"Il brand è uno strumento fondamentale di identità, visibilità ee posizionamento delle città e dei territori", ha detto Miguel Rivas, aprendo i lavori. Le città devono superare gap di partecipazione, di tempi, di budget, porre attenzione al "racconto" della città e trasformarlo in un messaggio - il brand - espresso anche ma non solo attraverso il logo, usare grafica, linguaggio, fotografia, segni distintivi del tessuto urbano per esprimere e diffondere la consapevolezza dell'identità, e attraverso questa la visibilità ed efficacia necessarie per attrarre turisti imprese, intelligenze. Il branding è però soprattutto un processo di condivisione dell'immagine e comunicazione della con chi in essa vive e lavora.
Su questi temi sono tornati gli interventi e case histories del pomeriggio. Particolarmente apprezzata l'esperienza di Genova, caratterizzata da un percorso molto strutturato, realizzato grazie al progetto europeo Urbact City Logo, e da una particolare attenzione alla condivisione, che sta facendo del progetto "Genova more than this" uno dei casi più avanzati di diffusione del brand nel tessuto sociale, economico e culturale urbano. Bologna punta prevalentemente su un'attenta ricerca di visual identity; Barcellona centra la propria strategia sull'aspetto contenutistico, superando il concetto di capitale del turismo e puntando a distinguersi come città di business, tecnologie e investimenti.
Esempi di brand di successo come Costa Edutainment e Festival della Scienza hanno sottolineato lo stretto rapporto esistente fra brand della città, infrastrutture culturali o di divulgazione scientifica e grandi eventi, che spesso si caratterizzano anche per il legame con la città che li ospita o dove sono nati.
Sempre più importanti e sfidanti le opportunità offerte dal web e in particolare dai social media: molto interesse ha suscitato la presentazione del "generatore di loghi" ideato dai giovani dell'Associazione "Uleugo" .
Oggi i lavori proseguono con una sessione sugli sviluppi e progetti concreti di city branding e city marketing a budget zero, e sul tema, particolarmente innovativo, del " brand Europe", cioè come e in che misura l'"essere Europa" influenzi l'identità e l'immagine percepita delle città e dei territori.
Su questi temi sono tornati gli interventi e case histories del pomeriggio. Particolarmente apprezzata l'esperienza di Genova, caratterizzata da un percorso molto strutturato, realizzato grazie al progetto europeo Urbact City Logo, e da una particolare attenzione alla condivisione, che sta facendo del progetto "Genova more than this" uno dei casi più avanzati di diffusione del brand nel tessuto sociale, economico e culturale urbano. Bologna punta prevalentemente su un'attenta ricerca di visual identity; Barcellona centra la propria strategia sull'aspetto contenutistico, superando il concetto di capitale del turismo e puntando a distinguersi come città di business, tecnologie e investimenti.
Esempi di brand di successo come Costa Edutainment e Festival della Scienza hanno sottolineato lo stretto rapporto esistente fra brand della città, infrastrutture culturali o di divulgazione scientifica e grandi eventi, che spesso si caratterizzano anche per il legame con la città che li ospita o dove sono nati.
Sempre più importanti e sfidanti le opportunità offerte dal web e in particolare dai social media: molto interesse ha suscitato la presentazione del "generatore di loghi" ideato dai giovani dell'Associazione "Uleugo" .
Oggi i lavori proseguono con una sessione sugli sviluppi e progetti concreti di city branding e city marketing a budget zero, e sul tema, particolarmente innovativo, del " brand Europe", cioè come e in che misura l'"essere Europa" influenzi l'identità e l'immagine percepita delle città e dei territori.