Doppia inaugurazione, questa mattina e nel pomeriggio, per le mostre ADRIANO DE LAURENTIS - Un Novecento assorto e colorato, allestite al Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti e a alla Galleria d’Arte Moderna.
Le rassegne, a cura di Maria Flora Giubilei e di Giulio Sommariva, saranno visitabili nelle rispettive sedi, da sabato 30 giugno a domenica 9 settembre.
L’idea delle mostre, che documentano la carriera di Adriano De Laurentis sul fronte della pittura, della scultura e della grafica tra gli anni ‘40 e i primi 2000, nasce in seguito alla generosa donazione – da parte dei figli Daniela e Fabrizio e della seconda moglie Elisabetta Megazzini – di 56 opere dell’artista, alla Galleria d’Arte Moderna (che quest'anno festeggia il 90° compleanno) del Museo in Villa Saluzzo Serra e al Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Donazioni importanti, di dipinti, xilografie e sculture, che colmano una significativa lacuna della Galleria d'Arte Moderna – la quale dispone di una documentazione che arriva agli anni ‘40 compresi – e del Museo dell’Accademia presso il quale, nonostante i legami con gli artisti viventi di territorio, spesso anche impegnati come docenti nella scuola, l’arte contemporanea, salvo rarissime eccezioni, è del tutto assente.
L’ingresso di un’opera in un museo pubblico, oltre ad arricchire la collezione specifica, permette di stabilire rapporti e relazioni con opere e autori presenti nelle collezioni, soprattutto quando le stesse sono fortemente legate ad artisti del territorio, com’è il caso della Ligustica e della Galleria genovese. Ciò vale, a maggior ragione, per Adriano De Laurentis, ligure di nascita ma con radici meridionali – il padre brigadiere della Guardia di Finanza proveniva da Corato – e toscane per parte di madre, che si vuole accostare a molti artisti del territorio, scultori e pittori, legati in qualche modo da una comune provenienza, diretta o indiretta, dall’Italia del sud e le cui opere figurano nel patrimonio dei due musei coinvolti. Eugenio Baroni nato a Taranto, Francesco Messina a Linguaglossa, Edoardo Alfieri a Foggia, Elio Randazzo a Siracusa, Giovanni Novaresio a Napoli, Luigi Grande a Palermo, per citare solo alcuni esempi di artisti inventariati nei due musei, i cui cataloghi oggi si arricchiscono della figura di Adriano De Laurentis, sensibile e intelligente interprete di esperienze artistiche tra pittura e scultura, analizzate e raccontate nel corso dell’intera carriera per sé e per gli altri su molti fogli, oggi conservati nel suo archivio.
Il catalogo delle mostre, edito da Sagep, è stato curato da Maria Flora Giubilei e da Giulio Sommariva, con le presentazioni istituzionali di Elisa Serafini, assessore al Marketing Territoriale, Cultura e Politiche giovanili e di Giuseppe Pericu, presidente dell'Accademia Ligustica.
Adriano De Laurentis – Cenni biografici (Cavi di Lavagna 1922 – Chiavari 2003)
Nato da Cataldo e da Gemma Guarnieri, in gioventù De Laurentis frequenta la Società Ginnastica Pro Chiavari, mostrando una propensione per tale attività; saranno invece i suggerimenti di uno zio a orientarlo verso gli studi artistici. Nel 1937, a soli quindici anni, conosce il pittore veneto Lino Perissinotti, da poco trasferitosi a Lavagna e ne frequenta lo studio fino al 1945, iniziando anche un lungo sodalizio che terminerà solo con la morte del maestro. Frequenta il liceo artistico Nicolò Barabino a Genova, dove è allievo dello scultore Guido Micheletti e del pittore e incisore Paolo De Gaufridy, diplomandosi nel 1943. Al 1941 risale la prima esposizione pubblica, con la partecipazione ai “Prelittoriali dell’Arte”; dopo il diploma, alla fine della guerra, si occupa di grafica pubblicitaria e di scenografia per il “Gruppo d’Arte Indipendente di Chiavari” e inizia un’attività espositiva in ambito locale. Il 1946 segna l’inizio di una lunga attività di insegnamento presso la Scuola Statale d’Arte di Chiavari che si protrarrà fino al 1979. Non abbandonerà mai completamente, tuttavia, la didattica organizzando corsi liberi a tema – tecniche del colore, ritratto, figura dal vero, paesaggio dal vero – nel suo studio professionale. Del 1949 è il viaggio a Parigi nel corso del quale visita la grande mostra antologica dedicata a Cézanne, nel 1955 apre il primo studio in via Doria 9, a Chiavari; luogo di lavoro, ma anche di incontro e di dialogo, caratteristiche che saranno una costante della sua vita artistica e di relazione. Nell’estate del 1956, libero dagli impegni scolastici, viaggia attraverso la Francia, soggiornando a lungo a Parigi; l’anno successivo in Germania, con sosta a Francoforte sul Meno, poi ancora Parigi. Con questi primi viaggi, dai quali