L'evento internazionale, organizzato da Assobiotec, l'associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, è stato presentato stamattina alla stampa dal presidente della Camera di Commercio di Genova e di Unioncamere Liguria Paolo Odone e dal sindaco di Genova Marco Doria.
Un’importante occasione di confronto e approfondimento attraverso la presentazione delle attività di alcuni dei principali protagonisti italiani del settore delle biotecnologie industriali, allo scopo di favorire occasioni di collaborazione tra il mondo della ricerca e quello delle imprese e rafforzare il partenariato euro – mediterraneo.
"Già oggi in Europa la "bioeconomia", ha detto Leonardo Vigiani, direttore di Assobiotec - impiega 22 milioni di lavoratori, il 9 per cento della forza lavoro complessiva, e genera un volume d'affari di 2 mila miliardi di euro. Stime Ocse prevedono che nel 2030 le biotecnologie avranno un peso enorme nell'economia mondiale: nel 50% dei prodotti agricoli, nell'80% dei prodotti farmaceutici e nel 35% dei prodotti chimico-industriali, incidendo per il 2,7 per cento del Pil globale".
Il campo della biotecnologia è vastissimo. Va dalla cura della salute con la diagnostica medica, farmaceutica, alimentazione sino allo studio dei cibi che arricchendo la nostra dieta ci aiutano a stare meglio e a vivere in maniera più coerente con il tipo di vita che ci contraddistingue. Ma si può definire biotecnologico anche il risanamento dei siti ambientali compromessi, che possono, attraverso nuove produzioni e l'utilizzo di nuovi materiali, riportati in vita, ad esempio, con la bioplastica. Per chiudere, biotecnologia significa anche restauro.
"Si tratta di una grande occasione - ha detto il presidente della Camera di Commercio Paolo Oddone - di tipo economico e sociale, importantissima se si considera il contesto di declino economico che stima vivendo. Parlare di biotecnologie significa entrare nel futuro, capire che bisogna accettare il cambiamento a partire dal modo di fare impresa. Genova è una città smart con una forte propensione all'innovazione, la Camera di Commercio lavora per fare emergere questi segnali di risveglio".
Ed un segnale forte e chiaro giunge dal turismo congressuale, che porterà a Genova, grazie alla bioeconomia, oltre 180 partecipanti attesi provenienti da una decina di Paesi (Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Finlandia, Tunisia, Svizzera, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Usa, Italia), 40 le presentazioni da parte di imprese e centri di ricerca.
Un’importante occasione di confronto e approfondimento attraverso la presentazione delle attività di alcuni dei principali protagonisti italiani del settore delle biotecnologie industriali, allo scopo di favorire occasioni di collaborazione tra il mondo della ricerca e quello delle imprese e rafforzare il partenariato euro – mediterraneo.
"Già oggi in Europa la "bioeconomia", ha detto Leonardo Vigiani, direttore di Assobiotec - impiega 22 milioni di lavoratori, il 9 per cento della forza lavoro complessiva, e genera un volume d'affari di 2 mila miliardi di euro. Stime Ocse prevedono che nel 2030 le biotecnologie avranno un peso enorme nell'economia mondiale: nel 50% dei prodotti agricoli, nell'80% dei prodotti farmaceutici e nel 35% dei prodotti chimico-industriali, incidendo per il 2,7 per cento del Pil globale".
Il campo della biotecnologia è vastissimo. Va dalla cura della salute con la diagnostica medica, farmaceutica, alimentazione sino allo studio dei cibi che arricchendo la nostra dieta ci aiutano a stare meglio e a vivere in maniera più coerente con il tipo di vita che ci contraddistingue. Ma si può definire biotecnologico anche il risanamento dei siti ambientali compromessi, che possono, attraverso nuove produzioni e l'utilizzo di nuovi materiali, riportati in vita, ad esempio, con la bioplastica. Per chiudere, biotecnologia significa anche restauro.
"Si tratta di una grande occasione - ha detto il presidente della Camera di Commercio Paolo Oddone - di tipo economico e sociale, importantissima se si considera il contesto di declino economico che stima vivendo. Parlare di biotecnologie significa entrare nel futuro, capire che bisogna accettare il cambiamento a partire dal modo di fare impresa. Genova è una città smart con una forte propensione all'innovazione, la Camera di Commercio lavora per fare emergere questi segnali di risveglio".
Ed un segnale forte e chiaro giunge dal turismo congressuale, che porterà a Genova, grazie alla bioeconomia, oltre 180 partecipanti attesi provenienti da una decina di Paesi (Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Finlandia, Tunisia, Svizzera, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Usa, Italia), 40 le presentazioni da parte di imprese e centri di ricerca.