Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica a Genova, le novità

Al via il primo aggiornamento annuale della graduatoria per l'assegnazione di alloggi ERP. C’è tempo fino al 6 giugno anche per chi vuole per presentare nuove domande. Mentre partono i primi esperimenti di coabitazione sociale, è già realtà la manutenzione ordinaria effettuata dagli inquilini assegnatari, che avrano le sepse sostenute decurtate dai futuri canoni. Fracassi: “L'obiettivo è quello di migliorare l’accesso all’offerta abitativa e contrastare la presenza di appartamenti vuoti”

A poco più di nove mesi dall’approvazione del Regolamento in materia di assegnazione e gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), adottato dal consiglio comunale il 28 giugno 2016, il Comune di Genova ha pubblicato l’avviso pubblico per il primo aggiornamento della graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi ERP, pubblicata a novembre 2016.

La novità riguarda sia chi è già in graduatoria, che dovrà presentare l’aggiornamento dell’ISEE (necessario per non essere cancellati dalla graduatoria) ed eventuali variazioni delle condizioni rispetto all’ultima domanda presentata, sia chi non è in graduatoria, perché è in questo momento che può presentare domanda per essere inserito. Chi è già in graduatoria ha ricevuto una comunicazione individuale con tutte le istruzioni e il fac-simile di dichiarazione.

In entrambi i casi il termine tassativo è il 6 giugno 2017, mentre la pubblicazione della graduatoria aggiornata è prevista entro fine anno.

La validità quadriennale della graduatoria e il suo aggiornamento annuale, è uno dei principi introdotti dal Regolamento, insieme alla possibilità effettuazione dei lavori di manutenzione ordinaria da parte degli assegnatari e ai progetti di coabitazione sociale.

Per quanto riguarda la possibilità di esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria da parte degli assegnatari, principio fortemente voluto dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere, allo scopo di aumentare il numero di appartamenti assegnabili, includendo anche quelli che necessitano di piccoli lavori per un importo inferiore a 5.000 euro, è prevista la realizzazione degli interventi da parte dell’inquilino assegnatario, cui le spese sostenute saranno decurtate dai futuri canoni di locazione.

Tutta la documentazione (informativa per gli aspiranti inquilini con le modalità attuative, scheda tecnica di individuazione lavori e modalità di quantificazione degli stessi, contratto di locazione provvisoria, …) è stata predisposta da ARTE.

Per questa prima fase sperimentale le abitazioni individuate, con gli impianti già messi a norma da ARTE, sono per ora cinque (4 a Begato e uno a via Lugo) e sono state proposte, in ordine di graduatoria, a chi aveva manifestato l’interesse all’autoriparazione. Altri 4 alloggi sono già stati individuati nel quartiere San Pietro e altri lo saranno a breve nella zona collinare di Voltri.

Un’altra novità introdotta dal regolamento, per la precisione all’articolo 8, è la possibilità di realizzare progetti di coabitazione sociale rivolti a fasce deboli della popolazione residente.

La coabitazione è finalizzata al reciproco sostegno anche di carattere economico e avviene su base volontaria tra persone appartenenti a nuclei familiari differenti che devono possedere singolarmente i requisiti per l’assegnazione degli alloggi ERP. I progetti di coabitazione vengono definiti dai servizi sociali e socio-sanitari territoriali insieme alla apposita Commissione istituita all’interno della Direzione politiche per la Casa e prevedono percorsi di accompagnamento e interventi sociali di sostegno alla coabitazione stessa.

“Abbiamo costituito una commissione ad hoc – spiega l’assessore alle politiche della casa e housing sociale Emanuela Fracassi – perché la coabitazione sociale è un progetto rivolto a persone che si trovano in condizione di disagio economico, sociale e personale e sono in carico ai servizi sociali e socio-sanitari territoriali. La prima coabitazione avviata riguarda due inquiline, in collaborazione con un Centro di Salute Mentale della ASL 3 Genovese. Ma sono molti i soggetti che ci hanno contattati - per citarne uno l’associazione per le persone autistiche - perché interessati a partecipare al progetto. Siamo consapevoli, tuttavia, che un ostacolo di difficile soluzione è la scarsa presenza di appartamenti abbastanza grandi per ospitare una coabitazione".
6 aprile 2017
Ultimo aggiornamento: 06/04/2017
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