenti superiori al necessario, cibo e servizi per gli sfollati e aziende disponibili a rimuovere le macerie. Il messaggio è che noi ci fermiamo per un minuto di silenzio, ma non ci fermiamo con lo spirito, lo spirito che i genovesi hanno saputo dimostrare dopo la tragedia".
Nel pomeriggio, poi, alle 17,30 in piazza De Ferrari, le Amministrazioni danno appuntamento ai genovesi per ricordare le vittime della tragedia. Sempre nel pomeriggio verrà celebrata una messa solenne in suffragio nella cattedrale di San Lorenzo.
Celebrare il ricordo di questa tragedia tutti insieme, hanno spiegato il governatore Toti e il sindaco Bucci, servirà anche a ribadire la nostra volontà per la ricostruzione, che questa emergenza venga superata e che le morti non siano vane.
In piazza ci saranno tutti i protagonisti di quei giorni. Volontari e vigili del fuoco, Protezione Civile e semplici cittadini che si sono adoperati per mitigare le sofferenze della città, insieme agli sfollati che ancora soffrono per la privazione della loro casa.
A fare il punto della situazione legata i nuovi alloggi per gli sfollati ci ha pensato il presidente Toti: "Oltre 100 case affidate alle famiglie chiavi in tasca, manca un lotto di 40 case che arriverà nei prossimi 10 giorni per il 14 contiamo di dare opportunità a tutti”. Sono 130 le famiglie che al momento hanno optato per il contributo autonoma sistemazione.
Molti artisti da Tullio Solenghi a Luca Bizzarri, ma anche il Carlo Felice con la sua musica, daranno il loro contributo.