Un dato salta agli occhi: dopo la flessione del 2013 lo scorso anno a Genova l'offerta lavorativa aumenta del 5%. Lo afferma l'assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza nel corso di una affollata conferenza stampa questa mattina, 16 marzo, a Palazzo Tursi.
L'occasione è rappresentata dalla presentazione del cruscotto dell'economia genovese del secondo trimestre del 2014. Periodo in cui Genova ha risentito della crisi economica che ha interessato il territorio nazionale.
"Si affievoliscono i segnali negativi in tema di imprese e occupazione del primo semestre - ha detto Piazza – e, pur senza variazioni sfolgoranti, si è iniziato a risalire la china". Dopo la flessione del 2013, l'offerta lavorativa nel capoluogo ligure aumenta del 5%, da 165.121 contratti del 2013 ai 173.340 del 2014 ( + 12,3 % per i contratti a tempo determinato e 3,3 % per l'indeterminato).
"Positivi i dati - prosegue Piazza - che si registrano nei traffici portuali e nel turismo, a conferma dei flussi in crescita registrati negli anni precedenti". Forte ripresa del movimento del Porto di Genova, che vede in aumento sia l'imbarco sia lo sbarco. Significativo l'incremento nel movimento container di 184.931 teus pari a +9,3, rispetto al 2013. Cresce anche il traffico containerizzato che sale a 21.642.622 tonnellate, ben 2.255.452 in più del 2013 (+11,6%).
Nel 2014 l'incremento degli arrivi turistici (+1,6%) è attribuibile esclusivamente ai turisti stranieri che aumentano rispetto all'anno precedente del 7,2%; gli italiani in flessione (-3,5%), scendono al 49,8% del totale dei turisti presenti in città. I giorni di permanenza in città aumentano complessivamente del 3,4% (+7,2% per i soli stranieri).
"Si mantengono costanti - prosegue l'assessore - le imprese, con un forte aumento degli imprenditori stranieri (+15,1%), concentrati per più della metà nel commercio e nell’ edilizia, un dato da guardare positivamente. Dati non confortanti dall'imprenditoria femminile che diminuisce sensibilmente".
Alla fine del 2014 le imprese femminili registrano una diminuzione del pari a 1.426 unità rispetto all'anno precedente, prevalentemente nel commercio (-503) dove l'attività femminile è maggiormente presente.
Lieve calo, a causa del periodo post alluvione, dei visitatori dei musei cittadini, 986.700 (-4,6).
L'occasione è rappresentata dalla presentazione del cruscotto dell'economia genovese del secondo trimestre del 2014. Periodo in cui Genova ha risentito della crisi economica che ha interessato il territorio nazionale.
"Si affievoliscono i segnali negativi in tema di imprese e occupazione del primo semestre - ha detto Piazza – e, pur senza variazioni sfolgoranti, si è iniziato a risalire la china". Dopo la flessione del 2013, l'offerta lavorativa nel capoluogo ligure aumenta del 5%, da 165.121 contratti del 2013 ai 173.340 del 2014 ( + 12,3 % per i contratti a tempo determinato e 3,3 % per l'indeterminato).
"Positivi i dati - prosegue Piazza - che si registrano nei traffici portuali e nel turismo, a conferma dei flussi in crescita registrati negli anni precedenti". Forte ripresa del movimento del Porto di Genova, che vede in aumento sia l'imbarco sia lo sbarco. Significativo l'incremento nel movimento container di 184.931 teus pari a +9,3, rispetto al 2013. Cresce anche il traffico containerizzato che sale a 21.642.622 tonnellate, ben 2.255.452 in più del 2013 (+11,6%).
Nel 2014 l'incremento degli arrivi turistici (+1,6%) è attribuibile esclusivamente ai turisti stranieri che aumentano rispetto all'anno precedente del 7,2%; gli italiani in flessione (-3,5%), scendono al 49,8% del totale dei turisti presenti in città. I giorni di permanenza in città aumentano complessivamente del 3,4% (+7,2% per i soli stranieri).
"Si mantengono costanti - prosegue l'assessore - le imprese, con un forte aumento degli imprenditori stranieri (+15,1%), concentrati per più della metà nel commercio e nell’ edilizia, un dato da guardare positivamente. Dati non confortanti dall'imprenditoria femminile che diminuisce sensibilmente".
Alla fine del 2014 le imprese femminili registrano una diminuzione del pari a 1.426 unità rispetto all'anno precedente, prevalentemente nel commercio (-503) dove l'attività femminile è maggiormente presente.
Lieve calo, a causa del periodo post alluvione, dei visitatori dei musei cittadini, 986.700 (-4,6).