Continua la valorizzazione culturale, artistica e architettonica di Staglieno

Parte il progetto di restauro del porticato inferiore di Levante.  Approvato in Giunta questa mattina. La mappa del recupero del cimitero monumentale e le iniziative di valorizzazione. Prossimo restyling dell’area accoglienza lato fioristi con la creazione di un book shop

statua angelo
E' prossima l'apertura del cantiere per il restauro del porticato inferiore di Levante nel cimitero monumentale di Staglieno.
L' intervento, che si inserisce nel quadro dei progetti approvati dal piano triennale dei lavori pubblici, conferma l'impegno dell'Amministrazione per la conservazione e la valorizzazione del maggiore sepolcreto cittadino, che si estende su oltre 30 ettari, con terrazzamenti e innumerevoli edificazioni.
Il restauro, approvato questa mattina dalla Giunta su proposta degli assessori Elena Fiorini e Giovanni Crivello, sarà finanziato per 400 mila euro dalla Compagnia San Paolo e 50 mila euro da Asef.

Il Cimitero monumentale di Staglieno è motivo, per suggestioni architettoniche, opere d'arte che conserva e pagine di storia che racchiude, di grande richiamo turistico.

«Si tratta – sottolinea l’assessore Elena Fiorini – di una delle eccellenze storico-artistiche di Genova e rappresenta una meta turistica di particolare rilevanza. Nasce di qui l’esigenza non solo di preservare un patrimonio culturale di inestimabile valore, ma anche di promuoverlo e di valorizzarlo al meglio».

Ed è sulla base di questa considerazione che negli ultimi due anni sono stati realizzati altri interventi importanti impegnando somme significative: ad esempio la galleria E, la Galleria nuova cripta, una porzione della copertura piana della storica Galleria frontale, e molte altre piccole opere. E' stata restaurata – grazie a 320 mila euro di fondi Fas regionali e a 80 mila euro messi a disposizione da Asef – la copertura del Porticato inferiore di ponente, che contiene molte tombe di pregio fra le quali la famosa statua della “venditrice di noccioline”.

Partirà a breve il restyling dell’area accoglienza lato fioristi, che comporterà anche la creazione di un bookshop.
Ultimo esempio in ordine di tempo, per la valorizzazione artistica del cimitero monumentale della Valbisagno, la “Fabbrica di Staglieno”, un progetto – promosso da ARCI Genova e realizzato insieme al Comune di Genova, ad Auser Liguria, alla Cna, all’Università di Genova e ad altre realtà associative e professionali del territorio – vincitore del bando “Beni invisibili, luoghi e maestria delle tradizioni artigianali” della Fondazione Telecom Italia.

"Abbiamo lavorato insieme - ha continuato Elena Fiorini - per valorizzare il cimitero di Staglieno in un'ottica di valorizzazione culturale e di prospettiva turistica. Affinando dei focus sulla conservazione concreta delle opere, la promozione delle professionalità, la creazione di una banca dati che renda praticabile, anche dal punto di vista della ricerca, il lavoro di conservazione. Preziosa la collaborazione con Cna, Università e Sovrintendenza, per l'aspetto dell'innovazione tecnologica e al tempo stesso l'utilizzo delle tecniche consolidate per i differenti materiali".

La Fabbrica ha permesso di avviare un polo di alta formazione artigiana accanto alla palazzina del Centro Restauro Lapidei, adibito alla ricerca e all'alta formazione scientifica. Il progetto contribuisce concretamente alla valorizzazione della maestria artigiana e al sostegno professionale di chi si occupa della conservazione e del restauro dei beni culturali di Genova attraverso il coinvolgimento di 5 piccole imprese artigiane e il finanziamento di 8 borse lavoro (5 per marmisti e 3 per restauratori). Nell'ambito del programma sono state, inoltre, finanziate 2 borse post-doc per giovani ricercatori, identificati attraverso un bando promosso in collaborazione con l'Università di Genova.

Rientrano in questo progetto di rivitalizzazione le visite guidate in lingua italiana, inglese e francese che – oltre che ai monumenti e alle statue più importanti – portano alla scoperta dell’antico mestiere di marmista. 
L’intero ammontare degli introiti delle visite è destinato al restauro delle sculture.
3 marzo 2016
Ultimo aggiornamento: 03/03/2016
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