Una vallata segnata, come altre purtroppo, da ferite profondissime delle alluvioni sulle strade, sui versanti e le attività, che però non ha perso la voglia e il desiderio di unire le forze per risollevarsi e guardare avanti. E’ la Fontanabuona che oggi il sindaco metropolitano Marco Doria ha visto da vicino, incontrando gli amministratori locali dei dodici comuni fontanini a Cicagna, facendo con loro sopralluoghi su alcune frane e visitando la sede del Gal e di un’azienda ardesiaca.
Marco Doria ha indicato tra i punti chiave per l’azione della Città Metropolitana che dal 1^ gennaio prossimo subentrerà alla Provincia “la consapevolezza di dover intervenire su un territorio fragilissimo, che non tiene più l’acqua che trabocca da tutti i pendii, con frane e cedimenti sulle strade, ormai innumerevoli, quasi una ‘via Crucis’. E’ un problema enorme, non solo di questa vallata, ma di tutto il territorio e dell’intero paese e occorre una grande scelta politica nazionale per risanare e rimettere in sesto il territorio. Da soli i Comuni non possono riuscirci e nemmeno la Città Metropolitana anche se in tutti i casi di emergenza, selezionando le priorità dobbiamo comunque fare il possibile” e insieme “l’importanza della valorizzazione del territorio e delle sue energie.” Per aiutare "i Comuni, le persone, le imprese a valorizzare il territorio la Città Metropolitana che non può fare miracoli, perché vive la stessa difficile realtà dei Comuni” non ha disposizione molte risorse “per questo nei suoi bilanci dovrà distribuirle facendo scelte con grande intelligenza, condivisione e spirito di collaborazione, riducendo i tempi e semplificando passaggi e procedure, in un rapporto reale e costante tra gli amministratori della Città Metropolitana e quelli del territorio.”
Le prime tappe della visita in Fontanabuona hanno portato Marco Doria, accompagnato dal consigliere metropolitano Arnaldo Buscaglia e dai sindaci di Lumarzo Guido Guelfo e Bargagli, Sergio Aveto, sullo squarcio lasciato sulla provinciale 225 alle Ferriere dall’alluvione dello scorso anno, dove si transita ancora a senso unico alternato in attesa degli interventi definitivi per cui sono in corso in Provincia le procedure per la gara, con avvio del cantiere in primavera, e su un’altra frana, a poca distanza, che richiede altri lavori sul versante, sulla stessa strada che attraversa per 33 chilometri tutta la Fontanabuona. Lumarzo ha altre criticità, compresa l’interruzione della provinciale che si collega a Sant’Alberto, chiusa per frane in due punti, sia sul versante di Bargagli, dove i lavori di ripristino stanno partendo, sia sul lato fontanino, dove invece “restano tanti e gravi i disagi per il gruppo degli abitanti” ha detto a Marco Doria Gino Dapino, uno di loro, che ha poi accompagnato Doria con il sindaco Guelfo anche nel circolo Acli di Ferriere, dove il sindaco metropolitano ha visitato la grande bocciofila coperta. A Moconesi il sindaco Gabriele Trossarello e la presidente Marisa Bacigalupo hanno presentato a Marco Doria progetti e iniziative del Gal, compreso il nuovo anello per mountain bike del Monte Caucaso, realizzato con progetti europei e poi lo hanno accompagnato in un sopralluogo al versante di frana di Novellina “che non è un problema di Moconesi, ma di tutta la valle – ha detto Gabriele Trossarello -.perchè se il pendio crollasse bloccherebbe tutto l’alveo del Lavagna.” In vallata (dove Marisa Bacigalupo presiede anche il comitato “Salviamo la Fontanabuona” con 3.500 iscritti) resistono anche una ventina di aziende per la lavorazione dell’ardesia e Marco Doria ne ha visitata una, la L.E.A.M.I., guidato da Franca Garbarino che ne è titolare con il fratello. Dodici dipendenti perché la crisi ha ridotto gli organici, ma “tutti veri maestri nella lavorazione delle lastre spaccate a mano, ancora richiestissime dai mercati europei e di altri continenti” ha detto con orgoglio la titolare. E poi l’incontro istituzionale con tutti i Comuni della vallata (Lumarzo, Neirone, Tribogna, Moconesi, Orero, Favale di Malvaro, Lorsica, Coreglia,Cicagna, San Colombano Certenoli, Carasco e Leivi) organizzato a Cicagna dal sindaco Roberto Bacigalupo, al quale hanno partecipato anche il vicesindaco metropolitano Valentina Ghio e il consigliere metropolitano Giovanni Collorado. Dal territorio richieste alla Città Metropolitana sui servizi sovracomunali, dal trasporto pubblico locale a quello idrico integrato e sugli investimenti mirati per la prevenzione dei rischi idrogeologici.
