E’ ripreso, dopo la pausa estiva, il ciclo di incontri “A colazione con il Sindaco”. Il secondo appuntamento, che si è svolto in un noto bar di Corso De Stefanis, ha acceso i riflettori sul territorio del Municipio III Bassa Val Bisagno e proseguirà ogni due settimane sino al 12 aprile 2018. L’iniziativa, sin dal suo avvio, è stata accolta molto favorevolmente dai genovesi che hanno già inviato numerosissime richieste di partecipazione.
Come già avvenuto durante l’appuntamento inaugurale dello scorso 27 luglio, ospitato in un locale di via Garibaldi, il sindaco Marco Bucci incontrerà una ventina di genovesi che potranno dialogare con lui per circa un’ora e avere un contatto diretto con le istituzioni.
La partecipazione agli incontri è libera e aperta anche a chi non risiede nel Municipio in cui vengono organizzati di volta in volta. Chi è interessato può compilare un apposito modulo reperibile sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.genova.it/content/a-colazione-con-il-sindaco oppure telefonare all’ufficio Relazioni con il pubblico al numero verde 800085324, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.30. Non è possibile iscriversi a più di un incontro.
Il calendario degli incontri, che rientrano nel “Patto della trasparenza”, proseguirà venerdì 29 settembre nel Municipio I Centro Est per poi toccare giovedì 12 ottobre il Municipio VII Ponente.
Ecco i principali temi toccati.
“Ho sempre detto che il rapporto diretto con l’amministrazione debba essere migliorato - ha detto Bucci in risposta alla richiesta di un maggiore feedback tra cittadini e Comune - magari anche attraverso contatti diretti tramite chat online per dare informazioni in tempi rapidi e in maniera efficace. Ci saranno grossi cambiamenti, in questo senso stiamo lavorando per modificare parecchie cose”.
La critica fine a se stessa non serve. Ben vengano invece le spinte a fare meglio, attraverso gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, come le e-mail.
“Occorre che il cittadino – insiste il sindaco - faccia sempre di più la propria parte per segnalare le cose che non vanno in maniera da creare un processo virtuoso e crescere tutti insieme. Continuare a insistere lavorando uniti per migliorare e rendere sempre più efficiente la macchina comunale. Chiedo ai cittadini di aiutarci a far crescere il sistema operando “a tenaglia” dall’alto e dal basso, non si può aspettare solo un intervento dall’alto. Condivido l’idea di attivare un numero unico del Comune di Genova da utilizzare per le segnalazioni. Se dopo tre segnalazioni ai responsabili non ricevete risposta scrivete a me”.
Ai molti che sollevano il tema della disoccupazione e dell’esodo dei giovani che cercano lavoro nelle altre città del Nord o all’estero, il sindaco risponde che la soluzione non consiste nell’assumere molte persone in Comune (anche se è previsto un aumento del personale) ma lavorando in maniera indiretta.
“Si devono creare infrastrutture, opportunità, condizioni e spiegare alle aziende che investire a Genova è meglio e più conveniente che farlo altrove. Stiamo andando verso una fase di crescita e si prevede che entro la fine dell’anno in Liguria verranno offerti 20000 posti, 11000 dei quali a Genova, la maggioranza di questi posti di lavoro riguardano turismo, ristorazione, alberghi, ecc”.
Torna poi il tema del degrado e del confronto con le altre città, dove i servizi funzionano e la qualità della vita è migliore. Nasce la proposta di una gara a premi per i quartieri che dimostrano più attenzione verso il proprio territorio.
“Una gara fra quartieri per la pulizia e la vivibilità è un'idea che mi piace – risponde Bucci. Ad esempio si potrebbe pensare che i cittadini che portano la differenziata potrebbero avere vantaggi economici. A Sestri Levante hanno avuto idea simile ma le situazioni sono diverse e con meccanismi diversi. Se c'è una strada sporca è più facile che venga sporcata. Il processo di pulizia della città deve essere proseguito con costanza perché attiva un ciclo virtuoso che porta le persone ad avere maggior rispetto di ciò che è pubblico, pulizia delle strade compresa. Il sistema sta andando avanti e altre cose sono in cantiere. Sarebbe opportuno studiare meglio questi meccanismi”.
