Consiglio Comunale
sedute del 29 e 30 luglio

Nel corso della tarda serata di ieri, il Consiglio Comunale ha approvato la delibera dell'Imu. La decisione è passata con 21 si' e 15 no: 36 su 40 i consiglieri presenti. Favorevoli Pd, Lista Doria, Sel, FdS. Contrari PdL, M5S, Lista Musso, Udc, Lega Nord. Sul provvedimento l'opposizione aveva presentato 156 emendamenti. Per mantenere l'equlibrio di bilancio l'Imu prima casa sale al 5,8 per mille e i canoni concordatiall'8,5 per mille, un punto in meno del previsto.

Testo Alternativo
Consiglio Comunale del 29 luglio 2013

La riunione di Consiglio comunale ha inizio, come previsto, alle ore 10, ma è subito interrotta, su richiesta della segreteria generale, per l’esame dei numerosi emendamenti e ordini del giorno presentati dai consiglieri.
Alla ripresa, alle ore 11, inizia la discussione del primo punto all’ordine del giorno:

Determinazione delle aliquote e delle detrazioni Imu per l’anno 2013
Sull’argomento vari consiglieri hanno presentato 30 ordini del giorno e 154 emendamenti.

Dopo l’illustrazione dei primi 5 ordini del giorno, interviene nello spazio riservato al pubblico una folta delegazione di lavoratori Amiu.
Il presidente Guerello dispone un’ulteriore interruzione per permettere ai capigruppo di ricevere i lavoratori.

Si riprende intorno alle 12.40 e si procede con la presentazione degli ordini del giorno.

Nel corso dei lavori della mattinata i consiglieri Stefano Anzalone, Idv, e Lilli Lauro, Pdl, chiedono la verifica del numero legale. Entrambe le volte i presenti sono 21, per cui la seduta è valida.

Alle ore 13.05 la seduta è sospesa per la prevista pausa pranzo.

Alla ripresa delle 14.30, il consigliere Boccaccio, M5s, chiede nuovamente la verifica del numero legale. Constatata la presenza di soli 17 consiglieri, il presidente Guerello dichiara chiusa la seduta.

All’appello risultano presenti, oltre al sindaco Marco Doria e al presidente dell’assemblea Giorgio Guerello (Pd), i seguenti consiglieri: Maddalena Bartolini (Lista Doria), Antonio Bruno (Fds), Nadia Canepa (Pd), Salvatore Caratozzolo (Pd), Leonardo Chessa (Sel), Simone Farello (Pd), Alfonso Gioia (Udc), Clizia Nicolella (Lista Doria), Alberto Pandolfo (Pd), Gian Piero Pastorino (Sel), Marianna Pederzolli (Lista Doria), Enrico Pignone (Lista Doria), Monica Russo (Pd), Giovanni Vassallo (Pd), Claudio Villa (Pd)    

Consiglio Comunale del 30 luglio 2013

La riunione di Consiglio comunale ha inizio, come previsto, alle ore 9.30, con la discussione dell’ordine del giorno, che prevede una serie di  delibere di giunta:


Determinazione delle aliquote e delle detrazioni Imu per l’anno 2013
Sull’argomento vari consiglieri hanno presentato 37 ordini del giorno e 156 emendamenti.

Si riprende la presentazione degli ordini del giorno sospesa al termine della seduta del 29 luglio

Alle ore 10.22 la seduta è sospesa per la convocazione della conferenza dei capigruppo, in seguito a una mozione d’ordine M5s sulla pressione di centinaia di lavoratori Aster al portone di palazzo Tursi, finalizzata a entrare tutti nel palazzo. Gli agenti all’ingresso hanno avuto l’ordine di lasciarne passare solo 80, in base alla capienza dello spazio dell’aula riservato al pubblico. Tale condizione non è stata accettata dai manifestanti.

Alle ore 10.50 i lavori riprendono.

Protesta del consigliere Edoardo Rixi, che dichiara di essere stato trattenuto all’esterno dell’edificio dalle forze dell’ordine per 40 minuti.

Il sindaco Marco Doria prende la parola per affermare in primo luogo: il Consiglio comunale è un’assemblea rappresentativa che deve poter lavorare; i consiglieri votati dai cittadini devono essere posti in condizione di farlo. Questo è un dovere primario. All’ordine del giorno oggi c’è il bilancio. È un dovere e un diritto discutere e approvare, o non approvare, il bilancio in tempi certi. Tempi certi perché all’interno del bilancio sono presenti poste finanziarie che riguardano, a esempio, la sopravvivenza di Amt e Fiera di Genova.

