E’ l’unica area archeologica di epoca romana a Genova, c’è un circolo-bar-ristorante, un’area per lo sport e una per gli spettacoli all’aperto, un campetto da calcio a cinque e un’area giochi per bambini con una romantica giostra a pedali. Gli ulivi che sono stati piantati stanno crescendo, e non è cosa semplice. Sono i Giardini Luzzati, fino a qualche anno fa un’area deserta e oggi un luogo vivo, con le visite guidate all’area archeologica, la pausa pranzo per chi lavora in zona, lo spazio bimbi al pomeriggio, gli spettacoli, le presentazioni di libri e le tante iniziative che fanno registrare un’intensa frequentazione settimanale (2500 ingressi circa d'estate, 1500 d'inverno).
«Oggi si presenta al pubblico la Nuova associazione Giardini Luzzati, formata da Ce.Sto, cooperativa archeologia e Fondazione Luzzati teatro della Tosse, che gestirà fino al 31 dicembre 2019 il complesso dei giardini Luzzati, con servizi sociali, culturali, sportivi e commerciali - ha detto l’assessore a cultura e turismo Carla Sibilla - secondo la volontà del Comune che è quella di tenere insieme settori differenti, per un target di fruizione molto ampio, seguendo modelli internazionali che stanno già funzionando nelle principali città europee».
L’assegnazione scaturisce da un bando indetto dal Comune di Genova grazie al quale i servizi sociali, culturali, sportivi e commerciali (compresi la sottostante piazza Mauro Rostagno, il campetto sportivo e il parco archeologico) potranno essere gestiti in sinergia per favorire la riqualificazione e la vivibilità dell’intero quartiere
«Il comune di Genova avrebbe potuto anche optare solo per una accoglienza di stampo turistico - ha precisato Sibilla - ma proprio la sperimentazione dell’integrazione tra campo di calcio, spazio pubblico esterno, bar ristorante e orto in città, ha rafforzato la volontà del Comune di valorizzare un luogo dove si possano incontrare bambini, famiglie, giovani, anziani, nuovi cittadini e turisti. L’offerta è oggettivamente poliedrica e la nuova associazione schiera competenze specifiche, come sono quelle del Teatro della Tosse, del Ce.Sto. e della Cooperativa Archeologia che curerà il sito archeologico che, grazie alla Sovrintendenza, è stato restituito alla città».
Il presidente del Municipio centro est Simone Leoncini ripercorre la storia dell’area che ha una dozzina di anni di storia: «nasce come area con una difficoltà molto forte e per anni è stata una zona non pienamente gestita, di fatto spazio per scorribande e situazioni di disagio, di spaccio e criminalità. Poi per fortuna, ormai cinque anni fa, con l’avvio della gestione sperimentale del Ce.Sto e con la nascita dell’Associazione nuovi giardini Luzzati, è iniziato un cammino molto innovativo e sperimentale che ha dato subito i primi frutti.
In questi anni il municipio ha lavorato costantemente sia per rendere più semplice il lavoro dell’associazione sia per rendere più interessanti iniziative culturali e sociali, ma soprattutto per la manutenzione dell’area che ha avuto la necessità di interventi sia sotto il profilo del verde, con ulivi di pregio non semplici da curare, sia sotto il profilo delle parti in muratura che sono state ripitturate. Poi è nato un orto urbano e, grazie al progetto di cittadinanza attiva Partecipa, abbiamo avuto la possibilità di installare un'area giochi per bambini, proprio quando qui a fianco si è aperta la nuova scuola Garaventa-Don Gallo. Così in poco tempo questa, da area in abbandono, è diventata un’area rigenerata non più luogo di conflittualità sociali, sofferenza e criminalità, ma soprattutto un’area delle famiglie, dei bambini, della scuola e un polmone culturale di sperimentazione per i giovani e per tutte le iniziative culturali più frizzanti e innovative. Da situazione di grande complessità, è diventata un fiore all’occhiello della Genova giovane e creativa».
Lo spazio bimbi ogni pomeriggio ospita mamme e bambini piccoli, in pausa pranzo si vedono, in giacca e cravatta, impiegati e professisti ai tavoli del ristorante e alle cinque del pomeriggio può capitare che inizino le prove suono di un gruppo musicale che arriva da Berlino. Qui ogni ciottolo è curato perché è prezioso, ma è anche un luogo in cui si sperimenta e in cui la storia della città si incontra con l’innovazione.
L’assessora a legalità e diritti Elena Fiorini ha sottolineato come, tra i contenuti forti della gestione di questi spazi, vada aggiunto quello della sicurezza. «Era il teatro dei famosi campetti del dopoguerra, la popolazione genovese sa bene di cosa parlo – ha detto Fiorini – e adesso è un’area riqualificata e arricchita da una proposta culturale che si pone in relazione con il territorio, con il sociale, ma anche con tutta la città: è un modo concreto di coniugare la riqualificazione urbana con il benessere delle persone, la cultura e la sicurezza. Mi preme sottolinearlo perché credo che possa essere fatto anche in tante altre aree della nostra città, grazie alla sinergia con le associazioni del territorio e con i cittadini»
Il complesso include – oltre all’Area Archeologica – un Circolo (bar/ristorante), due piazze (Emanuele Luzzati e Mauro Rostagno), un Orto Sociale, il Campetto da Calcio Eduardo Galeano. Il progetto promosso da Ce.Sto – realtà attiva nel sociale dal 1987 – si distingue per tre “parole d’ordine” che, unite, rafforzano il loro significato: Culture, Sociale, Territori.
