Il Consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Al primo punto, si parla del bando relativo alla ristorazione scolastica. Lorella Fontana (Lega SP) tocca il tema delle penali per le aziende inadempienti; Cristina Lodi (Pd) ritiene che gli impegni presi dall’assessore in commissione consiliare non siano stati rispettati; Maria Tini (M5s) chiede chiarimenti in merito all’appalto e così pure Gianni Crivello (Lista Crivello) che, in particolare, vuole comprendere le ragioni che hanno indotto Giunta e assessore a disattendere gli impegni assunti pubblicamente e in commissione consiliare.
Risponde a tutti l’assessore Francesca Fassio: «Gli impegni assunti nelle commissioni di ottobre e di febbraio sono stati recepiti e rispettati. Abbiamo un appalto pluriennale per aumentare la qualità del servizio. Le penali sono state inasprite per ogni tipologia e così pure le sanzioni per i comportamenti reiterati. È stato incrementato l’utilizzo di alcuni alimenti biologici, tipo verdura, legumi e patate, come pure di alimenti DOP, quali basilico e olio, che ora ha una percentuale di olive pari al 70 per cento. Saranno anche assegnati punteggi per alimenti a chilometro zero. È stato inserito il limite di 30 minuti tra la produzione e il confezionamento dei pasti. Un requisito per l’affidamento del bando sarà la presentazione, da parte delle ditte, di progetti per riattivare le cucine delle scuole. Nostro realistico obiettivo è quello di riattivare 2 o 3 cucine per lotto. Ho incontrato i rappresentanti dei genitori e li ho invitati a segnalarmi, entro giovedì, le modifiche che desiderano apportare al capitolato».
Guido Grillo (Forza Italia) e Alberto Pandolfo (Pd) interrogano la Giunta sull’incidente mortale nella voragine provocata da un cedimento dell’asfalto in via Berno, a San Fruttuoso, e chiedono notizie sui provvedimenti adottati o programmati.
Risponde l’assessore Paolo Fanghella: «Mi preme sottolineare che il 7 marzo, in tempi non sospetti, abbiamo annunciato in un’assemblea pubblica che il Comune ha trovato la soluzione per rifare la strada, a spese dell’impresa che sta realizzando lo scolmatore sul Bisagno. Via Berno è una strada privata e i proprietari sono stati condannati dal Tar all’urgente messa in sicurezza delle voragini. Il Comune aveva offerto di concorrere alla spesa in misura del 50 per cento, ma i cittadini hanno rifiutato e hanno deciso di non far eseguire il lavoro. Anche via Donaver è privata, ma da decenni è aperta al senso unico. Di conseguenza, la spesa per la messa in sicurezza deve essere ripartita a metà tra pubblico e privato; ma anche stavolta i cittadini hanno espresso un diniego, quindi è stato posizionato un transennamento che viene periodicamente controllato. Sarebbe opportuno convocare una commissione, in modo da aggiornare tutti su ciò che si intende fare».
Informazioni sulle soluzioni alla viabilità presso il casello autostradale di Pegli e relativa tempistica di realizzazione. Le chiede Alberto Campanella (Fratelli d’Italia).
Risponde l’assessore Matteo Campora: «Il problema è noto, ci sono stati diversi incontri per cercare di risolvere la situazione. È previsto il riposizionamento dell’attraversamento pedonale e ci sarà anche l’impianto semaforico. I lavori inizieranno il 15 maggio; questo sarà il primo intervento, seguirà una fase di monitoraggio per capire se queste opere possano essere sufficienti a garantire la pubblica incolumità».
Davide Rossi (Lega SP) vuole conoscere la situazione della frana Ramaspessa nei pressi rio Taggin in Valvarenna
Risponde l’assessore Paolo Fanghella: «Questa frana si inserisce in una zona fragile, costituita da un ammasso di scaglie tettoniche e con numerose faglie, che hanno determinato la frantumazione dei materiali lapidei. Tale situazione determina l’impregnazione idrica nell’ammasso e favorisce le frane che, in caso di pioggia, subiscono un’accelerazione. Anche il torrente Varenna determina fenomeni di erosione con conseguenti frane in alveo, come è successo domenica scorsa. Anche se la zona non è abitata, il pericolo esiste. La soluzione non è semplice perché impone interventi pesanti e molto onerosi, per i quali sarebbe necessario un finanziamento stimato attorno ai quattro milioni di euro. Si continuano a studiare soluzioni alternative e, come già in passato, si eseguiranno interventi di ripristino dell’alveo».
