Con Slow Fish ritorna la festa
della pesca sostenibile

Appuntamento al Porto Antico, dal 18 al 21 maggio, con l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare che coniuga la convivialità alla conoscenza scientifica e alle buone pratiche, l’educazione al gusto all’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici

Sarà una grande festa ma “non una fiera del pesce” specifica Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, presentando, venerdì 24 marzo l’ottava edizione di Slow Fish, che si terrà al Porto Antico di Genova dal 18 al 21 maggio.

Organizzato dall’associazione Slow Food Italia, dalla Regione Liguria in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e il Comune di Genova, è l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare e coniuga la convivialità alla conoscenza scientifica e alle buone pratiche, l’educazione al gusto all’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici.

“La rete siamo noi” è il tema di quest’anno, di un evento che a partire dal 2004 ha consolidato un insieme di conoscenze, scambi e relazioni tra centinaia di “nodi” per i quali Genova è ormai un punto di riferimento imprescindibile: pescatori, artigiani e cuochi da tutto il mondo che si incontrano per condividere e sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica, alla biodiversità marina e all’equilibrio delle acque dolci.

«Una rete fatta da tanti fili, che uniscono la memoria del passato del nostro territorio, delle nostre eccellenze  gastronomiche, conosciute in tutto il mondo, alla costruzione di un futuro sostenibile  - sottolinea l’assessora alla Legalità Elena Fiorini, portando il saluto di tutta l'Amministrazione – Nel programma di questa edizione ci sono tanti temi su cui riflettere, eventi che coniugano la nostra storia, la nostra cultura al lavoro, alla salute, all’accoglienza».

«Genova è da sempre una città accogliente - prosegue Fiorini – e anche per questa edizione di Slow Fish tante famiglie genovesi ospiteranno i 100 delegati di Terra Madre». Arrivano dai cinque continenti e si danno appuntamento ogni due anni a questa manifestazione per confrontarsi, incontrarsi e costruire solide reti che vanno oltre le differenze linguistiche e culturali.

Nei 200 metri quadri di piazza Caricamento si alterneranno conferenze, assaggi, show cooking e laboratori, tanti appuntamenti con il mare sia per i bambini sia per gli adulti.
Con un linguaggio accessibile e diretto, ricercatori, interpreti del mondo della pesca e istituzioni affronteranno  i grandi temi scientifici al centro dei dibattiti internazionali: cambiamento climatico, valorizzazione delle risorse e sprechi.

«Negli ultimi cinquant’anni – spiega Carlo Petrini – il cibo ha perso valore. Oggi c’è una controtendenza che parte proprio dai territori. Bisogna cambiare paradigma, passare dalla produzione massiva ai piccoli produttori, ai pescatori. Riappropriarsi dei saperi locali, educare i bambini – futuri adulti di domani – a mangiare sano e in maniera consapevole. Come Slow Food abbiamo fortemente rivoluto Genova, sede dell’evento fin dalla prima edizione, caposaldo della politica di Slow Food sui mari.”

Un ruolo conquistato non soltanto in forza della sua tradizione, ma dell’apertura culturale che l’ha accompagnata nella storia: «Da Genova si è guardato per la prima volta al Nuovo Mondo - continua Petrini - e tutto il mondo è passato da Genova. Da questo porto sono salpati in cerca di un futuro migliore molti dei 60 milioni di italiani emigrati all’estero, come Mario Bergoglio, il padre di Papa Francesco. Una città dal cuore grande, che ha dato ospitalità a tante persone in attesa di fare il grande viaggio verso un futuro ignoto. Ecco, la fraternità dell’accoglienza è il valore distintivo di questa città».

Per godere appieno di Slow Fish, i visitatori saranno aiutati dai ciceroni di Slow Food a leggere l’evento attraverso i Percorsi Slow. Da Che pesci prendere, pensati per le scolaresche e il pubblico in visita a Master of Food, per sfatare falsi miti sul pesce a tavola con  cuochi e dietisti.

Non poteva  mancare un focus sulla tutela della biodiversità, narrata, e proposta in degustazione, dagli chef provenienti dall’Italia e dal mondo all’opera nei 15 appuntamenti della Cucina dell’Alleanza: un vero e proprio teatro in cui gli attori cucinano e raccontano gli ingredienti delle loro ricette, provenienti da produzioni rispettose dell’ambiente e del benessere animale.
E per chi vuole vedere i protagonisti della rete internazionale sbizzarrirsi ai fornelli, l’appuntamento è tra le bancarelle di pesce fresco e conservato, olio, sale e spezie del Mercato con i Fish-à-porter: una cucina, nello stile della Boqueria di Barcellona, nella quale cuochi e pescatori si alternano preparando piatti semplici e gustosi e spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.

Non sarà solo piazza delle Feste al Porto Antico protagonista di Slow Fish, perché quest’anno la manifestazione si apre alla città, con il coinvolgimento dei ristoratori genovesi ed eventi collaterali nel centro storico, con menù a tema e serate degustazioni nei locali dei vicoli.

Qui il programma completo di Slow Fish 2017


24 marzo 2017
Ultimo aggiornamento: 24/03/2017
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