A Certosa gli Stati Generali dell'Economia: “Genova, un ponte sul mondo”

La seconda edizione degli Stati Generali dell'Economia si è svolta martedì 16 ottobre nel chiostro della chiesa di San Bartolomeo della Certosa. Sindaco Marco Bucci:«Questo è un luogo simbolo della tragedia del ponte Morandi, dove si sono svolte le riunioni degli sfollati. Partiamo da qui per dire che stiamo lavorando per creare lavoro, occupazione e ricadute economiche in tutta la città»

«Abbiamo voluto organizzare la seconda edizione degli Stati Generali dell'Economia nel chiostro della chiesa di San Bartolomeo della Certosa, luogo simbolo della tragedia del ponte Morandi, dove si sono svolte le riunioni degli sfollati. Partiamo da qui per dire che stiamo lavorando per creare lavoro, occupazione e ricadute economiche in tutta la città. E’ un percorso iniziato lo scorso anno, perché solo creando lavoro possiamo avere più persone che risiedono in città». Il sindaco Marco Bucci, nella sua introduzione, traccia la road map per il rilancio della città e la ripartenza dopo il crollo del ponte Morandi.

“Genova, un ponte sul mondo” è il tema di quest’anno: «Il primo obiettivo è quello di concentrare l’attenzione sulla parte della città maggiormente colpita – spiega l’assessore allo sviluppo economico Giancarlo Vinacci - È necessario mantenere acceso il faro dell’attenzione fino a quando non sarà posata la prima pietra e completato il nuovo ponte e tutte le infrastrutture siano ripristinate, in modo da consentire a imprese, artigiani e commercianti di pianificare il futuro».

Il Comune di Genova presenterà nelle diverse tavole rotonde dedicate ai settori chiave per lo sviluppo e la crescita della città - Industria ad Alta Tecnologia, Porto e Logistica, Trasporti e Mobilità, Commercio, e infine Turismo, Cultura e Silver Economy -, «le sue linee programmatiche - prosegue Vinacci -.  Il crollo del ponte Morandi non ha fermato nulla, è come se avessimo bucato una gomma: ci siamo subito messi all’opera per riparla, siamo ripartititi e stiamo correndo per recuperare tutti i tempi. Oggi presenteremo quello che abbiamo fatto e cosa è già in programma per la blue economy, la silver economy e la novità della space economy».

Durante gli stati generali dell’economia verrà firmato un “Protocollo d’Intesa per lo sviluppo sinergico e coordinato degli eventi Blue Economy – GENOA BLUE FORUM” tra Comune di Genova, Associazione Genova Smart City, Camera di Commercio di Genova, Assagenti e Università degli Studi di Genova: «l’economia del mare è fondamentale per la nostra città” sottolinea Massimo Giachetta della Camera di Commercio, e snocciola le percentuali di perdita del porto e della logistica dal crollo del ponte Morandi: «abbiamo registrato una contrazione che si attesta fra il 20 e il 25 per cento. Occorre dare tempi certi per la ricostruzione perché gli armatori – che a oggi sono rimasti tutti qui – non scelgano poi altri porti»

Le parole: Blue economy

Costituisce una parte importante del  sistema produttivo italiano. Nel nostro Paese, come racconta il VI Rapporto sull’economia del mare di Unioncamere,  sono quasi 200 mila le imprese impegnate nella blue economy che rappresenta il 10% del PIl, quindi per 120 miliardi, comprensiva anche dell’indotto. Una forza imprenditoriale che cresce rispetto al resto dell’economia, grazie ad una variazione negli ultimi cinque anni di circa l’8%. In questo ambito «la Liguria fa la parte del leone, seguita dal Lazio e dalla Sardegna» specifica Giancarlo Vinacci, «è già una nostra conquista e va assolutamente consolidata».

e Silver economy

Letteralmente vuol dire “economia d’argento” e indica l’insieme di servizi e di prodotti destinati alla platea degli over 60, i giovani anziani. Merrill Linch nel 2014 stimava che la silver economy valesse 7mila miliardi di dollari all’anno, il  che la porrebbe al terzo posto fra le economie mondiali, e potrebbe raggiungere 15mila miliardi nel 2020.

Oggi la concezione di invecchiamento è talmente cambiata da aver innescato una vera e propria rivoluzione nel modo di pensare e di vivere l’età d’argento, con profondi cambiamenti nelle abitudini e nelle esigenze dei senior in ogni sfera della vita e del tempo libero. E la continua crescita del mercato dei servizi per anziani non lascia dubbi sull’attrattività del comparto per aziende e startup.

«Genova non è la città più anziana d’Europa -  commenta l’assessore Vinacci - ma la più longeva d’Europa. Quando penso alla silver ecnomy nella nostra città, penso ai giovani anziani del Nord Europa che qui da noi troverebbero un’alta qualità di vita: clima, paesaggio, arte, cultura e gastronomia».

In questa giornata sono attesi da tutti i partecipanti idee, impegni di sviluppo e di crescita. “ Vi esorto -  dice con commozione Marco Bucci – a continuare a lavorare in maniera coesa come è stato finora. In questi mesi abbiamo dato un esempio di coesione come città: 600 mila persone hanno lavorato insieme, si sono tirate su le maniche senza pensare al proprio beneficio ma a quello di tutta la città. . Tutta la città si è espressa per un obiettivo comune e così i privati hanno offerto case, aree, le imprese hanno fornito strumenti, soldi per aiutare gli sfollati. Se continueremo a lavorare come abbiamo fatto in questi due mesi come città, vi assicuro che nessuno potrà garantire una crescita come l’abbiamo fatta e la faremo noi. Il segreto è questo: lavorare tuti insieme Ognuno per la sua parte, con le sue specificità, perché la diversità è un valore, con l’obiettivo comune di far crescere Genova e questo significa lavoro, occupazione e ricadute economiche positive in tutta la città».

Il programma completo della seconda edizione degli Stati Generali dell'Economia


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16 ottobre 2018
Ultimo aggiornamento: 16/10/2018
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