Ufficio Stampa della Provincia di Genova
Marco Doria ha indicato tra i punti chiave per l’azione della Città Metropolitana che dal 1^ gennaio prossimo subentrerà alla Provincia “la consapevolezza di dover intervenire su un territorio fragilissimo, che non tiene più l’acqua che trabocca da tutti i pendii, con frane e cedimenti sulle strade, ormai innumerevoli, quasi una ‘via Crucis’. E’ un problema enorme, non solo di questa vallata, ma di tutto il territorio e dell’intero paese e occorre una grande scelta politica nazionale per risanare e rimettere in sesto il territorio. Da soli i Comuni non possono riuscirci e nemmeno la Città Metropolitana anche se in tutti i casi di emergenza, selezionando le priorità dobbiamo comunque fare il possibile” e insieme “l’importanza della valorizzazione del territorio e delle sue energie.” Per aiutare "i Comuni, le persone, le imprese a valorizzare il territorio la Città Metropolitana che non può fare miracoli, perché vive la stessa difficile realtà dei Comuni” non ha disposizione molte risorse “per questo nei suoi bilanci dovrà distribuirle facendo scelte con grande intelligenza, condivisione e spirito di collaborazione, riducendo i tempi e semplificando passaggi e procedure, in un rapporto reale e costante tra gli amministratori della Città Metropolitana e quelli del territorio.”
Le prime tappe della visita in Fontanabuona hanno portato Marco Doria, accompagnato dal consigliere metropolitano Arnaldo Buscaglia e dai sindaci di Lumarzo Guido Guelfo e Bargagli, Sergio Aveto, sullo squarcio lasciato sulla provinciale 225 alle Ferriere dall’alluvione dello scorso anno, dove si transita ancora a senso unico alternato in attesa degli interventi definitivi per cui sono in corso in Provincia le procedure per la gara, con avvio del cantiere in primavera, e su un’altra frana, a poca distanza, che richiede altri lavori sul versante, sulla stessa strada che attraversa per 33 chilometri tutta la Fontanabuona. Lumarzo ha altre criticità, compresa l’interruzione della provinciale che si collega a Sant’Alberto, chiusa per frane in due punti, sia sul versante di Bargagli, dove i lavori di ripristino stanno partendo, sia sul lato fontanino, dove invece “restano tanti e gravi i disagi per il gruppo degli abitanti” ha detto a Marco Doria Gino Dapino, uno di loro, che ha poi accompagnato Doria con il sindaco Guelfo anche nel circolo Acli di Ferriere, dove il sindaco metropolitano ha visitato la grande bocciofila coperta. A Moconesi il sindaco Gabriele Trossarello e la presidente Marisa Bacigalupo hanno presentato a Marco Doria progetti e iniziative del Gal, compreso il nuovo anello per mountain bike del Monte Caucaso, realizzato con progetti europei e poi lo hanno accompagnato in un sopralluogo al versante di frana di Novellina “che non è un problema di Moconesi, ma di tutta la valle – ha detto Gabriele Trossarello -.perchè se il pendio crollasse bloccherebbe tutto l’alveo del Lavagna.” In vallata (dove Marisa Bacigalupo presiede anche il comitato “Salviamo la Fontanabuona” con 3.500 iscritti) resistono anche una ventina di aziende per la lavorazione dell’ardesia e Marco Doria ne ha visitata una, la L.E.A.M.I., guidato da Franca Garbarino che ne è titolare con il fratello. Dodici dipendenti perché la crisi ha ridotto gli organici, ma “tutti veri maestri nella lavorazione delle lastre spaccate a mano, ancora richiestissime dai mercati europei e di altri continenti” ha detto con orgoglio la titolare. E poi l’incontro istituzionale con tutti i Comuni della vallata (Lumarzo, Neirone, Tribogna, Moconesi, Orero, Favale di Malvaro, Lorsica, Coreglia,Cicagna, San Colombano Certenoli, Carasco e Leivi) organizzato a Cicagna dal sindaco Roberto Bacigalupo, al quale hanno partecipato anche il vicesindaco metropolitano Valentina Ghio e il consigliere metropolitano Giovanni Collorado. Dal territorio richieste alla Città Metropolitana sui servizi sovracomunali, dal trasporto pubblico locale a quello idrico integrato e sugli investimenti mirati per la prevenzione dei rischi idrogeologici.
Ufficio Stampa della Provincia di Genova