Consiglio comunale seduta del 29 novembre 

Nel question time gli assessori hanno risposto su temi di mobilità, ordine pubblico e sociale, la situazione della frana di Quezzi, l'efficentamento energetico nel sottopasso di Caricamento e l'inquinamento atmosferico a Fegino. Prima dell'inizio della discussione dell'ordine del giorno - prevedeva una delibera di Giunta, una mozione e tre interpellanze - i capigruppo hanno incontrato una delegazione di lavoratori del nodo ferroviario. Il sindaco Marco Doria riferisce sul recente incontro con il presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi e sul Patto per Genova

Testo Alternativo
Il Consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Stefano Balleari e Lilli Lauro (Pdl) domandano spiegazioni sulla raffica di multe agli automobilisti in ore notturne: è dovuta a difesa della legalità o alla mera esigenza di fare cassa?

Balleari: «Da fine ottobre 3-400 multe per divieto di sosta nelle ore notturne. Un comportamento da sempre tollerato è ora sanzionato senza preavviso. Il sindacato di polizia è contrario a questo tipo di azioni. Emerge un disaccordo sul tema tra gli assessori Dagnino e Fiorini».

Risponde l’assessore Elena Fiorini: «sono controlli ai fini della sicurezza e della vivibilità. Con la collega Dagnino c’è pieno accordo e al Porto antico c’è la possibilità di posteggiare per tutta la notte per soli 2 euro. In una serie di vie del centro si sono create situazioni in cui la circolazione, anche dei mezzi d’emergenza, è stata impossibile o pericolosa. Ciò ha reso necessari gli interventi».

Cristina Lodi (Pd) chiede un aggiornamento sulla possibilità di reperire fondi per progetti a favore di vittime di tratta, in seguito alla mancata presentazione di richiesta al Ministero da parte della Regione: «è un’emergenza che si sovrappone a quella dei profughi, rendendo indifesi nei confronti della malavita e della prostituzione non solo molte donne, ma ormai anche minori maschi e uomini»

Risponde l’assessore Emanuela Fracassi: «siamo stati esclusi dal finanziamento per pochi minuti di ritardo, come il Piemonte e la città di Milano, le tre realtà all’avanguardia. Ciò rende scoperti gli ultimi 4 mesi del 2016 e il 2017. Il Ministero si rammarica di questo arresto del nostro progetto; si stanno cercando soluzioni con l’appoggio di altre regioni. Per le vittime di tratta, mamme con bambini e minori, il Comune spende 250 mila euro all’anno. L’Ufficio Cittadini senza territorio tuttavia ha gravi carenze d’organico».

La frana di Quezzi è l’oggetto delle interrogazioni di Paolo Putti (M5s), Guido Grillo (Pdl) e Andrea Boccaccio (M5s), che chiedono alla Giunta di riferire sulla situazione e sui prossimi provvedimenti. Grillo: «Il primo smottamento si era verificato alcune settimane prima. Non era il caso di valutare da subito la staticità del palazzo?» Boccaccio: «Non è il caso di polemizzare sull’evento specifico, anche perché la dinamica dei fatti è chiara. Ma è necessario lavorare senza sosta, non solo per intervenire su questa situazione, ma anche per mettere in sicurezza tutta la città. Che cosa sarebbe successo se su Genova fosse piovuto come in Val Bormida? La politica dell’amministrazione non va nella direzione della riduzione del rischio idrogeologico».

Risponde l’assessore Gianni Crivello: « Grazie a finanziamenti governativi si stanno facendo molti interventi di grande importanza. Sono le opere di ingegneria idraulica più importanti in Italia e forse in Europa. Con una segnalazione dell’8 novembre, siamo intervenuti il giorno 9 per rimuovere detriti dall’alveo del Fereggiano. Altri interventi riguardano, per legge, i privati, i cosiddetti frontisti. Nel caso specifico il condominio ha incaricato un consulente tecnico e ha comunicato i lavori che intende fare. Verificata la stabilità, si è permesso il ritorno a casa degli abitanti. Già con la precedente amministrazione, con la demolizione dei fabbricati presenti nell’alveo del Fereggiano, ha avuto inizio un complesso di interventi che procede tuttora e che comprende varie opere di manutenzione e di miglioramento del complesso regime idrico della zona di Quezzi. Il monitoraggio è continuo e, in assenza di tempestivi interventi dei privati, procederemo senza indugio con azioni in danno. Costituiremo un tavolo, con l’università e gli ordini professionali, per le questioni idrogeologiche».

