Si tratta di una modalità di segnalazione già fruibile da postazioni fisse e che, da oggi, può essere utilizzata da dispositivi mobili con sistemi operativi Android e iOS, grazie ad una nuova App che permette di evidenziare agli uffici competenti, allegando una fotografia, le barriere architettoniche su strade e in edifici comunali nell’ambito del territorio genovese.
“Scopo della App è una mappatura aggiornata, il più realistica possibile, ai fini di un piano sistematico di rimozione delle barriere”. Lo spiega l’assessore Elena Fiorini, che ha, tra le altre, la delega all’Accessibilità per tutti. Prossimamente una delibera di giunta detterà i criteri di priorità degli interventi. “La priorità verrà data alle scuole – anticipa Fiorini – e, tra queste, le prime saranno quelle frequentate da bambini con particolari problemi di disabilità, i cosiddetti poli gravi”.
Numerosi gli interventi già effettuati, inseriti in un percorso di “accoglienza e cittadinanza vera per tutti“, particolarmente impegnativo in una città in salita per antonomasia. Emblematico l’intervento effettuato l’anno scorso sull’accesso di palazzo Tursi, che con la creazione di un corridoio diretto agli ascensori, permette anche a chi si trova in situazioni di disabilità di accedere al palazzo della città. Tra i luoghi dove sono state rimosse barriere architettoniche, l’assessore ha citato la biblioteca Berio (sala dei Chierici), l’edificio ex istituto nautico di piazza Palermo (ora scuola media Pascoli), piazza Ponchielli, viale Modugno, via Cialli, la sala d’attesa di via Mosso, la scuola de Scalzi/Polacco e la scuola di via Montaldo.
La App, come spiegato dall’assessore all’informatica Isabella Lanzone questa mattina a Palazzo Tursi, consente l’utilizzo immediato della funzione fotocamera e la foto scattata compare come parte integrante del modulo virtuale, insieme alle coordinate georeferenziate del luogo dove si trova la barriera. A questo punto è sufficiente inserire i propri dati e, se si vuole, una breve nota sul tipo di intervento richiesto e il modulo sarà inviato all’ufficio Accessibilità, meglio noto come ufficio abbattimento barriere architettoniche che, valutato il livello di priorità dell’intervento rispetto agli altri già previsti, lo inserirà nella mappatura delle barriere esistenti per la programmazione dei lavori.
“Questo è un esempio di città intelligente” ha commentato l’assessore Francesco Oddone “dove l’applicazione di tecnologie molto diffuse, coniugata con le esigenze dei cittadini, consente di migliorare la vivibilità complessiva di Genova”. “E’ anche un’occasione – prosegue Oddone – per capire cosa significa essere una Smart city”.
Per effettuare le segnalazioni è sufficiente scaricare l’applicazione dai relativi store. Per i possessori di smartphone (o tablet) che utilizzano Android il percorso da seguire è https://play.google.com/store/apps/details?id=it.tref.sbagenova. Quanti hanno, invece, dispositivi mobili con sistema iOS, il percorso è https://itunes.apple.com/it/app/segnalazione-barriere-architettoniche/id... .
“Scopo della App è una mappatura aggiornata, il più realistica possibile, ai fini di un piano sistematico di rimozione delle barriere”. Lo spiega l’assessore Elena Fiorini, che ha, tra le altre, la delega all’Accessibilità per tutti. Prossimamente una delibera di giunta detterà i criteri di priorità degli interventi. “La priorità verrà data alle scuole – anticipa Fiorini – e, tra queste, le prime saranno quelle frequentate da bambini con particolari problemi di disabilità, i cosiddetti poli gravi”.
Numerosi gli interventi già effettuati, inseriti in un percorso di “accoglienza e cittadinanza vera per tutti“, particolarmente impegnativo in una città in salita per antonomasia. Emblematico l’intervento effettuato l’anno scorso sull’accesso di palazzo Tursi, che con la creazione di un corridoio diretto agli ascensori, permette anche a chi si trova in situazioni di disabilità di accedere al palazzo della città. Tra i luoghi dove sono state rimosse barriere architettoniche, l’assessore ha citato la biblioteca Berio (sala dei Chierici), l’edificio ex istituto nautico di piazza Palermo (ora scuola media Pascoli), piazza Ponchielli, viale Modugno, via Cialli, la sala d’attesa di via Mosso, la scuola de Scalzi/Polacco e la scuola di via Montaldo.
La App, come spiegato dall’assessore all’informatica Isabella Lanzone questa mattina a Palazzo Tursi, consente l’utilizzo immediato della funzione fotocamera e la foto scattata compare come parte integrante del modulo virtuale, insieme alle coordinate georeferenziate del luogo dove si trova la barriera. A questo punto è sufficiente inserire i propri dati e, se si vuole, una breve nota sul tipo di intervento richiesto e il modulo sarà inviato all’ufficio Accessibilità, meglio noto come ufficio abbattimento barriere architettoniche che, valutato il livello di priorità dell’intervento rispetto agli altri già previsti, lo inserirà nella mappatura delle barriere esistenti per la programmazione dei lavori.
“Questo è un esempio di città intelligente” ha commentato l’assessore Francesco Oddone “dove l’applicazione di tecnologie molto diffuse, coniugata con le esigenze dei cittadini, consente di migliorare la vivibilità complessiva di Genova”. “E’ anche un’occasione – prosegue Oddone – per capire cosa significa essere una Smart city”.
Per effettuare le segnalazioni è sufficiente scaricare l’applicazione dai relativi store. Per i possessori di smartphone (o tablet) che utilizzano Android il percorso da seguire è https://play.google.com/store/apps/details?id=it.tref.sbagenova. Quanti hanno, invece, dispositivi mobili con sistema iOS, il percorso è https://itunes.apple.com/it/app/segnalazione-barriere-architettoniche/id... .