Martedì 21 febbraio le Forze dell’Ordine, con l’ausilio della Polizia Municipale, hanno sgomberato alcuni immobili confiscati e ancora occupati dalla famiglia Canfarotta.
Gli sgomberi hanno interessato una palazzina di Coronata in salita Padre Umile, e appartamentl, in via Canzio a Sampierdarena e in via Macelli di Soziglia nel centro storico: questi ultimi sono ricompresi nella delibera di acquisizione approvata lo scorso 14 febbraio in Consiglio comunale, che riguarda undici immobili, e il cui formale trasferimento avverrà con un decreto dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati.
Per completare l’acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune di Genova degli immobili inseriti nella delibera si devono attendere ancora alcune settimane.
L’Amministrazione civica ha costituito un gruppo interno di lavoro tecnico per coordinare le attività dirette a una veloce restituzione dei beni confiscati alla collettività: il Comune di Genova istituirà, anche, a breve, un tavolo di dialogo aperto alle realtà associative territoriali impegnate sul tema.
"Sono passaggi indispensabili al raggiungimento dell’obiettivo del recupero complessivo di questi immobili e del loro utilizzo come bene comune - dichiara Elena Fiorin, assessore comunale alla Legalità e Diritti - lo strumento della confisca è, infatti, sempre più applicato e diffuso, anche nelle regioni del Nord Italia, ed occorre dotarsi di nuovi strumenti di lavoro che possa-no consentire, in futuro, un intervento più celere e una migliore organizzazione del lavoro".
Gli sgomberi hanno interessato una palazzina di Coronata in salita Padre Umile, e appartamentl, in via Canzio a Sampierdarena e in via Macelli di Soziglia nel centro storico: questi ultimi sono ricompresi nella delibera di acquisizione approvata lo scorso 14 febbraio in Consiglio comunale, che riguarda undici immobili, e il cui formale trasferimento avverrà con un decreto dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati.
Per completare l’acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune di Genova degli immobili inseriti nella delibera si devono attendere ancora alcune settimane.
L’Amministrazione civica ha costituito un gruppo interno di lavoro tecnico per coordinare le attività dirette a una veloce restituzione dei beni confiscati alla collettività: il Comune di Genova istituirà, anche, a breve, un tavolo di dialogo aperto alle realtà associative territoriali impegnate sul tema.
"Sono passaggi indispensabili al raggiungimento dell’obiettivo del recupero complessivo di questi immobili e del loro utilizzo come bene comune - dichiara Elena Fiorin, assessore comunale alla Legalità e Diritti - lo strumento della confisca è, infatti, sempre più applicato e diffuso, anche nelle regioni del Nord Italia, ed occorre dotarsi di nuovi strumenti di lavoro che possa-no consentire, in futuro, un intervento più celere e una migliore organizzazione del lavoro".