Illustrare nel dettaglio tutte le agevolazioni fiscali per chi finanzia la cultura previste dall’Art bonus per coinvolgere sempre di più e stimolare i cittadini, i professionisti e le imprese e promuovere la nascita di collaborazioni pubblico-privato che possano stabilizzarsi e radicarsi sul territorio.
E’ questo l’obiettivo del convegno organizzato dal Comune di Genova mercoledì 5 ottobre nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi che vedrà alle 14.30 l’introduzione dell’assessore alla cultura e al turismo Carla Sibilla e gli interventi, nella prima sessione “Art bonus e cultura sostenibile”, di Carolina Botti, direttore generale di Ales, società in house del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che si occupa delle attività di supporto al Ministero per le problematiche di Art Bonus, di Paola Dubini, direttore del corso di laurea in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione dell’Università Bocconi e coordinatrice del master in management dei beni museali di Villa Croce, e di Giuseppe Costa, delegato alla cultura di Confindustria Genova.
La seconda sessione vedrà le testimonianze delle imprese che hanno effettuato erogazioni a valere su art bonus e la presentazione dei nuovi progetti da parte della direzione cultura del Comune.
L’approfondimento dell’Art bonus dal punto di vista finanziario e fiscale, nella parte finale del convegno, è stato affidato a Gianni Marongiu, professore di diritto tributario e di diritto finanziario alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova, e a Pietro Pongiglione, dottore commercialista e revisore contabile.
L'Art Bonus rappresenta un'autentica rivoluzione nell’ambito della cultura introducendostrumenti concreti e operativi per sostenere, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e un’opportunità strategica per i gestori del patrimonio culturale pubblico; aiuta a diffondere la consapevolezza che un patrimonio culturale ben tenuto e valorizzato porta reddito e occupazione nel territorio con evidenti ricadute sul turismo e a diffondere il senso civico e il valore etico della tutela del patrimonio culturale e del sostegno alle attività culturali come bene comune. Con il nuovo Art Bonus è detraibile il 65% delle erogazioni liberali che le singole persone e le imprese faranno in favore di beni culturali pubblici.
Gli interventi finanziati dal 2015 a oggi hanno riguardato il Museo di Sant’Agostino sia con il sostegno alla mostra Genova nel Medioevo sia con il restauro di opere e poi Villa Croce, il Cimitero di Staglieno, il Centro DocSAI e il restauro di un prezioso volume della Biblioteca Berio. Le nuove proposte sono tante e riguardano il museo di Storia Naturale, i Musei di Strada Nuova, il Polo delle Arti Visive, il restauro del Sacro Catino e del Pallio di San Lorenzo nonché il sostegno alle attività dei musei, soprattutto per la produzione di mostre di grande impatto come quella in programma al Museo Chiossone Cibo per gli Antenati, Fiori per gli Dei: trasformazioni dei bronzi arcaistici in Cina e in Giappone e quella sulla danzatrice Isadora Duncan ai Musei di Nervi e ancora, le Bandiere storiche del Mazziniano e le Meridiane del Castello D'Albertis. Si tratta di progetti di rilevante valenza culturale e di ricaduta sul territorio di cui si propone a imprese e privati cittadini il finanziamento con art bonus,anche con microfundrasing.
Informazioni dettagliate sull’art bonus sono disponibili sul sito www.artbonus.gov.it e sul sito www.comune.genova.it, i cittadini interessati a sostenere gli interventi già programmati possono rivolgersi direttamente ad art bonus@comune.genova.it, tel. 010.5574957.
La normativa “Art Bonus”
Ai sensi dell'art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29/07/2014 e s.m.i., è stato introdotto un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il c.d. Art bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale.
La legge di stabilità 2016 del 28 dicembre 2015, n. 208 ha stabilizzato e reso permanente l’“Art bonus”, agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
Le erogazioni liberali effettuate in denaro che danno diritto al credito di imposta, devono essere riferite ai seguenti interventi:
• interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
• sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 ,) delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;
• realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
• erogazioni liberali effettuate per i suddetti tipi di intervento, direttamente a favore dei concessionari o affidatari dei beni in oggetto di manutenzione, protezione e restauro.