Ritengo inoltre – aggiunge Doria – che sia diritto di un sindaco e di una giunta portare alla discussione del Consiglio comunale delibere relative a temi di sicura importanza per la città, quale che sia il giudizio che su di esse si voglia esprimere. In un sistema democratico non possono essere pressioni esterne, magari legittime, ad impedire un corretto svolgimento dei lavori di un  Consiglio comunale. Ciò anche per garantire la piena libertà di espressione e di esercizio dei propri diritti da parte dei consiglieri di maggioranza e di opposizione che potranno pronunciarsi sulla delibera nella discussione e al momento del voto. 
Bisogna purtroppo aggiungere che in quest’aula ieri si sono verificati episodi di intolleranza. Due vigili sono rimasti feriti solo perché cercavano di mantenere l’ordine in tribuna. Non si può trascurare questo punto. Non è ammissibile che i lavori del Consiglio siano impediti. Questa mattina ho espresso pubblicamente, alla presenza dell'assessore Crivello, a due rappresentanti dei lavoratori di Aster la mia disponibilità a incontrare una delegazione, così come avvenuto ieri con i lavoratori di Amiu.


Dopo la comunicazione del sindaco, riprende la presentazione degli ordini del giorno.

Boccaccio, Putti e Muscarà chiedono la verifica del numero legale alle ore 11.39. Sono presenti 23 consiglieri.

Alle ore 11.46 il consigliere Rixi ottiene una sospensione per una riunione con la minoranza.

Alla ripresa dei lavori, termina la presentazione degli ordini del giorno.

La seduta è sospesa per la prevista pausa alle ore 12.58. Riprende alle 14.30, con la votazione degli ordini del giorno. Sono approvati gli ordini del giorno 4, 11, 12, 15, 33; accolti dalla giunta come raccomandazione il 31, il 34, il 37.

Al termine della votazione, alle 15.40, su richiesta del consigliere Putti, il presidente Guerello sospende la seduta e convoca la conferenza dei capigruppo.
Alle 16.55, alla ripresa dei lavori, la Segreteria generale riferisce sull’ammissibilità dei vari emendamenti. Gli emendamenti dal 47  al 75 non sono ammissibili in quanto riferiti alla delibera sulla Tares. Sono dichiarati inammissibili per mancanza di copertura finanziaria, per parere contabile o tecnico contrario o per improcedibilità i seguenti emendamenti: da 1 a 6; da 8 a 18; 20; da 22 a 46; da 79 a152; 155 e 156
Sono dichiarati ammissibili i seguenti emendamenti: 7, 19, da 76 a 78, 153 e 154. L’emendamento 21 è stato ritirato dai presentatori.

Il parere di ammissibilità, come formulato dalla Segreteria generale, non è condiviso da alcuni consiglieri. Alle 17.41 la consigliera Lilli Lauro ottiene una sospensione della seduta per effettuare una riunione di minoranza.
Alla ripresa dei lavori, si procede alla votazione degli emendamenti: respinti il 7 e il 78, approvati gli altri, già accolti dalla Giunta.

In seguito all’approvazione degli emendamenti, si passa alle dichiarazioni di voto, da parte dei gruppi consiliari, sulla delibera emendata e modificata.



La delibera viene approvata con 21 voti a favore (Pd, Lista Doria, Sel, Fds), 15 contrari (Pdl, Udc, Lista Musso, M5s, Lega Nord, Baroni, Anzalone). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità.

Il presidente Guerello comunica all’aula la decisione, assunta dalla Conferenza dei Capigruppo, di modificare la successione dei punti all’ordine del giorno, ponendo il punto 6 al posto del punto 2.

Il consigliere Putti richiede un’altra riunione dei capigruppo. Nuova sospensione del Consiglio alle ore 20,10.
Alla ripresa dei lavori, il presidente comunica una sospensione fino alle 21.30

Alle 21.30 si passa alla discussione della delibera: Indirizzi in ordine alla definizione dei rapporti economici, finanziari e patrimoniali con Fiera di Genova S.p.A. conseguenti alla realizzazione, da parte della stessa, dell’edificio “Jean Nouvel” e alla detenzione del complesso fieristico

La delibera viene approvata con  21 voti a favore (Pd, lista Doria, Sel, Idv, Gruppo Misto, Udc), 3  contrari (M5s) e 2 astenuti (Pdl), 2 presenti non votanti (Pdl).   Concessa anche l’immediata eseguibilità.


31 luglio 2013
Ultimo aggiornamento: 01/08/2013
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