Nell’ex Ospedale di Quarto, nella Casa degli Infermieri, Cassa Depositi e Prestiti ha messo a disposizione del Comune di Genova 40 appartamenti per l’emergenza del ponte Morandi: “Con la consegna, oggi, di questi alloggi a nove famiglie sfollate, possiamo dire che l’emergenza abitativa seguita alla tragedia del 14 agosto è in via della risoluzione. Entro la metà di novembre sarà completamente risolta, in largo anticipo sul ruolino di marcia” è il commento dell’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi.
Questi nove nuclei familiari "fanno salire a 90 il numero delle case pubbliche assegnate - continua Piciocchi -. C'è da sottolineare che delle 251 famiglie rimaste senza casa, 170 hanno scelto il contributo per l'autonoma sistemazione e hanno già ricevuto due mensilità.Stiamo per pagare la terza e poi vogliamo dare un contributo finale, comprensivo di tutta la somma a loro spettante, entro la fine dell’anno. Abbiamo ancora un centinaio di persone in albergo ma questo dipende dai tempi tecnici per ammobiliare gli appartamenti. Restano solamente tre nuclei familiari che non hanno ancora rappresentato al Comune le loro scelte, ma li stiamo sollecitando”.
E mercoledì 24 ottobre per queste nove famiglie è stata la giornata in cui ricominciare a vedere un po' di normalità: a loro il sindaco e commissario alla ricostruzione, Marco Bucci, e il presidente della Regione e Commissario delegato all’emergenza Giovanni Toti hanno consegnato le case offerte da Cdp, dove rimarranno per 18 mesi a costo zero.
Come sottolineato dal sindaco Marco Bucci “dal giorno della tragedia tutta Genova ha lavorato assieme, dimostrando a tutti di essere coesa. Abbiamo dimostrato di essere una città forte e riusciremo a fare Genova ancora più bella di prima”.
Anche Cassa Depositi e Prestiti ha voluto partecipare e “già dalle ore successive al crollo del ponte Morandi – afferma Salvatore Sardo, amministratore delegato di Cdp iImobiliare – ci siamo messi in contatto con le istituzioni locali per offrire il nostro aiuto concreto alla città. Abbiamo deciso di mettere a disposizione questo immobile, nel quale gli appartamenti, completamente ristrutturati e arredati, non sono mai stati abitati. In neanche un mese, grazie alla collaborazione con Regione e Comune, abbiamo fatto tutti i passaggi burocratici e oggi siamo estremamente soddisfatti di poter consegnare le chiavi alle famiglie che avevano scelto questa soluzione abitativa”.”
Ma Cassa depositi e Prestiti: “alla quale va il nostro grazie – sottolinea Bucci – per la piena e totale collaborazione" ha deciso anche di differire, senza oneri aggiuntivi per il Comune, il pagamento dei prestiti concessi relativamente alle rate in scadenza nel secondo semestre 2018 e nell’anno 2019. Questo intervento consentirà al Comune di liberare risorse finanziarie da impiegare in via prioritaria per rilanciare il territorio nel breve e medio-lungo temine.
“Le case sono pronte per essere abitate già da stasera e noi aspettiamo quanto prima l’invito a pranzo: la signora Erminia ci ha promesso i ravioli al sugo” scherzano il sindaco Bucci e il governatore Toti durante la consegna delle chiavi: da oggi anche queste nove famiglie hanno di nuovo uno spazio tutto loro dove ritrovare quella quotidianità spazzata via in una manciata di minuti il 14 agosto.
Questi nove nuclei familiari "fanno salire a 90 il numero delle case pubbliche assegnate - continua Piciocchi -. C'è da sottolineare che delle 251 famiglie rimaste senza casa, 170 hanno scelto il contributo per l'autonoma sistemazione e hanno già ricevuto due mensilità.Stiamo per pagare la terza e poi vogliamo dare un contributo finale, comprensivo di tutta la somma a loro spettante, entro la fine dell’anno. Abbiamo ancora un centinaio di persone in albergo ma questo dipende dai tempi tecnici per ammobiliare gli appartamenti. Restano solamente tre nuclei familiari che non hanno ancora rappresentato al Comune le loro scelte, ma li stiamo sollecitando”.
E mercoledì 24 ottobre per queste nove famiglie è stata la giornata in cui ricominciare a vedere un po' di normalità: a loro il sindaco e commissario alla ricostruzione, Marco Bucci, e il presidente della Regione e Commissario delegato all’emergenza Giovanni Toti hanno consegnato le case offerte da Cdp, dove rimarranno per 18 mesi a costo zero.
Come sottolineato dal sindaco Marco Bucci “dal giorno della tragedia tutta Genova ha lavorato assieme, dimostrando a tutti di essere coesa. Abbiamo dimostrato di essere una città forte e riusciremo a fare Genova ancora più bella di prima”.
Anche Cassa Depositi e Prestiti ha voluto partecipare e “già dalle ore successive al crollo del ponte Morandi – afferma Salvatore Sardo, amministratore delegato di Cdp iImobiliare – ci siamo messi in contatto con le istituzioni locali per offrire il nostro aiuto concreto alla città. Abbiamo deciso di mettere a disposizione questo immobile, nel quale gli appartamenti, completamente ristrutturati e arredati, non sono mai stati abitati. In neanche un mese, grazie alla collaborazione con Regione e Comune, abbiamo fatto tutti i passaggi burocratici e oggi siamo estremamente soddisfatti di poter consegnare le chiavi alle famiglie che avevano scelto questa soluzione abitativa”.”
Ma Cassa depositi e Prestiti: “alla quale va il nostro grazie – sottolinea Bucci – per la piena e totale collaborazione" ha deciso anche di differire, senza oneri aggiuntivi per il Comune, il pagamento dei prestiti concessi relativamente alle rate in scadenza nel secondo semestre 2018 e nell’anno 2019. Questo intervento consentirà al Comune di liberare risorse finanziarie da impiegare in via prioritaria per rilanciare il territorio nel breve e medio-lungo temine.
“Le case sono pronte per essere abitate già da stasera e noi aspettiamo quanto prima l’invito a pranzo: la signora Erminia ci ha promesso i ravioli al sugo” scherzano il sindaco Bucci e il governatore Toti durante la consegna delle chiavi: da oggi anche queste nove famiglie hanno di nuovo uno spazio tutto loro dove ritrovare quella quotidianità spazzata via in una manciata di minuti il 14 agosto.