trarrà studi e disegni di paesaggi a tempera, si apre una fase fondamentale della vita di De Laurentis che porterà l’artista a esplorare i paesi del nord Europa, affascinato da quei paesaggi sconfinati, a illustrarli e a raccontarne anche le storie in suggestivi taccuini di viaggio manoscritti. Esperienze vissute ancor più intensamente dopo il ritiro dall’insegnamento, quando questi viaggi, patrocinati dai Comuni di Chiavari e di Lavagna, assumeranno quasi un ruolo ufficiale, quale “ambasciatore” della Liguria. Nel 1959 apre uno studio/bottega a Sestri Levante, nel quale lavora come pittore e scultore, dedicandosi anche alle arti decorative, realizzando ceramiche e bigiotteria. Nel 1960 sposa a Francoforte sul Meno Brigitte Peters, “Gitti”, dalla quale avrà due figli: Daniela e Fabrizio. Negli anni seguenti prosegue un intenso percorso espositivo presso gallerie genovesi – da Rubinacci ove espone nel 1982, al Centro d’Arte e Cultura “Liguria” che accoglie una sua personale nel 1985 – e gallerie della Riviera di Levante, ove talvolta propone gli esiti delle sue fughe al Nord: “Incontro con la Danimarca” 1981, “Immagini di Bretagna e Danimarca” 1983, “Acquerelli dell’isola di Texel (Olanda)” 1984. Dopo la scomparsa della moglie “Gitti”, nel 1995 sposa la sua collaboratrice e modella Elisabetta Megazzini. Nel 1997 tiene la sua ultima personale alla Galleria Cristina Busi a Chiavari, negli anni seguenti, nonostante la malattia che gli impedisce gli spostamenti, continua a dipingere scorci di paesaggi che coglie dalla finestra e a circondarsi di allievi per i corsi di acquerello. Nel 2000 la Società Economica di Chiavari gli conferisce il Premio alla carriera, coronamento di una lunga e feconda attività artistica. Muore a Chiavari, il 24 gennaio 2003.
Per informazioni:
Musei di Nervi - Galleria d'Arte Moderna di Genova
Villa Saluzzo Serra, via Capolungo 3
Orari di apertura:
martedì - venerdì 11-18
sabato - domenica 12-19
Ingresso mostra: intero € 6 - ridotto € 5
Info e prenotazioni visite guidate: 010 3726025
biglietteriagam@comune.genova.it – www.museidigenova.it
Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
Largo Pertini 4
Orari di apertura:
martedì – sabato 14.30-18.30
Ingresso mostra: intero € 5 - ridotto € 3
Info e prenotazioni visite guidate: 010 5601331
conservazione@accademialigustica.it - www.accademialigustica.it
Le rassegne, a cura di Maria Flora Giubilei e di Giulio Sommariva, saranno visitabili nelle rispettive sedi, da sabato 30 giugno a domenica 9 settembre.
L’idea delle mostre, che documentano la carriera di Adriano De Laurentis sul fronte della pittura, della scultura e della grafica tra gli anni ‘40 e i primi 2000, nasce in seguito alla generosa donazione – da parte dei figli Daniela e Fabrizio e della seconda moglie Elisabetta Megazzini – di 56 opere dell’artista, alla Galleria d’Arte Moderna (che quest'anno festeggia il 90° compleanno) del Museo in Villa Saluzzo Serra e al Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Donazioni importanti, di dipinti, xilografie e sculture, che colmano una significativa lacuna della Galleria d'Arte Moderna – la quale dispone di una documentazione che arriva agli anni ‘40 compresi – e del Museo dell’Accademia presso il quale, nonostante i legami con gli artisti viventi di territorio, spesso anche impegnati come docenti nella scuola, l’arte contemporanea, salvo rarissime eccezioni, è del tutto assente.
L’ingresso di un’opera in un museo pubblico, oltre ad arricchire la collezione specifica, permette di stabilire rapporti e relazioni con opere e autori presenti nelle collezioni, soprattutto quando le stesse sono fortemente legate ad artisti del territorio, com’è il caso della Ligustica e della Galleria genovese. Ciò vale, a maggior ragione, per Adriano De Laurentis, ligure di nascita ma con radici meridionali – il padre brigadiere della Guardia di Finanza proveniva da Corato – e toscane per parte di madre, che si vuole accostare a molti artisti del territorio, scultori e pittori, legati in qualche modo da una comune provenienza, diretta o indiretta, dall’Italia del sud e le cui opere figurano nel patrimonio dei due musei coinvolti. Eugenio Baroni nato a Taranto, Francesco Messina a Linguaglossa, Edoardo Alfieri a Foggia, Elio Randazzo a Siracusa, Giovanni Novaresio a Napoli, Luigi Grande a Palermo, per citare solo alcuni esempi di artisti inventariati nei due musei, i cui cataloghi oggi si arricchiscono della figura di Adriano De Laurentis, sensibile e intelligente interprete di esperienze artistiche tra pittura e scultura, analizzate e raccontate nel corso dell’intera carriera per sé e per gli altri su molti fogli, oggi conservati nel suo archivio.
