Combattere la corruzione: seminario a Tursi
Doria: "Più trasparenza e maggiore efficienza"

Relazioni degli assessori sulle iniziative già assunte. Anna Canepa, sostituto procuratore antimafia: "La corruzione fa parte, ormai, del costume, e quindi serve prevenirla e poi reprimerla. La trasparenza è una delle chiavi di volta, ma dobbiamo fare di più”

Testo Alternativo
Prevenire corruzione e illegalità nella Pubblica Amministrazione. Questo il tema che, per iniziativa del Comune di Genova, in collaborazione con Themis, Scuola per la Pubblica Amministrazione, è stato discusso l'8 luglio in un seminario nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi.

Alla base del convegno l'inquadramento della legge 190/2012, una normativa composta in sostanza da un articolo di 83 commi che prevede una serie di misure preventive e repressive contro la corruzione in ambito pubblico.

Il seminario ha l’obiettivo di creare un ambiente più favorevole allo sviluppo della cultura della legalità destinato in primis a funzionari e dirigenti comunali e l'ulteriore obiettivo di creare un ambiente più favorevole allo sviluppo della cultura della legalità nella società cittadina.

Il sindaco Marco Doria, portando il saluto in apertura del seminario, ha ricordato che il Comune di Genova si è immediatamente attivato per rendere operativa la legge contro la corruzione e l'illegalità, considerando di assoluta importanza l'impegno per la trasparenza nella pubblica amministrazione. Il sindaco ha posto l'accento sulla necessità di adeguare norme e comportamenti ad un duplice obiettivo: l'inderogabile necessita della trasparenza e la celerità e l'efficacia degli interventi, altra grande esigenza nel governo della cosa pubblica.

Al saluto de sindaco hanno fatto seguito le relazioni delle assessori Elena Fiorini e Isabella Lanzone dedicate alle iniziative già assunte dall'Amministrazione comunale, rispettivamente in tema di lotta alla corruzione e di trasparenza amministrativa.

L'assessore Elena Fiorini ha sottolineato che: "L'Amministrazione civica deve avere la capacità di controllare la trasparenza dei processi decisionali e la necessaria rapidità delle procedure amministrative".

"Il personale tutto deve aiutare la pubblica amministrazione a tradurre nel concreto il quadro di sintesi pianificato negli atti e nei piani adottati" è l'auspicio, poi dell'assessore al personale Isabella Lanzone.    

Il Comune di Genova è stato uno dei primi enti locali in Italia ad adottare, pur in assenza di un piano nazionale, il piano di prevenzione della corruzione e dell’illegalità con il programma triennale per la trasparenza e l’integrità, nella formulazione proposta dal segretario generale e approvata con delibera di Giunta già nello scorso maggio.

L’incontro vuole essere un primo appuntamento  seguito a breve da una futura occasione di studio, non ha un intento solo didascalico, dunque, ma tende a un’analisi congiunta e condivisa del fenomeno sul territorio applicando tutte i mezzi possibili contro la criminalità. 

Al seminario hanno partecipano il procuratore nazionale antimafia, Anna Canepa, il procuratore generale della Corte d’Appello di Genova, Vito Monetti, il vice-procuratore generale della Corte dei Conti Liguria, Silvio Ronci, insieme al Generale dei Carabinieri in congedo ed ex Capo DIA di Genova, Luigi Marra e al vice presidente di Trasparency International Italia, Virgilio Carnevali.

Ha portato, in conclusione, il suo contributo anche Andrea Simi, responsabile della struttura Trasparenza, contrasto alla corruzione e semplificazione del Segretariato Generale della Regione Lazio.

 Anna Canepa ha voluto sottolineare come: "La legge 190/2012 abbia segnato, anche se imperfetta, un  punto di rottura rispetto al clima di rassegnazione generale al fenomeno diffuso nella società italiana fino a partire dagli anni 90".

 Puntuali anche tutti gli altri interventi che hanno esaminato nel dettaglio: i dati relativi alla diffusione di corruzione e illegalità nel mondo e nelle regioni italiane, le innovazioni normative introdotte, le nuove figure di reato delineate nel codice penale.
8 luglio 2013
Ultimo aggiornamento: 09/07/2013
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