Consiglio comunale del 2 ottobre 

Dopo il question time, il Decreto Genova è stato l'unico argomento discusso nell'ordine del giorno. Il sindaco Bucci ha comunicato le criticità rilevate dall'Amministrazione e che saranno oggetto dell'incontro, già fissato per la prossima settimana, a Roma con il Governo. Dai gruppi consiliari sono stati presentati 41 ordini del giorno sul Decreto Genova: sono stati tutti approvati

Testo Alternativo
Il Consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Paolo Putti (Chiamami Genova) chiede di essere aggiornato sui tempi e sull’iter della vendita dello stadio Luigi Ferraris.
Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: «La vendita dello stadio e la morosità delle squadre sono due argomenti diversi. Nei giorni scorsi siamo arrivati a definire la contrattualizzazione del piano di rientro con Genoa e Sampdoria. Nel caso non venisse rispettato il piano ci sarà la sanzione: manderemo a ruolo tutto il debito e l’escussione della fidejussione che ci siamo fatti dare e il contratto verrà rescisso. Le squadre pagheranno 60 mila euro al mese, circa 30 mila ciascuna, per 24 mesi. Per la vendita del Ferraris, che – sottolineo – non è di proprietà di Spim,ma del Comune di Genova, è stato stabilito il prezzo di 16.578.00 euro. La procedura di gara si concluderà il 15 ottobre».

Il ponte 40 a Sampierdarena, che collega via G.B. Monti a corso Magellano, e il ponte “blu”, in via Martiri del Turchino, presentano entrambi delle crepe molto evidenti sul manto stradale. Sottolinea il problema Francesco De Benedictis (Noi con l'Italia) chiedendo se vi sono già dei progetti di manutenzione.
Risponde l’assessore Paolo Fanghella «Il ministro delle Infrastrutture ha chiesto a tutti i comuni un censimento di tutte le infrastrutture, viarie e non, quindi anche delle scuole, in modo che si abbia chiarezza di quale sia la situazione e delle problematiche sulle quali si deve intervenire in maniera prioritaria. Genova è stato uno dei primi comuni ad aver quantificato gli interventi previsti: 48 milioni per le strade, 84 per le infrastrutture idrauliche e 9.100.000 per quelle edilizie. Questa valutazione ci indica la quantità degli interventi e, all’interno di questa, quali sono i più urgenti. Su questi agiremo in fretta».

Da Cristina Lodi (Pd) la richiesta di un’informativa urgente se è stata autorizzata la procedura di elevare contravvenzioni a numero, senza contestazioni, utilizzando personale in borghese, nelle zone soggette ai cambi di circolazione in seguito al crollo del ponte Morandi. Questo ha creato notevoli perplessità e difficoltà negli automobilisti, in un momento come questo di grande difficoltà per la viabilità in città.
Risponde l’assessore Stefano Garassino «I servizi in borghese sono svolti solo dal nucleo commercio e dalla polizia giudiziaria. Il comando ha assicurato che tutti i servizi sulla strada sono effettuati in divisa, perché gli automobilisti abbiano piena visibilità degli agenti di Polizia Locale».

Davide Rossi (Lega Nord) chiede l’istituzione di un senso unico a salire in via Ravetta – lato monte – visti i numerosi incidenti, finora di lieve entità, causati dal doppio senso di marcia
Risponde l’assessore Stefano Balleari «Ringrazio per la segnalazione e già domani mattina eseguiremo l’istituzione del senso unico, provvedendo a tracciare la segnaletica orizzontale».

Mauro Avvenente (Pd) domanda notizie sulla qualità del servizio Navebus viste le continue soppressioni delle corse.
Risponde l’assessore Stefano Balleari «Questo è un servizio importantissimo per il turismo e, in questo momento, cruciale per i cittadini del ponente. Il molo Archetti ha dei problemi di costruzione che, in caso di mare mosso, rende difficile l’imbarco. Ho già deciso di convocare la cooperativa Battellieri, attraverso Amt che gestisce il servizio, per un approfondimento dei motivi che impediscono un sistema di trasporto efficiente e puntuale»

Quali progetti e programmi sono allo studio per il recupero degli edifici e delle aree dell’ex mercato di corso Sardegna? Lo domanda Guido Grillo (FI)
Risponde l’assessore Paolo Fanghella «Il progetto di recupero dell’area ex mercato è stato depositato e siamo in attesa del parere della Soprintendenza, per poi fare i bandi di gara»

