Dagli Impressionisti a Picasso, una grande mostra a Palazzo Ducale

E alla fine del percorso, dopo cinquantadue capolavori di un secolo di pittura, dagli impressionisti a Picasso, l'uscita che attende il visitatore è niente meno che la magnificenza della cappella del Doge: il palazzo che ospita l'evento culturale è esso stesso arte, storia e cultura. Nella ormai consolidata attività del Palazzo, questa simbiosi è costante e allude ad una più vasta identificazione tra Genova come città di storia e arte e come sede di fatti culturali di importanza internazionale

È sull'esperienza di due città, Genova e Detroit, e di due istituzioni culturali, la Fondazione ducale e il Detroit Institute Museum che hanno ruotato le riflessioni del sindaco Marco Doria, dell'ambasciatore statunitense John Phillips, del presidente del Ducale, Luca Borzani, e dell'assessore regionale Ilaria Cavo durante l'inaugurazione della mostra che raccoglie la straordinaria collezione di quadri del museo americano. L'ambasciatore ha raccontato la vicenda dell'istituto di Detroit, cresciuto attraverso il mecenatismo privato, giunto ad un passo dallo smantellamento nella grande crisi economica che aveva colpito la città, privo di finanziamenti pubblici e poi risollevato attraverso una straordinaria raccolta di fondi. Diversa la storia delle istituzioni culturali in Italia, come ricorda il sindaco Doria. Più debole l'apporto di finanziamenti privati, eccezionale lo sforzo degli enti pubblici per salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio artistico avendo a disposizione risorse limitate, e senza dubbio emblematica l'esperienza di Palazzo Ducale per la qualità della sua azione e la saggia amministrazione. Ma qualcosa in comune le esperienze di Detroit e Genova rivelano nel difficile passaggio che hanno dovuto entrambe affrontare da un'epoca dominata quasi unicamente dall'industria ad un cambio di immagine e di ruolo che pone in prima fila anche la cultura, il turismo, le bellezze. Se - come ha sottolineato Borzani - Palazzo ducale si propone come piazza della città per incrociare culture, allora l'incontro con il museo di Detroit, ricco di straordinarie pitture europee, è la conferma che, attraverso questo crocevia, Genova riesce a far parlare tante parti del mondo. Al termine dell'inaugurazione ufficiale, che si è svolta nel tardo pomeriggio di giovedì 23 settembre, lo scalone del Ducale era già invaso da un pubblico foltissimo in attesa di poter vedere i capolavori dell'impressionismo e oltre l'impressionismo tornati a farsi ammirare da Oltreoceano. LA MOSTRA È I SUOI TESORI È la mostra ‘Dagli impressionisti a Picasso’,  cinquantadue capolavori dal Detroit Institut of Arts che dal 25 settembre apre i battenti al pubblico. In esposizione opere classiche dell’impressionismo, come i gladioli di Monet, le figure femminili di Renoir e i paesaggi di Pissarro, due sale monografiche dedicate a Degas e  Cezanne e poi Van Gogh, Gauguin e il  post impressionismo,  Matisse, Modigliani e le avanguardie tedesche, fino alle sei tele di Picasso che sono una sorta di grande riassunto dell’arte del novecento.  Le opere resteranno a Genova fino al 10 aprile 2016 Detroit  c’è un museo, fondato nel 1885, che è considerato una sorta di oasi di pace, bellezza e serenità in una fase certamente non felice per l’economia e per la società di quella città.  E’ da lì che provengono, in un percorso a ritroso dall'America all'Europa, i cinquantadue capolavori – alcuni tornano per la prima volta – che compongono la mostra che inaugurata dal sindaco Marco Doria e dall’ambasciatore americano John Phillips.

Il direttore Salvador Salort-Pons che insieme a Stefano Zuffi è curatore della mostra di Genova, ha sottolineato come sia importante “anche in un momento di crisi puntare in modo forte sulla cultura, sull’arte e sull’accoglienza dei visitatori all’interno del museo. E’ bello avere questo dialogo a distanza tra Genova e Detroit, tra Italia e Stati Uniti, nel segno di un’alleanza non economica ma culturale”.

La mostra, ospitata nelle sale dell’appartamento del Doge è stata concepita secondo un percorso cronologico e stilistico – come ha spiegato il curatore Stefano Zuffi - quindi il visitatore può procedere con calma attraverso tre generazioni di artisti: gli impressionisti, i post impressionisti e la stagione delle avanguardie, con una prevalenza di pittura francese, ma con una apertura anche ad un dialogo europeo di grande ricchezza complessità e e completezza.

“Il percorso espositivo inizia con una sala immediatamente godibile e piacevole proprio perché vi sono le opere classiche dell’impressionismo, i gladioli di Monet, un figura femminile di Renoir, un paesaggio di Pissarro  - ha proseguito lo storico dell’arte - e da lì in poi si segue un percorso che alterna sale monografiche dedicate a un singolo artista, Degas prima Cezanne poi, a   sale collettive: la sala dove troviamo Van Gogh, Gauguin e il  post impressionismo, la sala dedicata a Matisse a Modigliani e all’Ecole de  Paris, poi la stagione dell’espressionismo tedesco con alcuni capisaldi  straordinari -  segnalo ai visitatori soprattutto un dipinto astratto di Kandinsky  di una bellezza entusiasmante - e si conclude con una rassegna di sei tele di Picasso, scandite nel tempo dal 1904 al 1960,  che, da sole, sono una  sorta di grande riassunto dell’arte del novecento attraverso alcune fondamentali di questo grande maestro”.

La mostra è organizzata dal Detroit Institut of Arts, prodotta da MondoMostre Skira iniseme a Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ed è promossa dal Comune di Genova e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

info:
www.impressionistipicasso.it
www.palazzoducalegenova.it
www.visitgenoa.it
24 settembre 2015
Ultimo aggiornamento: 25/09/2015
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