Il catalogo delle mostre, edito da Sagep, è stato curato da Maria Flora Giubilei e da Giulio Sommariva, con le presentazioni istituzionali di Elisa Serafini, assessore al Marketing Territoriale, Cultura e Politiche giovanili e di Giuseppe Pericu, presidente dell'Accademia Ligustica.
Adriano De Laurentis – Cenni biografici (Cavi di Lavagna 1922 – Chiavari 2003)
Nato da Cataldo e da Gemma Guarnieri, in gioventù De Laurentis frequenta la Società Ginnastica Pro Chiavari, mostrando una propensione per tale attività; saranno invece i suggerimenti di uno zio a orientarlo verso gli studi artistici. Nel 1937, a soli quindici anni, conosce il pittore veneto Lino Perissinotti, da poco trasferitosi a Lavagna e ne frequenta lo studio fino al 1945, iniziando anche un lungo sodalizio che terminerà solo con la morte del maestro. Frequenta il liceo artistico Nicolò Barabino a Genova, dove è allievo dello scultore Guido Micheletti e del pittore e incisore Paolo De Gaufridy, diplomandosi nel 1943. Al 1941 risale la prima esposizione pubblica, con la partecipazione ai “Prelittoriali dell’Arte”; dopo il diploma, alla fine della guerra, si occupa di grafica pubblicitaria e di scenografia per il “Gruppo d’Arte Indipendente di Chiavari” e inizia un’attività espositiva in ambito locale. Il 1946 segna l’inizio di una lunga attività di insegnamento presso la Scuola Statale d’Arte di Chiavari che si protrarrà fino al 1979. Non abbandonerà mai completamente, tuttavia, la didattica organizzando corsi liberi a tema – tecniche del colore, ritratto, figura dal vero, paesaggio dal vero – nel suo studio professionale. Del 1949 è il viaggio a Parigi nel corso del quale visita la grande mostra antologica dedicata a Cézanne, nel 1955 apre il primo studio in via Doria 9, a Chiavari; luogo di lavoro, ma anche di incontro e di dialogo, caratteristiche che saranno una costante della sua vita artistica e di relazione. Nell’estate del 1956, libero dagli impegni scolastici, viaggia attraverso la Francia, soggiornando a lungo a Parigi; l’anno successivo in Germania, con sosta a Francoforte sul Meno, poi ancora Parigi. Con questi primi viaggi, dai quali trarrà studi e disegni di paesaggi a tempera, si apre una fase fondamentale della vita di De Laurentis che porterà l’artista a esplorare i paesi del nord Europa, affascinato da quei paesaggi sconfinati, a illustrarli e a raccontarne anche le storie in suggestivi taccuini di viaggio manoscritti. Esperienze vissute ancor più intensamente dopo il ritiro dall’insegnamento, quando questi viaggi, patrocinati dai Comuni di Chiavari e di Lavagna, assumeranno quasi un ruolo ufficiale, quale “ambasciatore” della Liguria. Nel 1959 apre uno studio/bottega a Sestri Levante, nel quale lavora come pittore e scultore, dedicandosi anche alle arti decorative, realizzando ceramiche e bigiotteria. Nel 1960 sposa a Francoforte sul Meno Brigitte Peters, “Gitti”, dalla quale avrà due figli: Daniela e Fabrizio. Negli anni seguenti prosegue un intenso percorso espositivo presso gallerie genovesi – da Rubinacci ove espone nel 1982, al Centro d’Arte e Cultura “Liguria” che accoglie una sua personale nel 1985 – e gallerie della Riviera di Levante, ove talvolta propone gli esiti delle sue fughe al Nord: “Incontro con la Danimarca” 1981, “Immagini di Bretagna e Danimarca” 1983, “Acquerelli dell’isola di Texel (Olanda)” 1984. Dopo la scomparsa della moglie “Gitti”, nel 1995 sposa la sua collaboratrice e modella Elisabetta Megazzini. Nel 1997 tiene la sua ultima personale alla Galleria Cristina Busi a Chiavari, negli anni seguenti, nonostante la malattia che gli impedisce gli spostamenti, continua a dipingere scorci di paesaggi che coglie dalla finestra e a circondarsi di allievi per i corsi di acquerello. Nel 2000 la Società Economica di Chiavari gli conferisce il Premio alla carriera, coronamento di una lunga e feconda attività artistica. Muore a Chiavari, il 24 gennaio 2003.
Per informazioni:
Musei di Nervi - Galleria d'Arte Moderna di Genova
Villa Saluzzo Serra, via Capolungo 3
Orari di apertura:
martedì - venerdì 11-18
sabato - domenica 12-19
Ingresso mostra: intero € 6 - ridotto € 5
Info e prenotazioni visite guidate: 010 3726025
biglietteriagam@comune.genova.it – www.museidigenova.it
Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
Largo Pertini 4
Orari di apertura:
martedì – sabato 14.30-18.30
Ingresso mostra: intero € 5 - ridotto € 3
Info e prenotazioni visite guidate: 010 5601331
conservazione@accademialigustica.it - www.accademialigustica.it