Le strade cittadine, a seguito del crollo del ponte Morandi, sono soggette a un sovraccarico di passaggi, determinato dal passaggio, oltre che dalle auto, anche dai mezzi pesanti, che non possono transitare in autostrada. Enrico Pignone (Lista Crivello) domanda se sono previsti, e quali, interventi di manutenzione del fondo stradale
Risponde l’assessore Paolo Fanghella «Nonostante l’apertura di nuove strade, c’è stato un aumento notevole del traffico. La valutazione del danno sarà fatto in un secondo tempo, in quanto non possiamo assolutamente, in questo momento, aprire dei cantieri per la manutenzione. Tutto è rimandato, specialmente per la zona del ponente, di Certosa e Cornigliano, alla successiva apertura del nuovo ponte sul Polcevera»

Recentemente è stato modificato il colore della facciata e il logo –insegna posto sul frontespizio dell’edificio che ospitava il Magistero in corso Montegrappa, attualmente occupato dal “Centro sociale Buridda”. Alberto Campanella (Fratelli d’Italia) ne chiede il motivo, sottolineando che si tratta di un edificio di pregio e, probabilmente, anche tutelato dalla Soprintendenza ai beni architettonici
Risponde l’assessore Simonetta Cenci «L’edificio è di proprietà dell’Università. L’edificio è vincolato e il cambio di colore non è stato chiesto. Ci attiveremo per procedere alle sanzioni del caso»

Negli ultimi giorni gli organi di stampa hanno riportato le dichiarazioni del procuratore di Genova, Francesco Cozzi, circa la possibilità di dissequestro di alcune aree della zona del crollo del ponte Morandi. Luca Pirondini (M5S) e Gianni Crivello (Lista Crivello) domandano quali sono queste vie e se l’Amministrazione ha già provveduto a fare la richiesta di dissequestro, in modo da consentire il traffico privato in via 30 Giugno, utilizzando la corsia non occupata dai detriti, per superare l’isolamento della Valpolcevera
Risponde il sindaco Marco Bucci «Per aprire un passaggio sotto al ponte e in zona rossa serve il benestare della commissione tecnica e quello del Gip. Abbiamo fatto richiesta di dissequestro delle aree il 27 settembre. Siamo in costante contatto con la Magistratura, che ringrazio per la sollecitudine. Per aprire le strada occorre la sicurezza: per ora andranno solo gli operai a pulire, in quanto occorrono ancora sette/otto giorni di monitoraggio sulla staticità del ponte. Se non intervengono altri impedimenti, come la pioggia, apriremo via 30 Giugno l’8 o il 9 ottobre»

Alle 15 il presidente Alessio Piana procede all’appello, con 39 consiglieri presenti, la seduta è valida.

Prima di passare alla discussione dell’ordine del giorno, il presidente Alessio Piana ricorda «il professor Angelo Barbieri, primario emerito di otorinolaringoiatria del San Martino di Genova, mancato ieri dopo una breve malattia a 88 anni.
E’ stato consigliere comunale per due cicli amministrativi, dal 1981 al 1990 e in quest’aula ha portato avanti con rigore, intelligenza e correttezza, tanti progetti.
Angelo Barbieri è stato un uomo generoso, un grande professionista, un padre e un nonno innamorato della vita, dei suoi figli e dei suoi nipoti. Alla sua famiglia porgo le mie condoglianze e di tutto il consiglio comunale. Vi chiedo un minuto di silenzio»

Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:

DECRETO GENOVA

Il sindaco Marco Bucci illustra le criticità che sono state riscontrate dall’Amministrazione nel Decreto Genova e che saranno oggetto del prossimo incontro a Roma con il Governo, già fissato per la prossima settimana.
«Vi aggiorno su cosa è stato recepito nel decreto rispetto a quanto richiesto da me, evidenziando, in particolare, ciò che non è stato previsto.

Riguardo al Commissario: la nostra richiesta era stata che fosse esplicitato che potesse agire completamente in deroga al codice degli appalti. Invece nel decreto è scritto che i lavori devono essere affidati in seguito a evidenza pubblica: questo, secondo noi,  è un problema enorme, perché allunga i tempi della ricostruzione.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico: tutto quanto abbiamo chiesto ci è stato concesso. In totale sono previsti 22 milioni - provengono da una legge che prevedeva una addizionale sui trasporti limitatamente alle Regioni Autonome – e saranno così ripartiti: 8 milioni all’Amt per tutto il 2019 e 2 milioni nel 2018, già stanziati nel decreto emergenza. 2 milioni all’Atp e il resto, circa 12 milioni, a Trenitalia per l’integrazione dei suoi servizi nelle aree colpite dal crollo del ponte Morandi. Sono previsti 20 milioni per investimenti in nuovi autobus che saranno, per la maggior parte, destinati ad Amt. Di questi soldi una percentuale, variabile dal 15 al 20 per cento, dobbiamo ancora stabilirla, è per nuovi mezzi di Atp.

