Il modo di fare consegne in città cambia volto: dai furgoni inquinanti e che occupano metà carreggiata, creando problemi alla circolazione già congestionata delle città, all’uso di biciclette e scooter elettrici.
Questo è l’obiettivo di Pro-e-Bike, un progetto europeo coordinato per l’Italia da Poliedra (Politecnico di Milano) che si interfaccia con Ele.C.Tra., un altro programma europeo per la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici a due ruote di cui il Comune di Genova è coordinatore a livello di partenariato europeo.
Entrambi sono finanziati nell’ambito del bando IEE (Intelligent Energy Europe) sul tema della promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici a due ruote e l’amministrazione genovese è in prima linea nel sostenere questi progetti perché «il futuro della mobilità in città, sia dei cittadini sia delle merci, è quella elettrica – dice l’assessore alla Mobilità Dagnino – e il convegno di oggi ha presentato dei casi di successo a Genova, città notoriamente “difficile” per questo tipo di mobilità a causa della sua conformazione morfologica: le alture sono un problema in più rispetto a una città come Milano».
Il convegno di martedì 14 aprile a Palazzo Tursi è stato un momento di verifica dei risultati della sperimentazione del progetto Pro-e-Bike, consegna di pacchi e documenti in città usando “le due ruote”, in modo da analizzarne punti di forza e di debolezza.
Quattro aziende - TNT, Grafica KC , GLS ed Eco Bike Courier – hanno utilizzato la nuova modalità di consegna per un periodo di tempo variabile fra i tre mesi e i dodici mesi e hanno confermato che, oltre a una notevole diminuzione delle emissioni di CO2, hanno avuto un risparmio anche in termini economici: meno spesa per il carburante (l’elettricità costa meno) e per entrare nei centri, dove vige la zona a traffico limitato.
«A Genova TNT ha sostituito lo scooter elettrico a quello tradizionale – dice l’assessore – e in 92 giorni di sperimentazione ha risparmiato circa 200 euro a settimana di carburante e ridotto del 75 per cento le emissioni nocive per l’ambiente».
E sullo stesso livello sono anche le esperienze di Grafica KC Genova, che non ha nel suo core business le consegne ma usando una cargo bike a pedalata assistita ha visto aumentare le consegne in città e quella di assoluto successo di Eco Bike Courier: un’azienda giovane e fatta da giovani. Fondata nel 2011 da Ivan Azzaro dà lavoro ad altre tre persone, assunte con contratto a tempo indeterminato e la cui eà è compresa fra i 28 e i 33 anni. Sono partiti con venti consegne al giorno nel 2012 e oggi sono a 80/120, a seconda del periodo dell’anno: nella vicinanza delle feste aumentano e assumono anche altri ragazzi per potenziare l’organico. E non consegnano solo piccoli pacchetti: anche cassette di frutta bio provenienti dal basso Piemonte e dalla Riviera: circa 100 alla settimana.
Punto di forza di questo tipo di mobilità è la rapidità, la sostenibilità e il risparmio, ma è compito dell’Ente pubblico la governance del sistema «incentivandone l’uso, predisponendo protocolli d’intenti con i privati, implementando il numero delle colonnine di ricarica – dichiara Dagnino – in modo da superare le criticità e la diffidenza verso questo nuovo sistema».
Lavorare a stretto contatto tra pubblico e privato perché il futuro è sempre di più e-commerce e le smart city devono essere in grado di mettere in campo soluzioni innovative. Un esempio vincente è quello di GLS a Milano, che il 20 aprile inaugura una piattaforma logistica vicino al centro città dal quale faranno le consegne – all’interno della famosa zona C – con tre e-bike oltre a biciclette tradizionali.
Infine un’ultima considerazione: consegnare in maniera sostenibile è un valore aggiunto, molto apprezzato dalla clientela, che spinge a scegliere un corriere piuttosto che un altro proprio per questo motivo. Lo testimonia il successo della genovese Eco Bike Courier: la loro pubblicità sono stati gli stessi ragazzi in giro per la città a fare consegne.