Il controllo e la pulizia del territorio, del decoro e del senso civico, sono i temi più gettonati.
“Sicurezza, pulizia, illuminazione e mobilità sono le quattro basi del vivere civile. Se manca anche uno solo di questi elementi non si può parlare di vivere in maniera civile – risponde il primo cittadino. Nel vostro quartiere ci sono, ad esempio, problemi per lo stadio e il mercato: in termini strategici sapete che vogliamo portare il trasporto veloce in tutta la Valbisagno, entro la fine dell’anno partirà la manifestazione di interesse ma per la realizzazione occorreranno 3-4 anni di lavoro e prima partiamo meglio è. In termini pratici, secondo me, il parcheggio solo per residenti e ben controllato potrebbe essere una buona soluzione. In Italia il controllo del territorio da parte del cittadino è considerato alla stregua di una spiata ma invece all’estero è considerato un valore importante in quanto forma di volontariato per il vivere civico di tutti. Occorre sviluppare anche questo aspetto. Inoltre, dobbiamo fare qualcosa con i vigili per garantire maggiori controlli in funzione della vivibilità”.
La discussione si trasferisce poi sul restyling dell’ex mercato di Corso Sardegna e sulla presenza, a volte ingombrante, dello stadio di Marassi.
" Intendiamo vendere lo stadio a entrambe le società, o a qualcun altro che faccia da terzo, ed utilizzare quanto incassato per riqualificare il quartiere di Marassi ad esempio per la realizzazione della metropolitana leggera (che potrebbe essere pronta dopo due anni e mezzo dall’apertura del cantiere) o per la riqualificazione del mercato di corso Sardegna. Ricordiamoci che lo stadio fa parte dell’identità del quartiere di Marassi. La metropolitana sino a Terralba sarebbe più facile ma riguarda anche le ferrovie. Sul mercato di Corso Sardegna le idee ci sono e condivido chi afferma di realizzare spazi verdi per tutte le età”.
Come già avvenuto durante l’appuntamento inaugurale dello scorso 27 luglio, ospitato in un locale di via Garibaldi, il sindaco Marco Bucci incontrerà una ventina di genovesi che potranno dialogare con lui per circa un’ora e avere un contatto diretto con le istituzioni.
La partecipazione agli incontri è libera e aperta anche a chi non risiede nel Municipio in cui vengono organizzati di volta in volta. Chi è interessato può compilare un apposito modulo reperibile sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.genova.it/content/a-colazione-con-il-sindaco oppure telefonare all’ufficio Relazioni con il pubblico al numero verde 800085324, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.30. Non è possibile iscriversi a più di un incontro.
Il calendario degli incontri, che rientrano nel “Patto della trasparenza”, proseguirà venerdì 29 settembre nel Municipio I Centro Est per poi toccare giovedì 12 ottobre il Municipio VII Ponente.
Ecco i principali temi toccati.
“Ho sempre detto che il rapporto diretto con l’amministrazione debba essere migliorato - ha detto Bucci in risposta alla richiesta di un maggiore feedback tra cittadini e Comune - magari anche attraverso contatti diretti tramite chat online per dare informazioni in tempi rapidi e in maniera efficace. Ci saranno grossi cambiamenti, in questo senso stiamo lavorando per modificare parecchie cose”.
La critica fine a se stessa non serve. Ben vengano invece le spinte a fare meglio, attraverso gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, come le e-mail.
