Consiglio Comunale
seduta del 8 aprile

A maggio il nuovo regolamento del verde. Continua la pulizia delle spiagge in vista della stagione balneare. Da Palazzo Tursi la richiesta di indire la Conferenza di Servizi per approfondire le prescrizioni richieste dalla Regione sulla Gronda. Il Comune è impegnato a creare adeguate occasioni di lavoro per gli ambulanti genovesi. Continua la restituzione alla città delle aree di cantiere in disuso da anni. 

Testo Alternativo
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Mario Baroni (Gruppo Misto) chiede chiarimenti sull’appalto per la ristrutturazione dei Parchi di Nervi per 2 milioni di euro e sul regolamento già approvato nel 2012 dalla Consulta del verde, ma mai entrato in vigore.
Baroni: l’ultimo lotto dei lavori è stato assegnato a una cooperativa cesenate. Considerata la crisi, i problemi d’occupazione della nostra città e della nostra regione, perché non è stato possibile assegnare i lavori, che non sembra richiedano particolari specializzazioni, a una ditta locale? Inoltre chiedo chiarimenti sull’iter del regolamento del verde.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: la proposta di regolamento è stata rivista dagli uffici e sarà presentata il mese prossimo insieme al regolamento degli orti urbani. L’importo dei lavori è di 1 milione 400 mila euro. Sono stati affidati a una cooperativa emiliana specializzata non in edilizia, come è stato erroneamente detto, ma in interventi forestali. Tale cooperativa ha presentato il progetto che è stato considerato più valido. Il ribasso sarà utilizzato sempre per interventi sul verde.


Pulizia delle spiagge: criticità persistenti e irrisolte sul litorale genovese è l’argomento presentato da Pietro Salemi (Lista Musso).
Salemi: a fine dell’inverno si ripresenta sempre il problema delle spiagge. Difficile programmare gli interventi, c’è sempre il rischio di una mareggiata, ma la bella stagione ormai è alle porte. C’è il problema della sporcizia, dei relitti portati dalle mareggiate o dai corsi d’acqua. Non è chiaro chi debba intervenire tra Amiu e Aster, Mi riferisco in particolare al litorale di Pegli. Come si pensa di affrontare i due problemi: rifacimenti e interventi strutturali da un lato, rifiuti anche ingombranti dall’altro?
Si parla ancora di spiagge, con Antonio Bruno (FdS), che vuole sapere quale sia la situazione dei litorali genovesi in relazione al trasporto di materiali dai fiumi durante le piogge dei mesi scorsi.
Bruno: come tutti gli anni, le spiagge di ponente e levante sono cariche di rifiuti portati dai torrenti. Come si pensa di intervenire, in particolare per il legname che, essendo impregnato dall’acqua di mare, contiene sodio e può generare diossina se bruciato?

Risponde alle due interrogazioni l’assessore Valeria Garotta: interventi di Amiu a levante e ponente e squadre di volontari; Geam, che ha la gestione della pulizia a Pegli, con il coordinamento del Municipio Ponente e con il contributo di volontari e di una cooperativa che collabora con Amiu, provvederà su quel tratto di costa in tempi brevi, dato che è già stato concordato l’iter con l’assessore al Bilancio. Quanto al legname, la norma prevede che i cittadini possano prenderlo, previa verifica che non contenga sostanze tossiche.


Società Autostrade ha presentato ricorso al Tar contro le 43 prescrizioni di: ministero dell’Ambiente, ministero dei Beni culturali, Regione, Provincia e Comune. Come intende comportarsi l’amministrazione comunale? Chiede Gian Piero Pastorino (Sel).
Pastorino: sono prescrizioni su un progetto molto complicato e difficile. Il presidente della società autostrade Castellucci l’ha definito il tunnel più grande del mondo. Paradossalmente Autostrade fa ricorso. Abbiamo davanti un monopolista che si permette di andare al Tar invece di attivarsi per adeguare il progetto alle prescrizioni degli enti. Bisogna ricordare ad Autostrade il suo stato di concessionario, non di padrone.
Risponde il vicesindaco Stefano Bernini: la richiesta del consigliere parte da un presupposto erroneo: autostrade chiede o la sospensione o un rimando al ministero per chiarimenti propri sulle prescrizioni. Autostrade sottolinea incongruenze tra le prescrizioni della Regione e la valutazione d’impatto ambientale del ministero. Il ricorso serve a chiarire la questione. Il Comune ritiene che sia utile non la sospensione, ma la convocazione della conferenza di servizi per chiarire le questioni in ballo.