Stazione marittima: pontili crollati, bitte di attracco spezzate. Così, MSC Crociere sta valutando la possibilità di lasciare il porto di Genova, destinazione La Spezia. A porre la questione è Paolo Putti (Chiamami Genova).
Risponde l’assessore Simonetta Cenci: «Il Comune non è competente in materia, tuttavia abbiamo chiesto informazioni. Dal Porto ci hanno detto che le bitte da sostituire a ponte dei Mille sono 20. Entro un mese ne verranno sostituite 10; le rimanenti sono a carico di Stazione Marittima, dalla quale stiamo attendendo un riscontro».
Alle 15 il presidente Alessio Piana provvede all’appello; con 36 consiglieri presenti, la seduta è valida.
In apertura, il presidente Piana commemora la figura di Sergio Castellaneta, già consigliere comunale e personaggio di spicco sulla scena politica cittadina, scomparso pochi giorni fa all’età di 86 anni. «Uomo dalla personalità trascinante e dall’acuta vis polemica, era medico di professione. Si affacciò alla politica nel 1990, come candidato della Lega Nord alle amministrative e venne eletto consigliere comunale. Due anni dopo si candidò, sempre nelle file del Carroccio, per la circoscrizione Liguria; divenne deputato e partecipò ai lavori della commissione Sanità e Affari Sociali. Nel 1994 cadde la legislatura, ma venne rieletto. Nel 1997, con la lista civica “Genova Nuova”, Castellaneta si candidò alla carica di sindaco e andò al ballottaggio con Giuseppe Pericu, che ebbe la meglio per poche migliaia di voti – ricorda Piana - Con la sua lista (che nel frattempo aveva cambiato il nome in ‘‘Liguria Nuova’’) si presentò alle regionali del 2000 e diventò consigliere regionale. Nel 2005, Castellaneta lasciò la politica attiva. Ai familiari e ai parenti di Sergio esprimo il profondo cordoglio mio e del Consiglio comunale di Genova. Un minuto di silenzio».
A seguire, si approva all’unanimità (37 voti a favore) un odg “fuori sacco”, che impegna sindaco e Giunta ad invitare la Regione ad attuare iniziative, tra cui un incremento del proprio contributo economico, per assicurare l’ottenimento dei fondi governativi derivanti dalla Legge Bray, a favore della Fondazione Carlo Felice.
Il presidente Piana sospende la seduta e convoca la riunione dei capigruppo, per audire una delegazione di genitori sulla questione mense. Al ritorno in aula viene approvato all’unanimità (38 voti a favore) un odg che impegna sindaco e Giunta a ristabilire una condivisione, necessaria per tutelare un diritto importante; a istituire una consulta permanente per la ristorazione scolastica; a intraprendere un percorso consiliare per giungere all’approvazione di un Regolamento commissioni mense.
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:
tre delibere di Giunta
- Modifica del Regolamento di polizia urbana – individuazione di alcune zone di particolare interesse nelle quali può essere emesso l’ordine di allontanamento ai sensi dell’art. 9 c. 3 del decreto legge 14/2017 convertito con legge 48/17, nonché inserimento di nuove disposizioni per un più efficace contrasto al degrado urbano
Approvata con 25 voti a favore e 14 contrari: Pd, Chiamami Genova, M5s, Lista Crivello. Concessa anche l’immediata eseguibilità.
- Adeguamento della classificazione acustica del fabbricato, sito in viale Cembrano 11, alle vigenti previsioni urbanistiche che consentono la realizzazione di una residenza sanitaria assistita
Approvata all’unanimità con 38 voti a favore. Concessa anche l’immediata eseguibilità.
- Richiesta di variante alla classificazione acustica comunale per l’area in via Borzoli, di proprietà di A.s.Ter S.p.a. Rinviata
due mozioni
- Gemellaggio Genova/Valencia, presentata da Ubaldo Santi (Vince Genova), Alberto Campanella (Fratelli d’Italia), Stefano Costa (Vince Genova), Franco De Benedictis (Noi con l’Italia–Udc), Lorella Fontana (Lega SP), Mario Mascia (Forza Italia) che impegna in tal senso sindaco e Giunta, anche in considerazione dei proficui rapporti commerciali e culturali che, dal Medioevo all’epoca Napoleonica, intercorsero tra le due città.