“Occorre che il cittadino – insiste il sindaco - faccia sempre di più la propria parte per segnalare le cose che non vanno in maniera da creare un processo virtuoso e crescere tutti insieme. Continuare a insistere lavorando uniti per migliorare e rendere sempre più efficiente la macchina comunale. Chiedo ai cittadini di aiutarci a far crescere il sistema operando “a tenaglia” dall’alto e dal basso, non si può aspettare solo un intervento dall’alto. Condivido l’idea di attivare un numero unico del Comune di Genova da utilizzare per le segnalazioni. Se dopo tre segnalazioni ai responsabili non ricevete risposta scrivete a me”.
Ai molti che sollevano il tema della disoccupazione e dell’esodo dei giovani che cercano lavoro nelle altre città del Nord o all’estero, il sindaco risponde che la soluzione non consiste nell’assumere molte persone in Comune (anche se è previsto un aumento del personale) ma lavorando in maniera indiretta.
“Si devono creare infrastrutture, opportunità, condizioni e spiegare alle aziende che investire a Genova è meglio e più conveniente che farlo altrove. Stiamo andando verso una fase di crescita e si prevede che entro la fine dell’anno in Liguria verranno offerti 20000 posti, 11000 dei quali a Genova, la maggioranza di questi posti di lavoro riguardano turismo, ristorazione, alberghi, ecc”.
Torna poi il tema del degrado e del confronto con le altre città, dove i servizi funzionano e la qualità della vita è migliore. Nasce la proposta di una gara a premi per i quartieri che dimostrano più attenzione verso il proprio territorio.
“Una gara fra quartieri per la pulizia e la vivibilità è un'idea che mi piace – risponde Bucci. Ad esempio si potrebbe pensare che i cittadini che portano la differenziata potrebbero avere vantaggi economici. A Sestri Levante hanno avuto idea simile ma le situazioni sono diverse e con meccanismi diversi. Se c'è una strada sporca è più facile che venga sporcata. Il processo di pulizia della città deve essere proseguito con costanza perché attiva un ciclo virtuoso che porta le persone ad avere maggior rispetto di ciò che è pubblico, pulizia delle strade compresa. Il sistema sta andando avanti e altre cose sono in cantiere. Sarebbe opportuno studiare meglio questi meccanismi”.
Il controllo e la pulizia del territorio, del decoro e del senso civico, sono i temi più gettonati.
“Sicurezza, pulizia, illuminazione e mobilità sono le quattro basi del vivere civile. Se manca anche uno solo di questi elementi non si può parlare di vivere in maniera civile – risponde il primo cittadino. Nel vostro quartiere ci sono, ad esempio, problemi per lo stadio e il mercato: in termini strategici sapete che vogliamo portare il trasporto veloce in tutta la Valbisagno, entro la fine dell’anno partirà la manifestazione di interesse ma per la realizzazione occorreranno 3-4 anni di lavoro e prima partiamo meglio è. In termini pratici, secondo me, il parcheggio solo per residenti e ben controllato potrebbe essere una buona soluzione. In Italia il controllo del territorio da parte del cittadino è considerato alla stregua di una spiata ma invece all’estero è considerato un valore importante in quanto forma di volontariato per il vivere civico di tutti. Occorre sviluppare anche questo aspetto. Inoltre, dobbiamo fare qualcosa con i vigili per garantire maggiori controlli in funzione della vivibilità”.
La discussione si trasferisce poi sul restyling dell’ex mercato di Corso Sardegna e sulla presenza, a volte ingombrante, dello stadio di Marassi.
" Intendiamo vendere lo stadio a entrambe le società, o a qualcun altro che faccia da terzo, ed utilizzare quanto incassato per riqualificare il quartiere di Marassi ad esempio per la realizzazione della metropolitana leggera (che potrebbe essere pronta dopo due anni e mezzo dall’apertura del cantiere) o per la riqualificazione del mercato di corso Sardegna. Ricordiamoci che lo stadio fa parte dell’identità del quartiere di Marassi. La metropolitana sino a Terralba sarebbe più facile ma riguarda anche le ferrovie. Sul mercato di Corso Sardegna le idee ci sono e condivido chi afferma di realizzare spazi verdi per tutte le età”.