E' andata in scena questa mattina, sul sagrato del Santuario di Nostra Signora di Loreto, nel quartiere genovese di Oregina, la rievocazione della storica insurrezione contro gli invasori austriaci che iniziò nel quartiere di Portoria il 5 dicembre 1746 e che portò alla liberazione della città.
La rivolta ebbe inizio quando un drappello di soldati austriaci, che trasportava lungo una strada fangosa un mortaio, iniziò a minacciare con verghe e bastoni coloro che si rifiutavano di aiutarli nel trascinare la pesante artiglieria. Per farsi ubbidire, un caporale tentò di percuotere un uomo.
Fu allora che scoccò la scintilla della ribellione. Un giovane, G.B. Perasso detto Balilla, raccolse un sasso e lo lanciò all'indirizzo della soldataglia al grido di "Che l'inse?": "incominciamo?".
Già alcuni anni prima le autorità dell'epoca formularono un Voto alla Madonna, intesa come regina e protettrice di Genova fin dal 1637, che, se gli austriaci fossero stati cacciati, tutti gli anni sarebbero salite con una rappresentanza di cittadini al santuario di Nostra Signora di Loreto in Oregina per lo scioglimento del voto.
Il 10 dicembre 1847, ricordando quel lontano avvenimento, si verificò un altro importante fatto storico di cui Goffredo Mameli fu uno dei principali animatori: trentamila patrioti provenienti da ogni parte d’Italia sfilarono dall’Acquasola ad Oregina dove venne cantato quello che diventerà poi l’inno nazionale e sventolò il tricolore.
Alla cerimonia era presenti e sono intervenuti dal palco l'assessore alla scuola Pino Boero per il Comune, Cristina Lodi consigliere della città Metropolitana in rappresentanza del Sindaco, Pippo Rossetti vice presidente del Consiglio Regionale, Simone Leoncini presidente del Municipio Centro Est, Carmine Battista Vice prefetto e Maurizio Daccà Gran cancelliere de La Compagna.
"Questa mattina - spiega l'assessore comunale alla scuola Pino Boero - abbiamo ricordato due fatti storici fondamentali del nostro Paese. Il Popolo genovese che si ribella all'invasore e la nascita dell'inno degli italiani. Cittadini genovesi prima, italiani poi e ora di un'Europa che deve dimostrare tolleranza, coesistenza e partecipazione. Crediamo sia fondamentale portare nelle scuole questi insegnamenti che partono dalla solidarietà, per costruire i valori del futuro sull'unità del passato".
La manifestazione è stata organizzata dal gruppo Oregina In Rete e la rievocazione storica, intitolata "La vera historia della Liberazione di Genova occupata dagli Austriaci" è stata messa in scena dal gruppo teatrale "Arte in Palco".
La rivolta ebbe inizio quando un drappello di soldati austriaci, che trasportava lungo una strada fangosa un mortaio, iniziò a minacciare con verghe e bastoni coloro che si rifiutavano di aiutarli nel trascinare la pesante artiglieria. Per farsi ubbidire, un caporale tentò di percuotere un uomo.
Fu allora che scoccò la scintilla della ribellione. Un giovane, G.B. Perasso detto Balilla, raccolse un sasso e lo lanciò all'indirizzo della soldataglia al grido di "Che l'inse?": "incominciamo?".
Già alcuni anni prima le autorità dell'epoca formularono un Voto alla Madonna, intesa come regina e protettrice di Genova fin dal 1637, che, se gli austriaci fossero stati cacciati, tutti gli anni sarebbero salite con una rappresentanza di cittadini al santuario di Nostra Signora di Loreto in Oregina per lo scioglimento del voto.
Il 10 dicembre 1847, ricordando quel lontano avvenimento, si verificò un altro importante fatto storico di cui Goffredo Mameli fu uno dei principali animatori: trentamila patrioti provenienti da ogni parte d’Italia sfilarono dall’Acquasola ad Oregina dove venne cantato quello che diventerà poi l’inno nazionale e sventolò il tricolore.
Alla cerimonia era presenti e sono intervenuti dal palco l'assessore alla scuola Pino Boero per il Comune, Cristina Lodi consigliere della città Metropolitana in rappresentanza del Sindaco, Pippo Rossetti vice presidente del Consiglio Regionale, Simone Leoncini presidente del Municipio Centro Est, Carmine Battista Vice prefetto e Maurizio Daccà Gran cancelliere de La Compagna.
"Questa mattina - spiega l'assessore comunale alla scuola Pino Boero - abbiamo ricordato due fatti storici fondamentali del nostro Paese. Il Popolo genovese che si ribella all'invasore e la nascita dell'inno degli italiani. Cittadini genovesi prima, italiani poi e ora di un'Europa che deve dimostrare tolleranza, coesistenza e partecipazione. Crediamo sia fondamentale portare nelle scuole questi insegnamenti che partono dalla solidarietà, per costruire i valori del futuro sull'unità del passato".
La manifestazione è stata organizzata dal gruppo Oregina In Rete e la rievocazione storica, intitolata "La vera historia della Liberazione di Genova occupata dagli Austriaci" è stata messa in scena dal gruppo teatrale "Arte in Palco".