Approvata all’unanimità con 37 voti a favore.
- Lavori di scavo per l'installazione della fibra ottica e degli scavi in generale che interessano le strade della città, presentata da Pietro Salemi, Mariajosè Bruccoleri, Gianni Crivello, Enrico Pignone (Lista Crivello) che impegna sindaco e Giunta a rendere note azioni, sopralluoghi e sanzioni effettuati; a convocare con urgenza una commissione consiliare, con la presenza di tutti i soggetti coinvolti, per individuare le azioni atte a superare questa emergenza cittadina.
Approvata all’unanimità con 36 voti a favore.
due interpellanze
- Sedi operative pro-loco genovesi, presentata da Davide Rossi (Lega SP) per sapere quale sia il percorso da seguire, per riconoscere alle pro-loco genovesi le necessarie sedi in cui operare e se si ritenga opportuno abbattere il canone di occupazione suolo pubblico, come già avviene per i Civ.
Risponde l’assessore Paola Bordilli: «Stiamo lavorando a un protocollo di intesa per una convenzione con le pro loco, in modo da garantire sedi che possano fare da presidio nelle nostre delegazioni. Vaglieremo anche le proposte che riguardano il canone Cosap, per una uniformità di applicazione dell’esenzione».
- Istituzione Registro Comunale della bigenitorialità, presentata da Carmelo Cassibba (Vince Genova) per conoscere l’opinione dell’amministrazione sull’istituzione di quanto in oggetto, quale ulteriore strumento di tutela dei minori e dei genitori stessi.
Risponde l’assessore Matteo Campora: «Tema attuale, che si riferisce a un diritto da garantire. Occorre un approfondimento amministrativo: alcune città, come Trento e Siracusa hanno già questo registro, che ha una valenza pratica ma nello stesso tempo risponde al diritto dei genitori di avere parità di trattamento. Approfondiremo la questione, anche attraverso un gruppo di lavoro che individui una metodologia per istituire e gestire questo registro».
Il Consiglio comunale si conclude alle ore 19.12.
Al primo punto, si parla del bando relativo alla ristorazione scolastica. Lorella Fontana (Lega SP) tocca il tema delle penali per le aziende inadempienti; Cristina Lodi (Pd) ritiene che gli impegni presi dall’assessore in commissione consiliare non siano stati rispettati; Maria Tini (M5s) chiede chiarimenti in merito all’appalto e così pure Gianni Crivello (Lista Crivello) che, in particolare, vuole comprendere le ragioni che hanno indotto Giunta e assessore a disattendere gli impegni assunti pubblicamente e in commissione consiliare.
Risponde a tutti l’assessore Francesca Fassio: «Gli impegni assunti nelle commissioni di ottobre e di febbraio sono stati recepiti e rispettati. Abbiamo un appalto pluriennale per aumentare la qualità del servizio. Le penali sono state inasprite per ogni tipologia e così pure le sanzioni per i comportamenti reiterati. È stato incrementato l’utilizzo di alcuni alimenti biologici, tipo verdura, legumi e patate, come pure di alimenti DOP, quali basilico e olio, che ora ha una percentuale di olive pari al 70 per cento. Saranno anche assegnati punteggi per alimenti a chilometro zero. È stato inserito il limite di 30 minuti tra la produzione e il confezionamento dei pasti. Un requisito per l’affidamento del bando sarà la presentazione, da parte delle ditte, di progetti per riattivare le cucine delle scuole. Nostro realistico obiettivo è quello di riattivare 2 o 3 cucine per lotto. Ho incontrato i rappresentanti dei genitori e li ho invitati a segnalarmi, entro giovedì, le modifiche che desiderano apportare al capitolato».
Guido Grillo (Forza Italia) e Alberto Pandolfo (Pd) interrogano la Giunta sull’incidente mortale nella voragine provocata da un cedimento dell’asfalto in via Berno, a San Fruttuoso, e chiedono notizie sui provvedimenti adottati o programmati.