Questo è l’obiettivo di Pro-e-Bike, un progetto europeo coordinato per l’Italia da Poliedra (Politecnico di Milano) che si interfaccia con Ele.C.Tra., un altro programma europeo per la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici a due ruote di cui il Comune di Genova è coordinatore a livello di partenariato europeo.
Entrambi sono finanziati nell’ambito del bando IEE (Intelligent Energy Europe) sul tema della promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici a due ruote e l’amministrazione genovese è in prima linea nel sostenere questi progetti perché «il futuro della mobilità in città, sia dei cittadini sia delle merci, è quella elettrica – dice l’assessore alla Mobilità Dagnino – e il convegno di oggi ha presentato dei casi di successo a Genova, città notoriamente “difficile” per questo tipo di mobilità a causa della sua conformazione morfologica: le alture sono un problema in più rispetto a una città come Milano».
Il convegno di martedì 14 aprile a Palazzo Tursi è stato un momento di verifica dei risultati della sperimentazione del progetto Pro-e-Bike, consegna di pacchi e documenti in città usando “le due ruote”, in modo da analizzarne punti di forza e di debolezza.
Quattro aziende - TNT, Grafica KC , GLS ed Eco Bike Courier – hanno utilizzato la nuova modalità di consegna per un periodo di tempo variabile fra i tre mesi e i dodici mesi e hanno confermato che, oltre a una notevole diminuzione delle emissioni di CO2, hanno avuto un risparmio anche in termini economici: meno spesa per il carburante (l’elettricità costa meno) e per entrare nei centri, dove vige la zona a traffico limitato.
«A Genova TNT ha sostituito lo scooter elettrico a quello tradizionale – dice l’assessore – e in 92 giorni di sperimentazione ha risparmiato circa 200 euro a settimana di carburante e ridotto del 75 per cento le emissioni nocive per l’ambiente».
E sullo stesso livello sono anche le esperienze di Grafica KC Genova, che non ha nel suo core business le consegne ma usando una cargo bike a pedalata assistita ha visto aumentare le consegne in città e quella di assoluto successo di Eco Bike Courier: un’azienda giovane e fatta da giovani. Fondata nel 2011 da Ivan Azzaro dà lavoro ad altre tre persone, assunte con contratto a tempo indeterminato e la cui eà è compresa fra i 28 e i 33 anni. Sono partiti con venti consegne al giorno nel 2012 e oggi sono a 80/120, a seconda del periodo dell’anno: nella vicinanza delle feste aumentano e assumono anche altri ragazzi per potenziare l’organico. E non consegnano solo piccoli pacchetti: anche cassette di frutta bio provenienti dal basso Piemonte e dalla Riviera: circa 100 alla settimana.
Punto di forza di questo tipo di mobilità è la rapidità, la sostenibilità e il risparmio, ma è compito dell’Ente pubblico la governance del sistema «incentivandone l’uso, predisponendo protocolli d’intenti con i privati, implementando il numero delle colonnine di ricarica – dichiara Dagnino – in modo da superare le criticità e la diffidenza verso questo nuovo sistema».
Lavorare a stretto contatto tra pubblico e privato perché il futuro è sempre di più e-commerce e le smart city devono essere in grado di mettere in campo soluzioni innovative. Un esempio vincente è quello di GLS a Milano, che il 20 aprile inaugura una piattaforma logistica vicino al centro città dal quale faranno le consegne – all’interno della famosa zona C – con tre e-bike oltre a biciclette tradizionali.
Infine un’ultima considerazione: consegnare in maniera sostenibile è un valore aggiunto, molto apprezzato dalla clientela, che spinge a scegliere un corriere piuttosto che un altro proprio per questo motivo. Lo testimonia il successo della genovese Eco Bike Courier: la loro pubblicità sono stati gli stessi ragazzi in giro per la città a fare consegne.