Sobria ma significativa cerimonia, ieri sera, 20 luglio, per il 150° anniversario dalla nascita delle Capitanerie di porto, istituite a Firenze, capitale provvisoria del Regno d'Italia, dal Re Vittorio Emanuele II. Genova ha voluto commemorare la ricorrenza con l'intitolazione alle "Capitanerie di Porto" della calata antistante Porta Siberia al porto Antico.
Un secolo e mezzo di storia, nel corso del quale, le Capitanerie di porto, oltre alle funzioni proprie della navigazione e del trasporto marittimo, hanno dimostrato il radicamento dei principi di salvaguardia della vita in mare, salvando migliaia di vite umane alla deriva nel Mediterraneo.
Presenti il cardinale Angelo Bagnasco, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Doria, il presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo e le più alte cariche cittadine e militari.
Per la Marina Militare ha preso la parola il direttore marittimo e comandante della capitaneria di porto di Genova Vincenzo Melone.
Nel corso della cerimonia è arrivato anche il messaggio di Papa Francesco, portato dall'arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, che ha ricordato l'impegno che gli uomini delle Capitanerie rivolgono alla difesa dell'uomo.
Il sindaco di Genova Marco Doria ha ricordato il profondo legame che unisce Genova alla Capitaneria e quanti, uomini e donne, ne rendono quotidianamente concreta l'azione. Ha poi sottolineato il contributo che le capitanerie danno all'attività economica marittima e portuale, alla tutela dell'ambiente, del mare e della costa.
"In prima linea, da sempre - ha detto Doria - per il bene della gente che va per mare ma, negli ultimi anni, anche il bene di quella umanità disperata che fugge da guerre, persecuzioni, miseria e si mette in mare in condizioni drammatiche cercando di raggiungere un futuro migliore.
A chiusura dell'evento è stata scoperta la targa di intitolazione alla "Capitaneria di Porto" della calata antistante Porta Siberia.
Un secolo e mezzo di storia, nel corso del quale, le Capitanerie di porto, oltre alle funzioni proprie della navigazione e del trasporto marittimo, hanno dimostrato il radicamento dei principi di salvaguardia della vita in mare, salvando migliaia di vite umane alla deriva nel Mediterraneo.
Presenti il cardinale Angelo Bagnasco, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Doria, il presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo e le più alte cariche cittadine e militari.
Per la Marina Militare ha preso la parola il direttore marittimo e comandante della capitaneria di porto di Genova Vincenzo Melone.
Nel corso della cerimonia è arrivato anche il messaggio di Papa Francesco, portato dall'arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, che ha ricordato l'impegno che gli uomini delle Capitanerie rivolgono alla difesa dell'uomo.
Il sindaco di Genova Marco Doria ha ricordato il profondo legame che unisce Genova alla Capitaneria e quanti, uomini e donne, ne rendono quotidianamente concreta l'azione. Ha poi sottolineato il contributo che le capitanerie danno all'attività economica marittima e portuale, alla tutela dell'ambiente, del mare e della costa.
"In prima linea, da sempre - ha detto Doria - per il bene della gente che va per mare ma, negli ultimi anni, anche il bene di quella umanità disperata che fugge da guerre, persecuzioni, miseria e si mette in mare in condizioni drammatiche cercando di raggiungere un futuro migliore.
A chiusura dell'evento è stata scoperta la targa di intitolazione alla "Capitaneria di Porto" della calata antistante Porta Siberia.