Risponde l’assessore Paolo Fanghella: «Mi preme sottolineare che il 7 marzo, in tempi non sospetti, abbiamo annunciato in un’assemblea pubblica che il Comune ha trovato la soluzione per rifare la strada, a spese dell’impresa che sta realizzando lo scolmatore sul Bisagno. Via Berno è una strada privata e i proprietari sono stati condannati dal Tar all’urgente messa in sicurezza delle voragini. Il Comune aveva offerto di concorrere alla spesa in misura del 50 per cento, ma i cittadini hanno rifiutato e hanno deciso di non far eseguire il lavoro. Anche via Donaver è privata, ma da decenni è aperta al senso unico. Di conseguenza, la spesa per la messa in sicurezza deve essere ripartita a metà tra pubblico e privato; ma anche stavolta i cittadini hanno espresso un diniego, quindi è stato posizionato un transennamento che viene periodicamente controllato. Sarebbe opportuno convocare una commissione, in modo da aggiornare tutti su ciò che si intende fare».
Informazioni sulle soluzioni alla viabilità presso il casello autostradale di Pegli e relativa tempistica di realizzazione. Le chiede Alberto Campanella (Fratelli d’Italia).
Risponde l’assessore Matteo Campora: «Il problema è noto, ci sono stati diversi incontri per cercare di risolvere la situazione. È previsto il riposizionamento dell’attraversamento pedonale e ci sarà anche l’impianto semaforico. I lavori inizieranno il 15 maggio; questo sarà il primo intervento, seguirà una fase di monitoraggio per capire se queste opere possano essere sufficienti a garantire la pubblica incolumità».
Davide Rossi (Lega SP) vuole conoscere la situazione della frana Ramaspessa nei pressi rio Taggin in Valvarenna
Risponde l’assessore Paolo Fanghella: «Questa frana si inserisce in una zona fragile, costituita da un ammasso di scaglie tettoniche e con numerose faglie, che hanno determinato la frantumazione dei materiali lapidei. Tale situazione determina l’impregnazione idrica nell’ammasso e favorisce le frane che, in caso di pioggia, subiscono un’accelerazione. Anche il torrente Varenna determina fenomeni di erosione con conseguenti frane in alveo, come è successo domenica scorsa. Anche se la zona non è abitata, il pericolo esiste. La soluzione non è semplice perché impone interventi pesanti e molto onerosi, per i quali sarebbe necessario un finanziamento stimato attorno ai quattro milioni di euro. Si continuano a studiare soluzioni alternative e, come già in passato, si eseguiranno interventi di ripristino dell’alveo».
Stazione marittima: pontili crollati, bitte di attracco spezzate. Così, MSC Crociere sta valutando la possibilità di lasciare il porto di Genova, destinazione La Spezia. A porre la questione è Paolo Putti (Chiamami Genova).
Risponde l’assessore Simonetta Cenci: «Il Comune non è competente in materia, tuttavia abbiamo chiesto informazioni. Dal Porto ci hanno detto che le bitte da sostituire a ponte dei Mille sono 20. Entro un mese ne verranno sostituite 10; le rimanenti sono a carico di Stazione Marittima, dalla quale stiamo attendendo un riscontro».
Alle 15 il presidente Alessio Piana provvede all’appello; con 36 consiglieri presenti, la seduta è valida.
In apertura, il presidente Piana commemora la figura di Sergio Castellaneta, già consigliere comunale e personaggio di spicco sulla scena politica cittadina, scomparso pochi giorni fa all’età di 86 anni. «Uomo dalla personalità trascinante e dall’acuta vis polemica, era medico di professione. Si affacciò alla politica nel 1990, come candidato della Lega Nord alle amministrative e venne eletto consigliere comunale. Due anni dopo si candidò, sempre nelle file del Carroccio, per la circoscrizione Liguria; divenne deputato e partecipò ai lavori della commissione Sanità e Affari Sociali. Nel 1994 cadde la legislatura, ma venne rieletto. Nel 1997, con la lista civica “Genova Nuova”, Castellaneta si candidò alla carica di sindaco e andò al ballottaggio con Giuseppe Pericu, che ebbe la meglio per poche migliaia di voti – ricorda Piana - Con la sua lista (che nel frattempo aveva cambiato il nome in ‘‘Liguria Nuova’’) si presentò alle regionali del 2000 e diventò consigliere regionale. Nel 2005, Castellaneta lasciò la politica attiva. Ai familiari e ai parenti di Sergio esprimo il profondo cordoglio mio e del Consiglio comunale di Genova. Un minuto di silenzio».