«Ai Giardini Luzzati - aggiunge Marco Montoli del Ce.Sto. - si viene quotidianamente per molti motivi: il volontariato, far giocare i bambini, la presentazione di un libro, uno spettacolo, un aperitivo, un pranzo o una cena, l’area archeologica, giocare una partita di calcio, partecipare ad un corso, l’orto urbano. Migliaia di persone hanno la tessera GL, che garantisce sconti su numerose attività cittadine».
«Oggi si presenta al pubblico la Nuova associazione Giardini Luzzati, formata da Ce.Sto, cooperativa archeologia e Fondazione Luzzati teatro della Tosse, che gestirà fino al 31 dicembre 2019 il complesso dei giardini Luzzati, con servizi sociali, culturali, sportivi e commerciali - ha detto l’assessore a cultura e turismo Carla Sibilla - secondo la volontà del Comune che è quella di tenere insieme settori differenti, per un target di fruizione molto ampio, seguendo modelli internazionali che stanno già funzionando nelle principali città europee».
L’assegnazione scaturisce da un bando indetto dal Comune di Genova grazie al quale i servizi sociali, culturali, sportivi e commerciali (compresi la sottostante piazza Mauro Rostagno, il campetto sportivo e il parco archeologico) potranno essere gestiti in sinergia per favorire la riqualificazione e la vivibilità dell’intero quartiere
«Il comune di Genova avrebbe potuto anche optare solo per una accoglienza di stampo turistico - ha precisato Sibilla - ma proprio la sperimentazione dell’integrazione tra campo di calcio, spazio pubblico esterno, bar ristorante e orto in città, ha rafforzato la volontà del Comune di valorizzare un luogo dove si possano incontrare bambini, famiglie, giovani, anziani, nuovi cittadini e turisti. L’offerta è oggettivamente poliedrica e la nuova associazione schiera competenze specifiche, come sono quelle del Teatro della Tosse, del Ce.Sto. e della Cooperativa Archeologia che curerà il sito archeologico che, grazie alla Sovrintendenza, è stato restituito alla città».
Il presidente del Municipio centro est Simone Leoncini ripercorre la storia dell’area che ha una dozzina di anni di storia: «nasce come area con una difficoltà molto forte e per anni è stata una zona non pienamente gestita, di fatto spazio per scorribande e situazioni di disagio, di spaccio e criminalità. Poi per fortuna, ormai cinque anni fa, con l’avvio della gestione sperimentale del Ce.Sto e con la nascita dell’Associazione nuovi giardini Luzzati, è iniziato un cammino molto innovativo e sperimentale che ha dato subito i primi frutti.
In questi anni il municipio ha lavorato costantemente sia per rendere più semplice il lavoro dell’associazione sia per rendere più interessanti iniziative culturali e sociali, ma soprattutto per la manutenzione dell’area che ha avuto la necessità di interventi sia sotto il profilo del verde, con ulivi di pregio non semplici da curare, sia sotto il profilo delle parti in muratura che sono state ripitturate. Poi è nato un orto urbano e, grazie al progetto di cittadinanza attiva Partecipa, abbiamo avuto la possibilità di installare un'area giochi per bambini, proprio quando qui a fianco si è aperta la nuova scuola Garaventa-Don Gallo. Così in poco tempo questa, da area in abbandono, è diventata un’area rigenerata non più luogo di conflittualità sociali, sofferenza e criminalità, ma soprattutto un’area delle famiglie, dei bambini, della scuola e un polmone culturale di sperimentazione per i giovani e per tutte le iniziative culturali più frizzanti e innovative. Da situazione di grande complessità, è diventata un fiore all’occhiello della Genova giovane e creativa».
Lo spazio bimbi ogni pomeriggio ospita mamme e bambini piccoli, in pausa pranzo si vedono, in giacca e cravatta, impiegati e professisti ai tavoli del ristorante e alle cinque del pomeriggio può capitare che inizino le prove suono di un gruppo musicale che arriva da Berlino. Qui ogni ciottolo è curato perché è prezioso, ma è anche un luogo in cui si sperimenta e in cui la storia della città si incontra con l’innovazione.
L’assessora a legalità e diritti Elena Fiorini ha sottolineato come, tra i contenuti forti della gestione di questi spazi, vada aggiunto quello della sicurezza. «Era il teatro dei famosi campetti del dopoguerra, la popolazione genovese sa bene di cosa parlo – ha detto Fiorini – e adesso è un’area riqualificata e arricchita da una proposta culturale che si pone in relazione con il territorio, con il sociale, ma anche con tutta la città: è un modo concreto di coniugare la riqualificazione urbana con il benessere delle persone, la cultura e la sicurezza. Mi preme sottolinearlo perché credo che possa essere fatto anche in tante altre aree della nostra città, grazie alla sinergia con le associazioni del territorio e con i cittadini»
Il complesso include – oltre all’Area Archeologica – un Circolo (bar/ristorante), due piazze (Emanuele Luzzati e Mauro Rostagno), un Orto Sociale, il Campetto da Calcio Eduardo Galeano. Il progetto promosso da Ce.Sto – realtà attiva nel sociale dal 1987 – si distingue per tre “parole d’ordine” che, unite, rafforzano il loro significato: Culture, Sociale, Territori.
«Ai Giardini Luzzati - aggiunge Marco Montoli del Ce.Sto. - si viene quotidianamente per molti motivi: il volontariato, far giocare i bambini, la presentazione di un libro, uno spettacolo, un aperitivo, un pranzo o una cena, l’area archeologica, giocare una partita di calcio, partecipare ad un corso, l’orto urbano. Migliaia di persone hanno la tessera GL, che garantisce sconti su numerose attività cittadine».