Nel decreto c’è la deroga alla Legge Madia per poter procedere alle assunzioni, ma hanno indicato solo polizia Locale e personale amministrativo – comprende anche ingegneri e tecnici, ma non gli autisti. E’ essenziale che vengano inseriti, perché dobbiamo assolutamente procedere alle assunzioni in Amt per far fronte alla maggior domanda.

Sugli autotrasportatori sono stati stanziati 5 milioni: noi avevamo chiesto una cifra maggiore di 20 volte. Occorre venga assolutamente integrata.

Manca nel decreto qualsiasi riferimento al Pris - Programmi Regionali di Intervento Strategico – e prevede che i rimborsi vengano da un ente terzo: da chi fa le opere per danno o perché sono nuove. Nel decreto deve essere scritto chi è il responsabile dei pagamenti del Pris.

Per quanto riguarda le imprese, nel decreto è stato previsto un tetto di 5.200.000 euro, per il 2018. Per il 2019 non c’è alcuna indicazione: noi avevamo chiesto che venissero stanziati 50 milioni di euro, senza alcun tetto. Ricordiamo che nella zona rossa vi è Ansaldo Energia.

Invece per le imprese situate nella zona franca urbana, che verrà individuata dal Commissario alla ricostruzione insieme agli enti locali, è stata indicata una soglia di partecipazione pari al 25% della riduzione del fatturato: non la riteniamo gusta, perché tutti devono essere rimborsati, magari con somme a scalare parametrate al danno, ma senza prevedere una percentuale di esclusione. E anche la somma totale, 20 milioni, va rivista.
Chiederemo che vengano inseriti anche i comuni limitrofi della Valpolcevera. Inoltre, Le imprese inserite nella zona franca urbana non avranno rimborsi ma esenzioni. Stiamo valutando la maggior convenienza. Nel decreto è, però stato inserito, l’esenzione delle tasse per tutte le nuove attività che apriranno fino al 31 dicembre 2019 e per quattro anni

Riguardo la zona logistica semplificata nel decreto, oggi, non c’è nessuna indicazione:  quindi dovremo tornare al tavolo di contrattazione.

Per il porto abbiamo chiesto circa 90 milioni, ne sono stanziati 30 e provengono dal riparto nazionale: non va bene, in quanto altri porti si ritroveranno in difficoltà: l’emergenza si risolve spostando i soldi, ma creando nuove risorse.

Non è stata prevista la Cassa integrazione in deroga, ma solo per chi cessa l’attività. Questo è un altro punto che va inserito.

Non sono incluse nel decreto, ma cercheremo di farle inserire perché le riteniamo fondamentale:  la sdemanializzazione della fascia di rispetto di Prà, perché ritorni di proprietà del Comune di Genova; l’inizio dei lavori del Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile – e chiederemo 5 milioni per la progettazione delle metropolitane di superficie; la deroga del codice degli appalti per l’estensione del tratto metropolitano da Brin fino a Rivarolo: abbiamo chiesto all’Anac se, visto che era stata Ansaldo Sts a costruire tutto,  potevamo continuare con questa azienda. La deroga serve per iniziare subito a lavorare sull’estensione della metropolitana senza dover fare una nuova gara, con un risparmio di circa un anno e mezzo sull’inizio dei lavori.

Abbiamo chiesto la deroga alle gare per il completamento del Terzo Valico,  in modo da sostenere le ditte già impegnate nei lavori ed evitare che vadano in amministrazione controllata.
In questo decreto qualcosa c’è, ma la settimana prossima tornerò a Roma: dobbiamo ottenere il 100 per cento di quello che abbiamo chiesto, perché ci serve ci serve tutto, non una cosa di meno. Per questo continueremo a negoziare. Non possiamo arrenderci, lo dico come Sindaco, perché Genova ha bisogno di questi interventi. E come Sindaco non ho assolutamente apprezzato alcune uscite sui quotidiani, che riportavano espressioni pessimistiche sul futuro di Genova, Ecco, voglio dire che non siamo una città in ginocchio, basta piangersi addosso, lavoriamo tutti insieme  perché andiamo avanti solo con forza e coraggio: questa tragedia non deve interrompere il percorso intrapreso per Genova e questo percorso deve essere sostenuto dal Consiglio comunale

