"Questo ponte dovrà durare mille anni e dovrà essere d'acciaio". Lo ha detto Renzo Piano presentando il suo progetto di ponte sul Polcevera oggi nella sede della Regione Liguria in Piazza de Ferrari a Genova.
Oltre all'archistar erano presenti il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, l'ad di Autostrade Giovanni Castellucci e l'ad di Fincantieri Giuseppe Bono. Il progetto, come sottolinea Piano, ricorda il ponte di una nave, anch'esso sarà in acciaio perché questo materiale dura nel tempo e consente una efficace manutenzione.
"Un ponte semplice e sobrio - ha sottolineato Piano - addirittura parsimonioso. Com'è nel carattere dei genovesi. Sarà bianco, in grado di assorbire energia solare di giorno attraverso pannelli deflettori, per illuminarsi poi di notte. Tanta luce ma senza 'effetti speciali' che risulterebbero fuori luogo".
Costruire rapidamente il ponte, che non potrà essere un viadotto come gli altri, è quanto ha sottolineato il presidente Toti "con tutti i criteri di sicurezza, che auspichiamo, siamo certi che entro la fine di ottobre del prossimo anno si possa realizzare".
Non potrà però essere un ponte normale, per il carico di dolore e per ciò che rappresenta per la città: "perché vogliamo che da questa tragedia possa ripartire un pezzo di futuro grande per Genova e la Liguria – ha concluso Toti".
Un futuro che il sindaco Bucci individua nella rinascita di Certosa e del Campasso: "La ricostruzione del ponte è basilare, ma è altrettanto importante tutta l'area intorno. C'è un quartiere da rifare, attraverso un concorso internazionale che pubblicheremo tra qualche mese e che oggi annunciamo. Gli uffici comunali stanno già lavorando al progetto con il motto costruire sul costruito".
Oltre all'archistar erano presenti il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, l'ad di Autostrade Giovanni Castellucci e l'ad di Fincantieri Giuseppe Bono. Il progetto, come sottolinea Piano, ricorda il ponte di una nave, anch'esso sarà in acciaio perché questo materiale dura nel tempo e consente una efficace manutenzione.
"Un ponte semplice e sobrio - ha sottolineato Piano - addirittura parsimonioso. Com'è nel carattere dei genovesi. Sarà bianco, in grado di assorbire energia solare di giorno attraverso pannelli deflettori, per illuminarsi poi di notte. Tanta luce ma senza 'effetti speciali' che risulterebbero fuori luogo".
Costruire rapidamente il ponte, che non potrà essere un viadotto come gli altri, è quanto ha sottolineato il presidente Toti "con tutti i criteri di sicurezza, che auspichiamo, siamo certi che entro la fine di ottobre del prossimo anno si possa realizzare".
Non potrà però essere un ponte normale, per il carico di dolore e per ciò che rappresenta per la città: "perché vogliamo che da questa tragedia possa ripartire un pezzo di futuro grande per Genova e la Liguria – ha concluso Toti".
Un futuro che il sindaco Bucci individua nella rinascita di Certosa e del Campasso: "La ricostruzione del ponte è basilare, ma è altrettanto importante tutta l'area intorno. C'è un quartiere da rifare, attraverso un concorso internazionale che pubblicheremo tra qualche mese e che oggi annunciamo. Gli uffici comunali stanno già lavorando al progetto con il motto costruire sul costruito".