In prossimità della conclusione dei lavori del sottopasso di Caricamento, la consigliera Monica Russo (Pd) chiede che si informi il Consiglio sulle azioni per il miglioramento dell’efficienza energetica

Risponde l’assessore Gianni Crivello: «è stato necessario demolire una parte del rivestimento, perciò la durata dei lavori è slittata di qualche settimana. Con l’occasione abbiamo installato un nuovo sistema di illuminazione a led, che garantisce un risparmio di 100 mila kwh/anno, circa il 70 per cento del consumo precedente, e una forte riduzione dell’inquinamento prodotto. Una parte dell’impianto sarà in funzione sempre, un’altra parte entrerà in funzione di giorno regolando la luminosità per ridurre l’effetto sui conducenti del passaggio dalla luce al buio».

Franco De Benedictis (G.Misto) pone un particolare problema sulla linea 477 dell’Amt. L’autobus passa davanti all’Istituto comprensivo di Molassana pochi minuti prima delle ore 13, quando gli studenti non sono ancora usciti da scuola. Non è possibile ritardare la corsa?» Gli studenti che abitano in altura devono tornare a casa a piedi, in salita, su una strada pericolosa per i pedoni».

Risponde l’assessore Anna Dagnino: «l’uscita delle 14, che riguarda due sezioni, è già stata sistemata. Rimane il problema di quella sezione che esce alle 13. Ma la linea serve anche altri istituti. Anche le scuole potrebbero collaborare comunicando i propri orari; sarebbe meglio provvedere a inizio anno, con un rapporto diretto tra la scuola e l’azienda, ma la comunicazione può essere utile anche adesso. È allo studio una soluzione concordata con le scuole».

Ci sono stati ulteriori episodi di inquinamento atmosferico a Fegino. È questo il tema delle interrogazioni dei consiglieri Gian Piero Pastorino (Fds) e Mauro Muscarà (M5s), trattate in chiusura del question time. Pastorino: «nonostante i gravi precedenti, nulla è cambiato per gli abitanti. Il rio Fegino è pieno di petrolio e l’aria è irrespirabile. Si sa che il Comune ha strumenti limitati, ma forse con un po’ più di decisione si potrebbe ottenere di più. Mi sembra che il Comune stia dalla parte dei più forti». Muscarà: «sabato 26 alle 8 gli abitanti non hanno potuto aprire le finestre; la polizia ambientale è intervenuta alle 9.30, per constatare che l’aria era tornata respirabile. Abbiamo chiesto più volte, senza successo, l’installazione di una centralina, che darebbe indicazioni su ciò che avviene realmente».

Risponde l’assessore Italo Porcile: «rassicuro Pastorino: io e il collega Crivello abbiamo fatto la voce forte, affrontando tutti i problemi di qualità della vita di quei quartieri. C’è un ritardo nelle risposte di Iplom, che però ha accolto le indicazioni ricevute. Nel caso specifico, la Sezione ambiente della polizia municipale è intervenuta nei tempi dovuti. Il Comune può chiedere monitoraggi, ma non può farli autonomamente. L’osservatorio ambiente salute ha incontrato il comitato di Fegino-Borzoli e si è impegnato a ulteriori approfondimenti».

Alle ore 15 il presidente Giorgio Guerello provvede all’appello; con 38 consiglieri presenti, la seduta è valida.

Preliminarmente, il presidente Giorgio Guerello comunica il passaggio del consigliere Mario Baroni dal gruppo Misto al gruppo Pdl.

In seguito il presidente sospende i lavori dell’aula per consentire ai Capigruppo di incontrare una delegazione di lavoratori del nodo ferroviario.

Alle ore 15.32 si riprende.

Il presidente pone in votazione un ordine del giorno, concordato dai capigruppo, sulla questione del nodo ferroviario e sulle prospettive per i lavoratori.

