Confeugo, un rito tradizionale
d’augurio per Genova

Sabato 17 dicembre, dalle ore 16, si ripeterà l’antica tradizione natalizia, beneaugurante per la città. “Ben trovòu Messé ro Duxe”, “Ben vegnùo Messé l’Abbòu”, sarà il saluto fra il presidente dell’associazione A Compagna, Franco Bampi, e il Sindaco Marco Doria. La cerimonia di quest’anno è dedicata alla figura di Eugenio Montale (1896-1981)

un ramo d'alloro che brucia
Sabato 17 dicembre si rinnova una tradizione antica e beneaugurante, il rito del Confeugo.

Il corteo storico con l’Abate del Popolo partirà alle 16 dal Porto Antico per arrivare alle 16,45  in piazza De Ferrari.

Dopo lo spettacolo degli sbandieratori dei Sestieri di Lavagna e combattimenti della Compagnia Balestrieri del Mandraccio, alle 17 sulle scale di Palazzo Ducale l’Abate del Popolo - il presidente di A Compagna Franco Bampi -  accoglierà il Doge, il sindaco di Genova, Marco Doria.

L’Abate, dopo aver salutato il Doge dicendogli “Ben trovòu messê ro Duxe” e aver ricevuto in risposta “Ben vegnûo messê l’Abbòu”, donerà al Sindaco il tradizionale ceppo di alloro, il “Confeugo”,  che verrà acceso al rintocco del “Campanon do Paxo”, la campana del Palazzo Ducale, collocata sulla Torre Grimaldina,  in un suggestivo contesto coreografico.

Un rituale che risale al 1300. In principio furono investiti di tale carica gli Abati delle podesterie del Polcevera, di Voltri e del Bisagno: successivamente l’incarico di occuparsi del Confeugo venne lasciato all’Abate del Bisagno, zona in cui erano presenti due massi vicini e dove iniziava il rito: su uno montava l’Abate del Popolo dell’anno precedente, sull’altro il nuovo Abate, che riceveva dal suo predecessore lo stendardo di San Giorgio, nonchè invocazioni e proteste.

La Cerimonia venne sospesa nel Settecento e ripresa nel 1923 da A Compagna, associazione nata in quell’anno per la tutela e la conservazione della cultura e delle tradizioni genovesi, per esser nuovamente interrotta nel 1937. Da allora è il presidente della Compagna che impersona l’Abate del Popolo, portando il tradizionale tronco d’alloro al Sindaco.

Così nel sabato che precede il Natale, Genova ricorda il suo passato con questo antico rito: una festa di benvenuto per il nuovo anno - che nel medioevo coincideva con il giorno di Natale -  organizzata dall’associazione A Compagna e il Comune di Genova.

Oggi come allora culmina con l’accensione del ceppo d'alloro, nella speranza di una fumata bianca e dritta, segno di buon auspicio per la città.

La cerimonia dedicata quest’anno dedicata a Eugenio Montale, il grande poeta, ma anche giornalista,  attivista politico e antifascista, nato a Genova il 12 ottobre 1896 -  proseguirà nel salone del maggior consiglio, aperta dai tradizionali “mugugni” dell'abate che elencherà al Doge tutti i problemi insoluti della città, con molte raccomandazioni e l'augurio che ne venga tenuto conto.

In programma un omaggio musicale a Eugenio Montale, con l’esibizione delle Quattro Chitarre di Genova che presenteranno un programma dal titolo “Canto d’amore corrisposto” dove la musica di Fabrizio De André incontra la poesia di Montale.

Con il Confeugo il Natale entra nel vivo e il circolo mandolinistico il Risveglio diretto da Eliano Calamaro, insieme con il Coro VeteraNova diretto da Silvio Maggiolo, eseguirà arie natalizie tradizionali che accompagneranno le danze popolari eseguite dal gruppo folcloristico Città di Genova.

Presenta il “Cintraco” Gilberto Volpara.

Alla cerimonia del Confeugo 2016 hanno collaborato: Associazione Carrettieri Genovesi, Associazione di Scopo Il Mangano, Compagnia Balestrieri del Mandraccio, Compagnia dei Viandanti, Sbandieratori dei Sestieri di Lavagna, Gruppo Folclorico Città di Genova, Gruppo Storico Praese, Gruppo Storico San Giorgio, Gruppo Storico Sestrese, Gruppo Le Gratie d’Amore, Gruppo Storico Culturale Sextum, Istituto Istruzione Secondaria Superiore Duchessa di Galliera, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Porto Antico Genova – SPA.
16 dicembre 2016
Ultimo aggiornamento: 17/12/2016
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