Stefano Anzalone (Gruppo Misto) chiede notizie in merito alla protesta degli ambulanti genovesi contro i colleghi “foresti”.
Anzalone: abbiamo riproposto la questione in seguito a nuove  proteste degli ambulanti. Dalle rassicurazioni dell’assessore e del sindaco si poteva immaginare un chiarimento in tempi brevi, ma dopo più di due settimane non c’è risposta.
Sullo stesso argomento, Alfonso Gioia (Udc) chiede quali siano le soluzioni che l’amministrazione intende adottare.
Gioia: una buona amministrazione ha il dovere di dare risposte ai cittadini. C’è un aspetto legale che deve essere chiarito, quello delle autorizzazioni: competono al Comune o agli enti privati che godono della concessione demaniale? Quali i controlli? Come si pensa di tutelare i nostri ambulanti, considerando che altre città della regione hanno negato concessioni?  Urgenti risposte a questi cittadini e operatori economici.
Risponde alle due interrogazioni l’assessore Francesco Oddone: stiamo lavorando da mesi sulla questione, anche se né le aree Porto Antico né quelle Marina di Sestri sono di competenza del Comune. Le autorizzazioni che il Comune rilascia permettono di operare su tutto il territorio nazionale. Facciamo controlli: al Porto Antico recentemente sono stati controllati tutti i banchi, senza che si siano riscontrate irregolarità. Il Comune si preoccupa anche di promuovere nuove iniziative e collaborazioni tra commercianti. Non si praticano condizioni di favore ai mercanti che vengono da fuori. Porto Antico ha proposto agli operatori genovesi un’iniziativa il 1°giugno. Ci sono alcuni “riottosi”, ma non sono la maggioranza. Da un incontro con Marina Aeroporto, risulta disponibilità anche da parte di quest’ultima. Per evitare la stagnazione, questa città deve puntare sulla qualità, contando su un pubblico, quello del Porto antico e di Sestri, che in gran parte non è genovese. Importante raggiungere una qualità paragonabile a quella degli operatori di Forte dei Marmi.

Notizie sul degrado dei giardini di Brignole, che per la loro incuria ed abbandono vengono evitati da cittadini e turisti, e le intenzioni del Comune al riguardo. Lo chiede Matteo Campora (Pdl).
Campora: da una decina d’anni i giardini di Brignole sono in uno stato inaccettabile, Che cosa si pensa di fare? E quali i controlli delle forze dell’ordine? Attualmente ci sono meno senza tetto rispetto agli anni scorsi, ma è necessario comunque intervenire.
Risponde l’assessore Gianni Crivello: qualcuno dice che il cantiere di Caricamento sia stato chiuso per fare un favore alla festa del Pd. A Caricamento i lavori sono conclusi; il cantiere non aprirà più. Allo stesso modo bisogna procedere a Brignole, come in largo Rosanna Benzi, per restituire spazi alla città. Si sa che ci sono sempre problemi, come per la demolizione del bruco, su cui pendono ricorsi.

Alle ore 15 il presidente Guerello comunica che, per esaurimento del tempo a disposizione, i successivi quesiti non saranno trattati e che potranno essere ripresentati con la richiesta di risposta scritta, oppure presentati di nuovo in seguito.  

Su decisione della conferenza dei capigruppo viene trattato un articolo 55.

Anzalone (Gruppo Misto): chiede conto al sindaco della sua definizione di “indecenti” rivolta ai consiglieri dell’opposizione, che hanno legittimamente fatto mancare il numero legale durante la seduta dello scorso consiglio comunale. La responsabilità del numero legale è della maggioranza. Musso (Lista Musso): attribuendo al sindaco una mossa dettata dall’esasperazione, gli ricorda che per motivi seri i consiglieri hanno più volte rinunciato al gettone di presenza. Con questa sua posizione ha offeso anche i consiglieri di maggioranza che, certo per motivi validi, erano assenti. Ogni volta che il sindaco ha assunto una posizione moralistica ha sbagliato. Gioia (Udc): crede che i consiglieri non abbiano mai adottato comportamenti istituzionali indecenti. L’ostruzionismo è una prassi democratica. La maggiore responsabilità della validità della riunione è della maggioranza. Rixi (Lega Nord): quello del sindaco è stato un attacco all’intero consiglio. La presidenza ha giustamente risposto a questa accusa, dimostrando che il consiglio è presente quando c’è materiale su cui lavorare. Io non prendo il gettone, avendo un emolumento più alto in consiglio regionale. Il sindaco prenda atto di avere un problema in maggioranza. Farello (Pd): questo articolo 55 è l’occasione per chiedere scusa alla città. È responsabilità della maggioranza mantenere il numero legale. Per questo abbiamo rinunciato al gettone di presenza. Tuttavia vorrei dire a Musso che non siamo stati noi a monetizzare l’attività del consiglio.  Ci sono in quest’aula come in altre istituzioni forze politiche che hanno l’obiettivo dichiarato di far detonare le istituzioni. A mio avviso farsi vanto di aver fatto fallire un consiglio comunale è una ben misera soddisfazione. Meglio sarebbe prevalere nelle votazioni. Lauro (Pdl): mi compiaccio di vedere tutta la giunta schierata. Se io sono indecente, lei è inconsistente. La sua giunta è affetta da una particolare pigrizia, una fiacchezza che riscontriamo di continuo. Putti (M5S): che cosa abbiamo fatto, quando siamo stati definiti indecenti? Abbiamo appoggiato una delibera coraggiosa, che poi è stata ridimensionata e non è stata sostenuta dalla maggioranza.