L’ordine del giorno, approvato all’unanimità, impegna il sindaco e la Giunta “ad attivarsi immediatamente per comprendere esattamente lo stato del contratto e le scelte dei contraenti, e nel caso di recesso di una delle parti, vista la strategicità dell’opera per il territorio genovese e ligure a convocare immediatamente un tavolo di coordinamento, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali per utilizzare lo strumento della ‘clausola di subentro’ e garantire la continuità dell’opera e la salvaguardia occupazionale degli addetti del Consorzio Fergen e delle ditte in subappalto”.

Si prosegue con una comunicazione del sindaco Marco Doria sul recente incontro con il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e sul Patto per Genova.

Doria: «Evito valutazioni legate agli schieramenti politici. Il patto è uno strumento già utilizzato per altre grandi città e città metropolitane, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni. Sono fondi per lo sviluppo e la coesione territoriale, presenti nel bilancio dello Stato e immediatamente disponibili. In questo caso sono erogati con un rapporto diretto, non più filtrato dalle Regioni ma direttamente all’amministrazione comunale o metropolitana, grazie a un accordo tra il governo e il sindaco. È una somma di 110 milioni di euro che si unisce a finanziamenti già stabiliti su temi su cui l’amministrazione era già impegnata. Inoltre il presidente del Consiglio ha assunto impegni politici.
I settori di investimento sono: la viabilità già provinciale; l’acquisto di bus, con 10 milioni per Amt; i bacini idrici, con 15 milioni per il torrente Sturla e il rio Vernazza; due aree di sviluppo urbano, Erzelli e il Blue Print; la valorizzazione dei beni acquisiti dal demanio o confiscati alla mafia; impianti sportivi e beni culturali, tra cui le piscine di Nervi e Voltri, la villa Durazzio Pallavicini a Pegli, il museo dell’Emigrazione.
Il governo ha assunto inoltre impegni sull’acquisizione di aree demaniali, per un’azione su Ferrovie perché mettano a disposizione della metropolitana gli spazi per il collegamento da Brignole a Martinez e poi a Terralba e a San Martino, per un richiamo alla ripresa dei lavori del nodo ferroviario di Genova, per un finanziamento nel 2017 della stazione Aeroporto, per il riconoscimento del ruolo dell’amministrazione locale nei progetti per le aree industriali e pubbliche di Sestri-Cornigliano».


Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:


una delibera di Giunta

- Procedimento d’intesa Stato-Regione ai sensi dell’art. 81, comma 3, del dpr 617/1977 così come modificato dal regolamento di attuazione approvato con successivo dpr n. 383/1994 e successive modifiche e integrazioni – costruzione della nuova torre piloti del porto di Genova. Parere del comune di Genova
Approvata con 30 voti a favore, 1 contrario (De Pietro M5s) e 4 astenuti (Boccaccio Burlando Muscarà e Putti M5s).
Si concede l’immediata eseguibilità.

una mozione

- Risanamento dei giardini Baltimora,
presentata da Alessio Piana (Ln)

Approvata con 20 voti a favore, 5 contrari (Chessa Sel, Gibelli Padovani e Pederzolli L.Doria, Pastorino Fds) e 2 astenuti (Malatesta G.Misto e Pignone L.Doria)

tre interpellanze  

- Voragine intersezione tra Via Robino – Via Zena – Via Gribodo, presentata da Franco De Benedictis (G.Misto), che vuole sapere quali siano i tempi di recupero del piano stradale di questa zona, sempre attanagliata da problemi di viabilità 

Risponde l’assessore Italo Porcile: «gli impianti sotto l’asfalto sono privati; l’intervento spetta perciò alla proprietà. Abbiamo provveduto a inoltrare le richieste di intervento, ma sono scaduti i termini senza che giungesse risposta, perciò si procederà con un’ingiunzione e si sta considerando la possibilità di un intervento d’autorità del Comune».

- Degrado sottopasso collegamento Boccadasse – via Cavallotti, presentata da Franco De Benedictis (G.Misto)

Risponde l’assessore Gianni Crivello: «gli interventi saranno realizzati in dicembre».

- Manutenzione cimitero Sant'Ilario, presentata da Stefano Balleari (Pdl)

Decaduta per assenza del proponente


Il Consiglio comunale si conclude alle ore 17.45
29 novembre 2016
Ultimo aggiornamento: 30/11/2016
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