A seguire, si approva all’unanimità (37 voti a favore) un odg “fuori sacco”, che impegna sindaco e Giunta ad invitare la Regione ad attuare iniziative, tra cui un incremento del proprio contributo economico, per assicurare l’ottenimento dei fondi governativi derivanti dalla Legge Bray, a favore della Fondazione Carlo Felice.
Il presidente Piana sospende la seduta e convoca la riunione dei capigruppo, per audire una delegazione di genitori sulla questione mense. Al ritorno in aula viene approvato all’unanimità (38 voti a favore) un odg che impegna sindaco e Giunta a ristabilire una condivisione, necessaria per tutelare un diritto importante; a istituire una consulta permanente per la ristorazione scolastica; a intraprendere un percorso consiliare per giungere all’approvazione di un Regolamento commissioni mense.
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:
tre delibere di Giunta
- Modifica del Regolamento di polizia urbana – individuazione di alcune zone di particolare interesse nelle quali può essere emesso l’ordine di allontanamento ai sensi dell’art. 9 c. 3 del decreto legge 14/2017 convertito con legge 48/17, nonché inserimento di nuove disposizioni per un più efficace contrasto al degrado urbano
Approvata con 25 voti a favore e 14 contrari: Pd, Chiamami Genova, M5s, Lista Crivello. Concessa anche l’immediata eseguibilità.
- Adeguamento della classificazione acustica del fabbricato, sito in viale Cembrano 11, alle vigenti previsioni urbanistiche che consentono la realizzazione di una residenza sanitaria assistita
Approvata all’unanimità con 38 voti a favore. Concessa anche l’immediata eseguibilità.
- Richiesta di variante alla classificazione acustica comunale per l’area in via Borzoli, di proprietà di A.s.Ter S.p.a. Rinviata
due mozioni
- Gemellaggio Genova/Valencia, presentata da Ubaldo Santi (Vince Genova), Alberto Campanella (Fratelli d’Italia), Stefano Costa (Vince Genova), Franco De Benedictis (Noi con l’Italia–Udc), Lorella Fontana (Lega SP), Mario Mascia (Forza Italia) che impegna in tal senso sindaco e Giunta, anche in considerazione dei proficui rapporti commerciali e culturali che, dal Medioevo all’epoca Napoleonica, intercorsero tra le due città.
Approvata all’unanimità con 37 voti a favore.
- Lavori di scavo per l'installazione della fibra ottica e degli scavi in generale che interessano le strade della città, presentata da Pietro Salemi, Mariajosè Bruccoleri, Gianni Crivello, Enrico Pignone (Lista Crivello) che impegna sindaco e Giunta a rendere note azioni, sopralluoghi e sanzioni effettuati; a convocare con urgenza una commissione consiliare, con la presenza di tutti i soggetti coinvolti, per individuare le azioni atte a superare questa emergenza cittadina.
Approvata all’unanimità con 36 voti a favore.
due interpellanze
- Sedi operative pro-loco genovesi, presentata da Davide Rossi (Lega SP) per sapere quale sia il percorso da seguire, per riconoscere alle pro-loco genovesi le necessarie sedi in cui operare e se si ritenga opportuno abbattere il canone di occupazione suolo pubblico, come già avviene per i Civ.
Risponde l’assessore Paola Bordilli: «Stiamo lavorando a un protocollo di intesa per una convenzione con le pro loco, in modo da garantire sedi che possano fare da presidio nelle nostre delegazioni. Vaglieremo anche le proposte che riguardano il canone Cosap, per una uniformità di applicazione dell’esenzione».
- Istituzione Registro Comunale della bigenitorialità, presentata da Carmelo Cassibba (Vince Genova) per conoscere l’opinione dell’amministrazione sull’istituzione di quanto in oggetto, quale ulteriore strumento di tutela dei minori e dei genitori stessi.
Risponde l’assessore Matteo Campora: «Tema attuale, che si riferisce a un diritto da garantire. Occorre un approfondimento amministrativo: alcune città, come Trento e Siracusa hanno già questo registro, che ha una valenza pratica ma nello stesso tempo risponde al diritto dei genitori di avere parità di trattamento. Approfondiremo la questione, anche attraverso un gruppo di lavoro che individui una metodologia per istituire e gestire questo registro».
Il Consiglio comunale si conclude alle ore 19.12.