Risponde il sindaco Marco Doria: riprendo le parole, scritte da me, del comunicato Ansa: assicurare il funzionamento del consiglio comunale è un dovere di maggioranza e opposizione. I consiglieri sono stati eletti per questo. Io contemplo l’ostruzionismo su questioni in cui c’è il rischio di lesione dei diritti democratici, ma non sulle pratiche ordinarie. Può capitare che alcuni consiglieri di maggioranza siano assenti per validi motivi e che altri siano in lieve ritardo. I consiglieri di minoranza hanno approfittato di questo ritardo per ledere un principio di funzionamento delle istituzioni. La maggioranza esiste, per vari motivi ha meno consiglieri di quanti ne avesse all’inizio ma ha mostrato grande attenzione, come dimostrano le molte presenze in aula. La delibera è stata modificata per il parere di un’Authority di cui era necessario tenere conto. Il nostro è stato un percorso lineare. Per un motivo indecente si è scelto di far mancare il numero legale. L’antipolitica esiste ed è alimentata da comportamenti non corretti. Questo consiglio ha perso un’occasione: lo spettacolo che ha dato favorisce l’antipolitica. Giusto rinunciare al gettone di presenza, dopo una seduta durata otto minuti.                                                                                                                                                                                                                           Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:

- una delibera di giunta sulle modifiche al piano comunale per le attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, che viene approvata con 22 voti a favore (maggioranza, De Benedictis del Gruppo Misto), 10 voti contrari (M5S, Lista Musso, Udc) e 6 astenuti (Pdl, Lega Nord, Anzalone del Gruppo Misto).

- una mozione sulla riduzione costi nelle società e negli enti partecipati dal Comune, presentata da Alfonso Gioia e Paolo Repetto, che impegna sindaco e giunta a predisporre un piano di diminuzione dei costi nell’ambito di società ed enti partecipanti dal Comune in termini di costi di gestione, costi del personale, emolumenti a membri del cda e delle presidenze.

Miceli: è un problema molto sentito e sul quale l’amministrazione è impegnata da tempo. Già dal 2011 sono stati forniti indirizzi alle società partecipate in tema di contenimento dei costi. Ad esempio è stata messa in atto la centralizzazione degli acquisti, alla quale hanno aderito tutte le società, così ora il Comune svolge le gare per tutte le società partecipate.

Nel 2012, le spese sono diminuite rispetto all’anno precedente ed è stato realizzato un risparmio di circa 1 milione di euro. Nella delibera 575, oltre ai contenimenti di costi, sono stati fissati i temi relativi al personale, ma è la stessa legge di stabilità a prevedere che il Comune accantoni nel proprio bilancio le perdite realizzate dalle società partecipate. In tema di compensi per gli amministratori, ricordo che questi sono stati ridotti del 10%: è stata introdotta, ove possibile, la figura dell’amministratore unico, al posto del cda e del revisore unico, al posto del collegio dei revisori.

Il documento viene respinto con  17 voti a favore (maggioranza e Gruppo Misto) e 19 contrari (opposizione e Udc).


- una mozione presentata da Guido Grillo, che impegna sindaco e giunta a predisporre una relazione su adempimenti svolti, delibere e iniziative consiliari, su viabilità Lagaccio, ex caserma Gavoglio e autorimessa Sati.

Crivello: dopo un confronto con il Municipio si è individuata la possibilità di assegnare, in questa fase transitoria, alcuni spazi della palazzina ex Sati alle associazioni.
La mozione viene approvata all’unanimità 33 con voti favorevoli.

La mozione sui contratti di solidarietà e gestione teatro Carlo Felice, presentata da Edoardo Rixi viene ritirata dal proponente.

Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.07.                                                                   

genova, 8 aprile 2014
Ultimo aggiornamento: 08/05/2014
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