I gruppi consiliari hanno presentato 41 ordini del giorno al Decreto Genova che sono stati così votati:

Odg 1: impegna il Sindaco e la Giunta a concertare con la Regione le proposte di modifiche e integrazioni da inviare a Governoe ai gruppi parlamentari, sottoponendole preventivamente in una riunione congiunta dei Consigli Comunale e Regionale al fine di raccogliere proposte ed eventuali altre iniziative
Approvato con 36 voti favorevoli e 1 astenuto: Paolo Putti (Chiamami Genova)

Odg 2: impegna il Sindaco e la Giunta a intervenire presso il Parlamento e il Governo affinchè vengano stanziati i fondi – pari a 1miliardo e 60 milioni e 791 milioni – per finanziare il quinto e sesto lotto dei lavori del Terzo Valico.
Approvato con 33 voti favorevoli e 4 contrari: Stefano Giordano, Giuseppe Immordino, Maria Tini (M5S), Paolo Putti (Chiamami Genova)

Odg 3: impegna il Sindaco e la Giunta a far approvare questo emendamento” una quota pari al 10% dell’Iva e delle accise, derivanti dalla importazioni della ASDP di Genova e Savona, sia conferita alla Regione Liguria e vincolata al completamento di tutte le infrastrutture portuali e retro –portuali funzionali al corridoio Reno – Alpi e alle reti trans europee di trasporto”
Approvato con 34 voti favorevoli e 4 contrari: Stefano Giordano, Giuseppe Immordino, Maria Tini (M5S), Paolo Putti (Chiamami Genova)

Odg 12: impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi con il Governo e il Parlamento perché siano aumentati i fondi destinati alla ricostruzione  e perché sia prevista l’associazione temporanea di imprese per garantire l’immediato inizio dei lavori
Approvato con 34 voti favorevoli e 4 contrari: Stefano Giordano, Giuseppe Immordino, Maria Tini (M5S), Paolo Putti (Chiamami Genova)

Odg 13 : impegna il Sindaco e la Giunta  ad attivarsi con il Governo e il Parlamento affinchè vengano previste le coperture economiche la costruzione della Gronda di ponente
Approvato con 34 voti favorevoli e 4 contrari: Stefano Giordano, Giuseppe Immordino, Maria Tini (M5S), Paolo Putti (Chiamami Genova)

Odg 22: impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi con la Regione Liguria per  rafforzare il sistema di emergenza e urgenza sanitaria a seguito del crollo del Ponte Mornadi, potenziando il pronto soccorso dell’ospedale Gallino di Pontedecimo, di Voltri e prevedere un’automedica aggiuntiva
Approvato con 33 voti favorevoli, 4 contrari: Stefano Giordano, Giuseppe Immordino, Maria Tini (M5S), Paolo Putti (Chiamami Genova) e 1 astenuto: Ubaldo Santi (Vince Genova)

Odg 24: impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per l’accelerazione della realizzazione della Gronda autostradale
Approvato con 31 voti favorevoli e 4 contrari: Stefano Giordano, Giuseppe Immordino, Maria Tini (M5S), Paolo Putti (Chiamami Genova)

Gli ordini del giorno: dal 4 all’11, dal 14 al 21, il n.23 e dal 25 al 41 sono stati accorpati e votati insieme.
Approvati all’unanimità


Le quattro mozioni:

MOZIONE 0092 21/09/2018
Costruzione nuovo ponte autostradale, infrastrutture ferroviarie, gronda autostradale e sviluppo del sistema retroportuale
Atto presentato da: Francesco Maresca, Stefano Costa, Carmelo Cassibba, Marta Brusoni, Simone Ferrero

MOZIONE 0090 10/09/2018
Situazione ambientale di lungomare Canepa a seguito dell'incremento del traffico veicolare
Atto presentato da: Cristina Lodi

MOZIONE 0091 21/09/2018
Installazione limitatori di sagome in prossimità delle principali entrate della Strada Aldo Moro
Atto presentato da: Francesca Corso, Maurizio Amorfini , Fabio Ariotti, Federico Bertorello,  Lorella Fontana, Luca Remuzzi,  Rossetti Maria Rosa, Rossi Davide

MOZIONE 0088 10/09/2018
Censimento ponti cavalcavia ed edifici scolastici che necessitano di interventi per la sicurezza
Atto presentato da: Giordano Stefano, Ceraudo Fabio, Immordino Giuseppe, Pirondini Luca, Tini Maria

sono rinviate

Il consiglio comunale si conclude alle ore 18
2 ottobre 2018
Ultimo aggiornamento: 04/10/2018
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