E’ questo l’obiettivo del convegno organizzato dal Comune di Genova mercoledì 5 ottobre nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi che vedrà alle 14.30 l’introduzione dell’assessore alla cultura e al turismo Carla Sibilla e gli interventi, nella prima sessione “Art bonus e cultura sostenibile”, di Carolina Botti, direttore generale di Ales, società in house del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che si occupa delle attività di supporto al Ministero per le problematiche di Art Bonus, di Paola Dubini, direttore del corso di laurea in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione dell’Università Bocconi e coordinatrice del master in management dei beni museali di Villa Croce, e di Giuseppe Costa, delegato alla cultura di Confindustria Genova.
La seconda sessione vedrà le testimonianze delle imprese che hanno effettuato erogazioni a valere su art bonus e la presentazione dei nuovi progetti da parte della direzione cultura del Comune.
L’approfondimento dell’Art bonus dal punto di vista finanziario e fiscale, nella parte finale del convegno, è stato affidato a Gianni Marongiu, professore di diritto tributario e di diritto finanziario alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova, e a Pietro Pongiglione, dottore commercialista e revisore contabile.
L'Art Bonus rappresenta un'autentica rivoluzione nell’ambito della cultura introducendostrumenti concreti e operativi per sostenere, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e un’opportunità strategica per i gestori del patrimonio culturale pubblico; aiuta a diffondere la consapevolezza che un patrimonio culturale ben tenuto e valorizzato porta reddito e occupazione nel territorio con evidenti ricadute sul turismo e a diffondere il senso civico e il valore etico della tutela del patrimonio culturale e del sostegno alle attività culturali come bene comune. Con il nuovo Art Bonus è detraibile il 65% delle erogazioni liberali che le singole persone e le imprese faranno in favore di beni culturali pubblici.
Gli interventi finanziati dal 2015 a oggi hanno riguardato il Museo di Sant’Agostino sia con il sostegno alla mostra Genova nel Medioevo sia con il restauro di opere e poi Villa Croce, il Cimitero di Staglieno, il Centro DocSAI e il restauro di un prezioso volume della Biblioteca Berio. Le nuove proposte sono tante e riguardano il museo di Storia Naturale, i Musei di Strada Nuova, il Polo delle Arti Visive, il restauro del Sacro Catino e del Pallio di San Lorenzo nonché il sostegno alle attività dei musei, soprattutto per la produzione di mostre di grande impatto come quella in programma al Museo Chiossone Cibo per gli Antenati, Fiori per gli Dei: trasformazioni dei bronzi arcaistici in Cina e in Giappone e quella sulla danzatrice Isadora Duncan ai Musei di Nervi e ancora, le Bandiere storiche del Mazziniano e le Meridiane del Castello D'Albertis. Si tratta di progetti di rilevante valenza culturale e di ricaduta sul territorio di cui si propone a imprese e privati cittadini il finanziamento con art bonus,anche con microfundrasing.
Informazioni dettagliate sull’art bonus sono disponibili sul sito www.artbonus.gov.it e sul sito www.comune.genova.it, i cittadini interessati a sostenere gli interventi già programmati possono rivolgersi direttamente ad art bonus@comune.genova.it, tel. 010.5574957.
La normativa “Art Bonus”
Ai sensi dell'art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29/07/2014 e s.m.i., è stato introdotto un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il c.d. Art bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale.
La legge di stabilità 2016 del 28 dicembre 2015, n. 208 ha stabilizzato e reso permanente l’“Art bonus”, agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
Le erogazioni liberali effettuate in denaro che danno diritto al credito di imposta, devono essere riferite ai seguenti interventi:
• interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
• sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 ,) delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;
• realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
• erogazioni liberali effettuate per i suddetti tipi di intervento, direttamente a favore dei concessionari o affidatari dei beni in oggetto di manutenzione, protezione e restauro.